Fare autocritica è importante perché aumenta la consapevolezza dei nostri errori e debolezze. Ma criticarci e denigrarci per qualsiasi cosa è semplicemente masochista. Se non siamo attenti al critico che portiamo dentro, possiamo finire per diventare i nostri peggiori nemici. È impossibile sentirci bene con noi stessi e motivarci a lottare per i nostri sogni se ci critichiamo continuamente.
L’autocritica eccessiva, quella che non produce un miglioramento ma ci fa sentire male, è di solito sintomo di scarsa autostima. Infatti, se prestiamo attenzione al nostro critico interiore, ci renderemo conto che le parole che ci dirigiamo non sono nemmeno nostre ma una ripetizione di critiche che qualcuno ci ha fatto in passato, siano essi genitori, insegnanti, partner o altre figure significative durante la nostra vita.
I sintomi dell’eccesso di autocritica
- Ti dai la colpa di ogni cosa negativa che succede
Thomas Harris disse: “incolpare dei tuoi errori la natura non cambia la natura dei tuoi errori”. È bene assumerci la responsabilità dei nostri errori, ma da lì a sentirci in colpa per tutto ciò che accade c’è un abisso. Ci sono molti fattori esterni fuori dal nostro controllo, quindi se vogliamo mantenere un buon equilibrio emotivo, è essenziale essere consapevoli che la nostra responsabilità per gli eventi ha un limite. Sentirci colpevoli di tutto, implica portare un peso che non ci corrisponde.
- Ti applichi etichette generali
Quando commettiamo un errore ci sentiamo frustrati, quindi è importante riflettere per capire dove ci siamo sbagliati. Tuttavia, applicarci delle etichette generali del tipo: “sono un totale fallimento” o “non sono capace di fare niente”, non ci aiuta ma finisce per minare la nostra fiducia. La critica costruttiva che ci aiuta davvero a migliorare, implica essere specifici. Ogni etichetta diventa un limite, un limite che quando è fissato nella nostra mente finisce per diventare un ostacolo insormontabile.
- Non sei mai soddisfatto dei tuoi risultati
Qualunque cosa facciamo, vediamo sempre degli errori. Anche se abbiamo realizzato qualcosa di meraviglioso, invece di festeggiare o sentirci soddisfatti, ci concentriamo sui piccoli errori, sui difetti quasi impercettibili o sui problemi che abbiamo incontrato lungo il percorso. In questo modo, nutriamo un’insoddisfazione permanente che ci impedisce di sentirci bene con noi stessi.
- Ti poni degli standard impossibili
Essere autocritici in eccesso è solitamente legato al perfezionismo. In questo caso, pensiamo che non possiamo essere felici o soddisfatti finché non raggiungeremo determinati standard che ci siamo imposti. Il problema è che questi standard sono difficili da raggiungere perché sono così alti che sono praticamente impossibili, di conseguenza, ci condanniamo a uno stato d’insoddisfazione permanente perché perseguiamo degli obiettivi irraggiungibili.
- Analizzi ripetutamente i tuoi errori
Tutti commettiamo errori. A volte possiamo rimediarvi, a volte no. Ma se siamo eccessivamente autocritici resteremo bloccati in questi errori, torneremo continuamente sui nostri passi, anche se sappiamo che non c’è niente da fare. Il critico che vive dentro di noi alimenta il tipo di pensieri negativi che generano il senso di colpa e ci impediscono di andare avanti.
- Non ti fai mai dei complimenti
È importante essere autocritici, ma è anche importante congratularci con noi stessi per un lavoro ben fatto. Si afferma che per ogni critica dovremmo ricevere almeno 8 complimenti. Così riusciamo a contrastare l’effetto negativo sulla nostra autostima. Ma se non facciamo altro che criticarci senza riconoscere quello che facciamo bene, la nostra autostima finirà per andare a rotoli. È impossibile sentirci persone preziose se tutto quello che facciamo è criticarci.
- Pensi in bianco e nero
L’autocritica cronica è solitamente il risultato di un pensiero dicotomico. Pensiamo che le cose siano in bianco e nero, senza considerare le sfumature nel mezzo. Crediamo che le cose debbano essere fatte in un determinato modo e se non otteniamo i risultati sperati, sarà un fallimento. Sviluppare un pensiero più flessibile ci aiuterà a essere dei critici meno spietati. Dobbiamo sempre ricordare che stabilire ideali assoluti ci fa ignorare i successi parziali e ci demotiva.
- Ti confronti continuamente e perdi sempre
L’autocritica implica il confronto. Il problema inizia quando ci confrontiamo troppo spesso e perdiamo sempre. Questo accade perché ci tendiamo una trappola: guardiamo solo le caratteristiche e le cose degli altri e che, a nostro avviso, li rendono migliori o superiori. In pratica, riduciamo al minimo le nostre qualità e risultati, massimizzando quelli degli altri, così siamo sempre in svantaggio. Di conseguenza, ogni volta che ci confrontiamo finiamo con l’amaro in bocca.
- Ti spaventa il rischio
L’autocritica cronica finisce per minare la nostra autostima. Dal momento che ci concentriamo solo sul negativo e su ciò che deve essere migliorato, finiamo per sviluppare un’immagine negativa di noi stessi. Pertanto, abbiamo paura delle sfide, perché pensiamo che falliremo o non ci comporteremo come dovremmo.
- Non ti perdoni facilmente
Perdonarsi significa mettere da parte le critiche. Ma se siamo bloccati nell’autocritica, sarà più difficile per noi girare pagina. Per vivere pienamente, è necessario sapere come perdonare e aggiornare il nostro “io”, in modo tale che il passato non determini il nostro futuro.
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