Qual’è il miglior modo per smascherare un bugiardo? Sicuramente ognuno di noi ha differenti tattiche; Vrij, professore all’Università di Portsmouth ha dimostrato che la miglior maniera di scoprire una menzogna è quella di fare ripetere alla persona la sua versione di come avvennero i fatti al contrario, cioè, fargli iniziare il racconto dalla parte più recente per terminare con la più remota.
Questa idea si basa nella teoria che quando si mente è più difficile dal punto di vista cognitivo raccontare la storia in senso inverso. Il numero di errori ed incongruenze aumenta considerabilmente.
Lo studio in questione venne realizzato chiedendo a 290 agenti di polizia che esaminassero attraverso di un’intervista a 255 studenti che dovevano rispondere con dati reali o fittizi alle rispettive domande.
Gli agenti furono più abili nell’individuare le menzogne quando la tecnica dell’intervista richiedeva la storia raccontata a ritroso piuttosto che quando si utilizzavano le tecniche classiche d’interrogazione.
Le persone che mentono tendono a raccontare le loro storie in uno stretto ordine cronologico, precisamente perchè sanno che devono essere coerenti e non contraddirsi, per questo motivo quando viene loro chiesto di variare l’ordine della storia lo sforzo cognitivo si fa maggiore e mette in seria difficoltà i bugiardi.
Naturalmente, questa tecnica non va presa per infallibile alla lettera, esistono fattori come lo stress, i limiti intellettuali o lo stato emotivo che possono compromettere il racconto più veritiero così che, raccontare storie in senso inverso è solo un’ulteriore procedimento per individuare la possibilità che la persona stia mentendo ma non offre la garanzia assoluta.
Fonte:
Vrij, A. (2000) Detecting Lies and Deceit: The Psychology of Lying and Implications for Professional Practice. Chichester: John Wiley & Sons.
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