Il termine alessitimia fu coniato nel 1972 da Peter Sifneos, il quale basandosi nella sua esperienza clinica si rese conto che numerosi pazienti avevano difficoltà a parlare delle loro emozioni, assumevano una postura rigida e presentavano problemi nel lasciarsi andare alla fantasia. Inizialmente l’alessitimia venne identificata in persone che soffrivano di disturbi psicosomatici ma in seguito è stata relazionata con l’uso di sostanze stupefacenti, disturbi dell’alimentazione, personalità antisociale e disturbo da stress postraumatico. Attualmente questa condizione clinica colpisce tra il 7 e il 10% della popolazione mondiale. Anche se va detto che la alessitimia non è un disturbo completamente accettato nei circoli scientifici, il suo valore pratico è innegabile.
Fonti:
Sivak, R. & Wiater, A. (1997) Alexitimia la dificultad para verbalizar afectos. Barcelona: Paidós.
Sifneos, P.E. (1988) Alexithymia and its Relationship to Hemispheric Specialization, Affect and Creativity. Psychiatric Clinics of North America; 11(3): 287-292.
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