• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Emozioni » Siamo più facili da ingannare di un bambino di tre anni

Siamo più facili da ingannare di un bambino di tre anni

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Come ci ingannano
 

Quasi ogni volta che mi capita di accendere la tv (cosa che faccio raramente), mi trovo di fronte alla classica retorica politica. Nel migliore dei casi, i rappresentanti politici offrono degli argomenti così deboli che non sono in grado di sostenersi da soli. Nel peggiore, che tra l’altro è il più frequente, gli argomenti sono insostenibili semplicemente perché comprendono errori che contraddicono ampiamente la logica. Tuttavia, molte persone credono a queste argomentazioni. Come è possibile?

Un interessante studio condotto presso l’Università di Neuchâtel ci dà un indizio interessante.

Gli psicologi hanno coinvolto 84 bambini di età compresa tra i 3 ei 5 anni e un gruppo di adulti. Ai bambini sono stati mostrati due video nei quali si vedeva una ragazza che aveva perso il suo cane e lo stava cercando.

In uno dei video appariva un personaggio che, con voce neutra, indicava il luogo in cui si trovava il cane: “Il cane è andato in quella direzione, lo so perché l’ho visto.” Nell’altro video appariva un personaggio molto simile che indicava una direzione diversa e sempre con una voce neutra, diceva: “Il cane è andato in quella direzione, lo so perché ha seguito quella direzione.”

Bambini e adulti dovevano decidere a chi credere e quale fosse la direzione in cui cercare il cane.

Come potete vedere, il primo personaggio si basa sulla sua esperienza e fornisce una pista visiva in quanto sostiene di aver visto il cane andare in quella precisa direzione, questo argomento è noto come: “argomento della percezione.” Al contrario, il secondo personaggio fornisce una spiegazione circolare; cioè, si basa su di un errore che purtroppo sentiamo spesso e che è quello di dimostrare un argomento utilizzando lo stesso argomento. Il che, ovviamente, non prova nulla ma ci inganna perfettamente.
 

Chi ha deciso di credere a chi?

 
Sia i bambini che gli adulti hanno scelto di credere a chi aveva dato la traccia visiva, scartando chi ricorreva ad un ragionamento circolare. Questo ci mostra che anche i bambini di tre anni sono in grado di rilevare tali inganni.
 
Tuttavia, tutto è cambiato quando è stata apportata una leggera variazione all’esperimento.
 
Questa volta gli sperimentatori hanno preparato due video che si riferivano ad un gatto che si era perso. Uno dei personaggi dichiarava: “Il gatto è andato in quella direzione” mentre l’altro personaggio che era stato costruito in modo tale da trasmettere l’impressione che avesse più autorità rispetto al primo, ha utilizzato il ragionamento circolare.
 
A questo punto, i bambini di tre anni di età continuavano a fidarsi della direzione indicata dal primo personaggio, mentre gli adulti ed i bambini più grandi preferivano seguire la direzione indicata dal secondo personaggio. Perché?
 
Secondo i ricercatori qui entrano in gioco due fattori principali. Da un lato, si preferisce fidarsi di qualcuno che ci dà un argomento, anche quando questo è errato, piuttosto che di qualcuno che semplicemente ci trasmette delle informazioni. Il che, ovviamente, non parla a favore della nostra intelligenza.
 
D’altra parte, nella stessa misura in cui cresciamo, siamo più propensi a considerare altri dettagli della persona che ci dà le informazioni, come il grado di autorità ed il prestigio sociale. Pertanto, siamo più propensi a credere a queste persone, anche quando i loro argomenti non sono convincenti. Tuttavia, dal momento che i bambini di tre anni di età non si sono ancora inseriti pienamente nella società (cioè non ne comprendono pienamente le regole e l’organizzazione), sono immuni da questi dettagli.
 
Qual è la morale? Non credete a tutto quello che sentite, analizzate sempre se gli argomenti sono validi, non importa chi li sostiene.
 
 

Fonte:
Mercier, H. et. al. (2014) Early sensitivity to arguments: How preschoolers weight circular arguments. Journal of Experimental child Psychology.

PER TE  Stato d’animo: i momenti peggiori o migliori dipendono dalle relazioni interpersonali
Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)

Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita

La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)
  • Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita
  • La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni
  • Contabilità emozionale: le tue relazioni sono in rosso?
  • La spinta finale: perché diamo il massimo quando qualcosa sta per finire

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità