Preferisci una fetta di torta o una mela? Anche se molti apprezzano le mele è certo che la torta rappresenta sempre una tentazione per tutti. Infatti, a volte la tentazione è così forte che terminiamo per mangiare tanto la mela come la torta. Chiunque si sia dedicato a seguire una dieta sa benissimo cosa intendo e di sicuro oltre all’alimentazione, tutti i giorni ci si presentano un certo numero di tentazioni.
Non sarebbe meraviglioso esercitare il controllo sui nostri desideri senza provare questa sensazione di conflitto?
Secondo quanto affermano alcuni specialisti, quando passiamo tutto il giorno esercitando autocontrollo, mostriamo una tendenza ancora più forte a cadere in tentazione. Ad ogni modo, è risaputo che l’autocontrollo può aumentare se pensiamo in modo astratto ai nostri obiettivi.
Come dire, se tentiamo di comprendere le nostre azioni come piccoli tasselli di un progetto ben più ampio senza, concentrarci troppo sui dettagli. In questo modo, potremmo evitare la sofferenza di dover resistere alla fetta di torta.
Ma…cosa significa pensare agli obiettivi in modo astratto?
Alcuni ricercatori dell’Università dell’Ohio, ci offrono alcune idee a partire da un esperimento nel quale si chiesero se il nostro inconscio potrebbe darci una mano in questo compito. Questi ricercatori hanno utilizzato un test di associazione implicita per valutare i pensieri inconsci delle persone quando queste si trovavano di fronte al compito di scegliere tra un dolce o una mela.
Il trucco stava nel fatto che i partecipanti erano costretti, prima di scegliere, a pensare in
modo astratto o concreto. A un gruppo di questi venne chiesto che riflettesse sul perché abbiamo la necessità di mantenere buone relazioni con le persone (livello astratto), mentre che all’altro gruppo venne chiesto che pensasse a cosa potessero fare per mantenere buone relazioni interpersonali (livello concreto).
È giusto chiarire che, secondo i ricercatori, non importa il contenuto astratto sul quale si concentra il pensiero, dal momento che una volta che ci troviamo immersi in questo tipo di ragionamento, anche se cambia lo stimolo di fronte a noi, la nostra forma di pensare mostrerà la tendenza a seguire il ragionamento astratto.
Così, analizzando i test di associazione implicita si è potuto riscontrare che quando le persone pensavano concretamente percepivano anche il dolce come una opzione più positiva e appetibile, mentre che quando predominava il pensiero astratto succedeva giusto il contrario.
Infine si offrì ad ogni partecipante l’opportunità di mangiare un dolce o un frutto. Come si può immaginare, le persone che vennero indotte a pensare in modo concreto scelsero il frutto nel 50% dei casi, mentre che ben il 76% delle persone che furono indotte al pensiero astratto scelsero anche loro un frutto. Niente male per una manipolazione così semplice!
I ricercatori ipotizzano che quando pensiamo in modo astratto il nostro inconscio da un valore negativo alle tentazioni. Personalmente credo che il pensiero concreto ci permette di concentrarci su dettagli come la consistenza, il sapore dell’alimento, il profumo…e questo aumenta la tentazione. Al contrario, quando pensiamo in modo astratto ci concentriamo su altri aspetti come il danno alla salute o i nostri obiettivi a lunga scadenza (come ad esempio perdere peso), e questo fa sì che la tentazione sia meno appetibile.
Tuttavia, sia per una ragione che per l’altra, certo è che pensare in modo astratto potrebbe aiutare molte persone a sviluppare un certo grado di autocontrollo di fronte a molte situazioni.
Fonte:
Fujita, K. & Han, A. (2009) Moving Beyond Deliberative Control of Impulses. The Effect of
Construal Levels on Evaluative Associations in Self-Control Conflicts. Psychological
Science; 20(7): 799-804.
Lascia un commento