Essere più persuasivi è abbastanza semplice: basta parlare all’orecchio destro dell’interlocutore. Anche se questa è una teoria parecchio antiquata nuovi dati scientifici contribuirebbero a confermarla.
Un semplice esperimento: 176 donne entrarono in una discoteca e si avvicinarono a diverse persone chiedendo loro una sigaretta. Le richieste avevano il doppio delle possibilità di avere successo se venivano effettuate avvicinandosi all’oecchio destro dell’interlocutore, indipendentemente che questi fosse uomo o donna.
Questo è dovuto al fatto che l’orecchio destro è più sensibile al processamento degli stimoli verbali, soprattutto in un ambiente rumoroso, dato che comunica in modo più diretto con la parte sinistra del cervello, dove appunto viene processata tutta l’informazione. Questo fenomeno è stato denominato “right ear advantage” e include non solo il processamento del linguaggio ma anche la percezione dei suoni periferici e più semplici provenienti dall’ambiente.
Marzoli e Tommasi affermano che il 72% delle persone tende ad inclinarsi leggermente per ascoltare le parole del nostro interlocutore con l’orecchio destro. Abbiamo anche questa preferenza nell’utilizzo del telefono anche se vi è chi afferma che queste differenze siano dovute soprattutto alla predominanza manuale piuttosto che a quella uditiva dato che la maggior parte della popolazione usa la mano destra in modo predominante.
Tuttavia, con il passare del tempo l’orecchio più colpito è il destro così che il vantaggio uditivo nel distinguere le sillabe, i numeri e le parole si andrebbe gradualmente perdendo.
Fonti:
Marzoli, D. & Tommasi, L. (2009) Side biases in humans (Homo sapiens): three ecological studies on hemispheric asymmetries. Naturwissenschaften; 96:1099–1106.
Sherif F. T. et. Al. (2005) Loss of Peripheral Right-Ear Advantage in Age-Related Hearing Loss. Audiology and Neurology; 10(1): 44-52.
Lascia un commento