
Tutti, in un momento o in un altro, abbiamo vissuto dei conflitti, con gli amici, la famiglia, i figli, i colleghi e anche con noi stessi. I conflitti nascono quando non siamo in grado di articolare la nostra prospettiva rispetto alle opinioni degli altri e non siamo disposti a cedere e ci nascondiamo dietro le nostre convinzioni come se si trattasse di un muro.
Infatti, nella realtà la causa più comune dei conflitti non si trova nella differenza nel criterio di giudizio o nelle motivazioni, ma nell’incapacità di trovare un punto in comune, nel rifiuto di cedere. Ovviamente, queste posizioni producono incomprensioni, delusioni e dure lotte.
Tuttavia, i conflitti non sono necessariamente negativi, anzi, possiamo trasformarli in opportunità per imparare, per crescere come individui e ci possono aiutare a sviluppare la flessibilità. I conflitti ci permettono di esplorare diverse prospettive e ampliare la nostra mente. Mettono anche alla prova le nostre abilità sociali e ci aiutano a essere più empatici e assertivi. Naturalmente, per beneficiare di questi vantaggi è importante saper gestire i conflitti.
5 idee per imparare a gestire i conflitti
1. Riconoscere e valorizzare gli aspetti che sono importanti per l’altro. Quando siamo in presenza di un conflitto è essenziale saper distinguere ciò che ha causato questa contraddizione. Non stiamo parlando del problema di fondo, ma della discrepanza che ci impedisce di trovare un accordo. Una volta identificata la vera causa del conflitto, è necessario cercare di capire cos’è importante per l’altra persona. Si deve fare in modo di metterci al suo posto almeno per un minuto, cercando di assumere la sua prospettiva ed i suoi valori. Solo in questo modo si potrà comprendere la portata del problema.
2. Tenere sotto controllo le emozioni. Le emozioni sono una spada a doppio taglio, perché a volte, soprattutto quando ci troviamo di fronte a un conflitto, ci giocano dei brutti scherzi prendendo il sopravvento e facendoci dire o fare cose inappropriate. Quindi, per trasformare un conflitto in un’opportunità è essenziale imparare a gestire le emozioni. Naturalmente, non è sempre facile prendere il controllo delle emozioni e molto spesso, è meglio rimandare la conversazione, spiegando all’altra persona che, al momento, non siamo nella posizione migliore per risolvere il conflitto e che è meglio rimandare la questione fino a quando la potremo affrontare con la mente più rilassata. Allo stesso modo, se notate che il vostro interlocutore è troppo esaltato, fateglielo notare e chiedetegli di rinviare la conversazione.
3. Mostrare un atteggiamento positivo e aperto a diverse soluzioni. Spesso le persone si chiudono nelle loro posizioni e non vogliono sentir parlare di alternative rispetto a quelle che propongono. Questo atteggiamento difensivo serve solo a fare in modo che il vostro interlocutore si rinchiuda anche lui in un bunker. Come risultato non ci sarà nessun progresso. Pertanto, è meglio affrontare un conflitto con una mente aperta, disposta al dialogo e, soprattutto, con l’obiettivo di raggiungere una soluzione soddisfacente per entrambi. Alla fine, questo atteggiamento si rifletterà nelle vostre azioni e nelle parole e farà sì che tutto fluisca più facilmente.
4. Massimizzare l’empatia. Non basta comprendere razionalmente l’altro, è importante anche capire le sue motivazioni e sentimenti, in particolare quando si tratta di un conflitto con una persona a cui siamo legati sentimentalmente. Andare indietro nel tempo e ricordare le sue esperienze di vita sicuramente vi aiuterà a capire il motivo per cui prova questi sentimenti. Naturalmente, è anche importante essere in grado di suscitare empatia. Chiedete all’altra persona di mettersi al vostro posto e spiegategli come vi sentite.
5. Essere proattivi. Non decidere è peggio di qualsiasi cattiva decisione. I conflitti interpersonali generano di solito un carico di emozioni che hanno delle conseguenze a livello personale e sociale. Quindi, evitarli non è quasi mai la soluzione migliore, in quanto porterà solo preoccupazioni e stress. Dopo aver soppesato i pro ei contro, decidetevi ad affrontare il problema. Forse non lo risolverete subito ma almeno inizierete a fare i primi passi per trovare un’alternativa.
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