Avete notato che quando un oggetto vi piace tendete ad avvicinarlo a voi? Per esempio, in un
negozio d’abbigliamento tocchiamo solo i capi che ci piacciono realmente e lo stesso accade in libreria con i libri.
Secondo Friedman e Forster, l’azione di spostare un oggetto verso di noi o allontanarlo, è
strettamente vincolata alle sensazioni positive o negative che sperimentiamo verso l’oggetto stesso. Fino a qui niente di nuovo, ma questi psicologi affermano che avvicinare un oggetto a noi potrebbe contribuire ad aumentare la creatività.
Per dimostrare questa ipotesi i ricercatori hanno realizzato sette esperimenti, chiedendo
essenzialmente alla metà dei partecipanti che avvicinassero a loro un oggetto mentre che all’altra metà venne chiesto che appogiassero la mano sullo stesso e lo allontanassero con un gesto di repulsione.
In seguito i partecipanti vennero sottoposti a diversi test. In uno di questi si valutava il loro stato d’animo e in altri si valutava la creatività relativamente all’oggetto. Per esempio, veniva loro chiesto che immaginassero diverse funzioni per l’oggetto in questione. Curiosamente, fu possibile riscontrare che coloro che avvicinavano l’oggetto a loro stessi avevano un umore più positivo, erano più creativi e mostravano una varietà maggiore di idee interessanti. Perchè?
Secondo il modello di regolazione cognitiva sviluppato da Shwarz e Bless, le emozioni positive sono indice del fatto che tutto va bene (gli obiettivi non sono minacciati e non si necessita di una azione specifica). Pertanto, queste persone si sentiranno sicure ed avranno una maggiore tendenza ad assumersi dei rischi e ad esplorare nuove alternative; ciò favorisce un pensiero più creativo.
Al contrario, se le persone sperimentano emozioni negative, si sentiranno minacciate così che
assumeranno un atteggiamento molto più riservato e attento. Ovviamente, questa attitudine non favorisce la creatività perchè le persone che hanno paura non vorranno affrontare nuovi rischi e tantomeno cercare cammini alternativi, desidereranno solo cercare una soluzione rapida che li faccia sentire meglio.
Riassumendo, avvicinare un oggetto a noi può non solo contribuire a migliorare il nostro stato d’animo (sempre che non si tratti di un oggetto sgradevole) ma anche aumentare la nostra creatività.
Fonti:
Friedman, R. S. & Förster, J. (2000) The effects of approach and avoidance motor actions on the elements of creative insight. Journal of Personality and Social Psychology; 79(4): 477-492.
Schwarz, N. & Bless, H. (1991) Happy and mindless, but sad and smart? The impact of affective states on analytic reasoning. En: Emotion and social judgments (55-71). Oxford: Pergamon.
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