L’ansia è parte del normale sviluppo dei bambini. Ad alcuni preoccupano i cambiamenti, come l’ingresso alla scuola materna o la scuola, e sperimentano grande ansia quando questo momento si avvicina. Altre volte le loro paure sono meno concrete e vengono dalla loro fantasia, come la paura del buio o dei mostri. Ma questi timori, anche se irrazionali, generano anche loro molta ansia.
Provare un po’ d’ansia è normale, ma è anche importante porvi un limite per evitare che continui a svilupparsi, perché se non lo facciamo finiremo per creare dei bambini paurosi e apprensivi. La strategia per combattere l’ansia infantile non consiste nel minimizzarla o negarla, ma nel convalidare la sua esistenza e insegnare al bambino a gestire queste sensazioni.
Come fare a trasmettere rapidamente ai bambini sicurezza e serenità?
1. “Ti voglio bene. Sei al sicuro”. L’ansia ci fa sentire insicuri, nel nostro cervello si attiva immediatamente un segnale d’allarme. Così, quando noti i primi segnali dell’ansia in tuo figlio, abbraccialo e fargli sapere che è al sicuro. In questo modo il suo cervello si calmerà e l’ansia svanirà. Se necessario, resta accanto a lui per un po’.
2. “Qual è la cosa peggiore che può succedere?” L’ansia è fondamentalmente uno stato di aspettativa negativa. La persona crede che accadrà qualcosa di brutto, anche se non può dire esattamente di cosa si tratta. Pertanto, è auspicabile aiutare il bambino ad identificare le sue peggiori paure e incubi. Quando si renderà conto che si tratta solo di una sensazione, e che in realtà non ha nulla da temere, l’ansia si dissolverà. Puoi anche aiutarlo a trovare una soluzione nel caso che si verifichi lo scenario peggiore. Sapere in anticipo come affrontare l’ansia permette di alleviarla considerevolmente.
3. “Contiamo fino a…” Mentre diveniamo consapevoli dell’ansia questa cresce. Quanto più ci si concentra nelle palpitazioni, il nervosismo o il disagio psicologico, questi sintomi si incrementano. Pertanto, una buona strategia per calmare i bambini ansiosi è quella di distogliere la loro attenzione dall’ansia. Per raggiungere questo obiettivo si può chiedere loro di contare il numero di persone con degli orologi che vedono passare nella sala d’attesa dell’ambulatorio o contare gli alberi se state viaggiando in auto. L’idea è quella di farli concentrare su qualsiasi altra cosa per distrarli.
4. “Disegna come ti senti”. È stato dimostrato che disegnare, colorare o semplicemente scarabocchiare su di un foglio di carta, ha un sorprendente effetto calmante. È possibile utilizzare questa attività come una tecnica per calmare l’ansia del vostro bambino. Inoltre, il disegno è ancora più efficace nei bambini piccoli ed è in grado di esprimere le emozioni che hanno difficoltà a mettere in parole perché hanno ancora un vocabolario piuttosto limitato e la loro intelligenza emotiva non è molto sviluppata.
5. “Siamo inseparabili”. In molti casi i bambini si sentono ansiosi per paura di essere abbandonati, soprattutto quando soffrono di ciò che si conosce come “ansia da separazione”. Tuttavia, man mano che crescono e prendono coscienza delle aspettative dei genitori, anche queste gli generano ansia. Pertanto, è importante che facciate sentire sicuro vostro figlio e approfittiate di qualsiasi momento per confermare che siete una squadra inseparabile e che potrà sempre contare su di voi, indipendentemente dai suoi errori. Così si sentirà più tranquillo e saprà che i suoi genitori sono un rifugio sicuro.
6. “Respira profondamente”. Non è mai troppo presto per insegnare a vostro figlio una tecnica di respirazione. Quando si soffre d’ansia il polso accelera, il respiro diventa affannoso e il cervello percepisce questi cambiamenti e attiva la modalità di lotta/fuga, perché pensa che siamo in pericolo. Respirare profondamente fa sì che questi cambiamenti fisiologici rientrino nella normalità e il cervello comprenda che si trattava di un falso allarme e tutto va bene.
7. “Ti ricordi quando…?” L’ansia spesso offusca la nostra razionalità e cancella in un colpo solo la memoria perché riusciamo solo a pensare a quanto ci sentiamo male. Ma è probabile che in passato abbiamo attraversato momenti peggiori. Pertanto, si consiglia di ricordare questi momenti ai bambini ansiosi. Ricordategli, per esempio, quella volta che è andato dal dentista e come si è comportato bene, o come è stato bravo il primo giorno di scuola, nonostante il nervosismo. In questo modo il bambino riprenderà il controllo e la fiducia in se stesso.
8. “Fammi sapere quando sono passati due minuti”. L’ansia alimenta l’ansia. Pertanto, una delle strategie più efficaci per eliminarla è quella di distrarre l’attenzione dalle sensazioni che stiamo provando. Chiedete al vostro bambino di concentrarsi sul movimento dell’orologio, fino a quando sono passati due minuti. Il movimento delle lancette ha un effetto quasi ipnotico che aiuta a rilassare la mente.
9. “A volte le preoccupazioni sono buone”. Molte persone che soffrono d’ansia si sentono male perché non accettano quelle sensazioni, le classificano come negative e inadeguate e vogliono liberarsene al più presto. Naturalmente, sappiamo che questi sentimenti non sono molto belli, ma sono lì per un motivo e non dobbiamo negarli o resistergli. Così, invece di ridurre al minimo i sentimenti di tuo figlio, confermali e spiegagli che alcune volte le preoccupazioni sono buone, ma in altri casi sono semplicemente eccessive. Digli che per evitare di sentirsi così, la cosa migliore da fare è cercare delle soluzioni e sviluppare un piano d’azione. In questo modo sposti il centro della preoccupazione che ha generato l’ansia verso la soluzione che garantisce maggiore sicurezza.
10. “Ci sono passato anch’io”. Quando siamo ansiosi ci sentiamo oppressi, sopraffatti dai nostri pensieri, come se questi ci trattenessero. Per uscire dal ciclo vizioso puoi provare a fare in modo che tuo figlio si metta al tuo posto. Raccontagli di quella volta che anche tu hai provato paura e ansia. In questo modo non solo catturerai la sua attenzione facendolo smettere di fissarsi nei sintomi, ma gli starai anche trasmettendo l’idea che non è solo e che quello che stà vivendo è qualcosa di normale con cui tutti dobbiamo avere a che fare.
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