
Infine, la farfalla uscì, ma il suo corpicino era gonfio e le piccole ali erano
avvizzite. L’uomo pensò che questo era normale e continuò a guardare, si aspettava che il gonfiore svanisse e la farfalla aprisse finalmente le ali spiccando il volo. Ma ciò non avvenne, la povera farfalla poteva solo trascinarsi in circolo. Non ebbe mai modo di volare”.
A volte, se vogliamo aiutare qualcuno, è meglio farci da parte
Questa favola ci dice che alcuni ostacoli sono a volte necessari, perché ci aiutano a diventare persone resilienti. Durante tutta la vita ognuno di noi deve fare i propri errori per imparare da questi e crescere. Se interveniamo e risolviamo i problemi della persona gli stiamo togliendo un’opportunità di apprendimento che potrebbe essergli preziosa in futuro. Pertanto, in alcuni casi, il miglior aiuto è farci da parte.
Come regola generale, la vita ci pone diversi ostacoli che sfidano le nostre capacità, ma, allo stesso tempo, ci costringono a crescere e sviluppare il nostro potenziale. Ogni fase della nostra esistenza ci pone diverse sfide che ci preparano per la fase successiva. Tuttavia, se c’è sempre qualcuno che risolve i problemi per noi, corriamo il rischio che quando resteremo soli non disporremo delle risorse necessarie per affrontare questo particolare problema e verremo sopraffatti.
Ad esempio, la madre che difende sempre suo figlio quando ha dei problemi con gli altri bambini gli sta facendo un favore nel breve termine, ma in definitiva, gli impedisce di sviluppare le sue abilità sociali, così quando sarà grande, sarà un adulto con una scarsa Intelligenza Emozionale e con difficoltà a relazionarsi con gli altri.
Quando si deve intervenire?
Se una persona ha sempre qualcuno che gli risolve i problemi diventerà un paralitico emotivo. Una vita senza ostacoli non aiuta a crescere, infatti, non permette neppure di conoscere bene se stessi, scoprire chi siamo veramente e fino a che punto possiamo arrivare quando ci troviamo in situazioni limite. Prendere una scorciatoia, permettendo agli altri di risolvere i nostri problemi, non è quasi mai il modo migliore di affrontare la vita. È vero che arriveremo prima degli altri, ma se la prossima gara sarà più dura, ci fermeremo a metà strada perché non saremo preparati.
Pertanto, non fate per gli altri quello che possono (e devono) fare da soli. Se vi comportate in modo iperprotettivo contribuirete a fare in modo che la persona non dispieghi mai le sue ali e la priverete di uno dei tesori più importanti: conoscere e mettere alla prova le sue potenzialità.
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