La famiglia è il nucleo di base in cui tutti cresciamo, quindi, che lo vogliamo o no, ci lascia un’impronta molto profonda. Infatti, formando una nuova famiglia tendiamo a ripetere i modelli che abbiamo imparato da bambini, siano essi giusti o meno.
Una famiglia funzionale promuoverà il corretto sviluppo dei suoi membri, permettendo ad ognuno di mostrare la propria individualità. Una famiglia disfunzionale creerà un ambiente tossico che intellettualmente o emotivamente invalida i suoi membri e può addirittura diventare terreno fertile per una gran varietà di disturbi psicologici.
Le funzioni della famiglia
Come gruppo sociale, ogni famiglia deve compiere alcune funzioni di base:
1. Biologica. Ogni società stabilisce un insieme di norme che “regolano” le attività riproduttive dei suoi adulti. La famiglia è uno dei modelli socialmente accettati.
2. Economica. Si riferisce al mantenimento dei membri non produttivi, di solito i bambini piccoli e gli anziani. Ma la funzione economica della famiglia si riferisce anche alla suddivisione dei compiti domestici, così da essere il preludio alla successiva entrata nel mondo del lavoro.
3. Socio-Educativa. La famiglia è il primo luogo in cui inizia la socializzazione, è la responsabile di trasmettere alle nuove generazioni il sistema di valori e modi di fare, preparandole per l’inserimento nella società e il rispetto delle regole.
4. Psicologica. Si riferisce alla soddisfazione delle esigenze emotive e intellettuali di ciascuno dei suoi membri. La famiglia è il nucleo in cui le persone devono sentirsi accettate, rispettate e protette.
Ciò significa che una famiglia funzionale deve non solo essere in grado di soddisfare le necessità materiali di base dei suoi membri, ma deve anche fornire loro il supporto emotivo di cui hanno bisogno e garantire che sviluppino al massimo il loro pieno potenziale come individui.
Caratteristiche delle famiglie funzionali
- Le famiglie funzionali svolgono efficacemente la loro funzione economica, il che significa che i loro membri vi trovano la sicurezza economica di base di cui hanno bisogno.
- Applicano una distribuzione equa delle attività domestiche, in modo tale che ciascun membro sia responsabile della sua realizzazione e non si sovraccarichi una sola persona con tutti i doveri.
- Migliorano il senso di appartenenza alla famiglia e allo stesso tempo stimolano l’identità personale e l’autonomia di ciascuno dei membri. Esiste un equilibrio tra l’appartenenza al gruppo familiare e l’individuazione.
- Applicano limiti chiari, confini psicologici che gli altri membri non dovrebbero superare e che assicurano una buona convivenza in casa. Ma anche così, lasciano tuttavia un buon margine di tolleranza, in modo tale che non sorgano costantemente conflitti familiari.
- Sono flessibili. Anche se ci sono regole e ruoli ben definiti, in presenza di problemi familiari, c’è una certa flessibilità che facilita accordi e soluzioni incentrate sul benessere familiare.
- Applicano un’adeguata distribuzione dei livelli di gerarchia. La gerarchia tra i genitori è orizzontale, in modo tale che entrambi abbiano lo stesso potere in casa, ma esercitano una gerarchia verticale sui figli, che consente loro di impostare gli standard e applicarli.
- Comunicazione chiara, dove tutti i membri possono esprimere ciò che pensano e sentono in modo assertivo e senza danneggiare gli altri.
- Ogni membro si sente accettato all’interno della famiglia, dove trova una fonte di sicurezza emotiva.
- Queste famiglie crescono accanto ai loro membri, per cui gli errori fatti sono esperienze di apprendimento che li rafforzano.
- Sono famiglie abbastanza flessibili da adattarsi alle circostanze, anche se questo richiede un cambiamento di regole o ruoli. Se i suoi membri non hanno capacità di adattamento per trovare un nuovo equilibrio in una crisi, la famiglia funzionale finirà per trasformarsi in disfunzionale.
Caratteristiche delle famiglie disfunzionali
- Promuovono la dipendenza eccessiva di alcuni dei loro membri, che limita la loro crescita e lo sviluppo personale. Si tratta di famiglie iperprotettive che generano nei loro membri insicurezza e dipendenza.
- Stabiliscono relazioni troppo aperte, in modo tale che i sentimenti di appartenenza familiare vengono annullati. Di solito avviene nelle famiglie troppo permissive, che finiscono per generare un senso di sradicamento nei loro membri.
- Non applicano regole e limiti chiari, in modo tale che i membri non sanno quali sono i loro doveri e diritti. In queste famiglie disfunzionali la norma è che alcuni dei membri assumano ruoli dominanti e altri si sottomettano, creando un pericoloso squilibrio di potere. Di conseguenza, un membro, di solito la madre, è spesso sopraffatto dalle irragionevoli richieste degli altri.
- Non rispettano la distanza generazionale e invertono la gerarchia di potere, in modo tale che i genitori si subordinano al figlio che finisce per diventare un piccolo tiranno. Può accadere anche che i genitori confondano la gerarchia con l’autoritarismo, impedendo ai figli di esprimere il loro parere.
- Alla base delle famiglie disfunzionali ci sono spesso problemi di comunicazione. I membri non hanno voglia di esprimere i loro sentimenti o idee, così li reprimono o li esprimono in modo indiretto innescando dei comportamenti difensivi. In questo modo i messaggi non sono chiari e danno origine a nuovi problemi familiari.
- Applicano ruoli e modelli di comportamento troppo rigidi che impediscono ai membri di adattarsi ai cambiamenti, in modo tale che, di fronte alla minima crisi, questi reagiscono con rigidità e resistenza, ciò provoca che i problemi familiari si acutizzano e influenzano tutti i membri.
- I membri non sono empatici e sensibili verso gli altri, in modo tale che nella famiglia disfunzionale non vengono soddisfatte le esigenze minime di acettazione e affetto. Alcuni membri possono sentirsi persino rifiutati.
- Esiste un basso livello di tolleranza, per cui si finisce incolpando uno dei membri e lo si tratta ingiustamente.
- Si praticano comportamenti dannosi, come l’umiliazione, il disprezzo o la mancanza di rispetto.
- Si praticano modelli di manipolazione emotiva attraverso i quali i membri della famiglia vengono controllati.
Le cause della famiglia disfunzionale
La famiglia è un sistema composto da sottosistemi diversi (che sarebbero i suoi membri). Dal punto di vista sistemico, si presume che la relazione tra i membri di una famiglia sia così stretta che qualsiasi cambiamento di uno di questi provoca modifiche negli altri e, quindi, in tutta la famiglia. Ad esempio, la malattia di uno dei membri altera la vita del resto.
Assumere questa prospettiva significa capire che la famiglia non è la somma semplice dei suoi membri, ma è un insieme d’interazioni. Significa anche che quando si verificano dei problemi familiari, non c’è un “colpevole” verso il quale puntare il dito, ma è necessario analizzare le dinamiche dei rapporti che sono stati stabiliti.
Pertanto le cause delle famiglie disfunzionali non dovrebbero essere ricercate in un solo membro, ma sono molto più complesse, dato che si trovano nei rapporti che sono stati stabiliti nel tempo e nel modo in cui gli altri membri hanno risposto al conflitto.
Le famiglie disfunzionali sono semplicemente quelle che non dispongono delle risorse psicologiche necessarie per affrontare la coesistenza in un modo assertivo e favorevole allo sviluppo dei suoi membri. Ciò significa che, di fronte a una crisi, qualsiasi famiglia funzionale può diventare disfunzionale in quanto tutto dipenderà dal modo in cui la affronterà.
Le conseguenze del vivere in famiglie disfunzionali
Crescere o vivere in una famiglia disfunzionale può lasciare delle ferite per tutta la vita. Infatti, aumenta il rischio di soffrire di disturbi psicologici come depressione, ansia e dipendenza. Nei bambini aumenta la vulnerabilità a sviluppare disturbi psicologici o disturbi comportamentali.
Nel caso dei bambini, di solito assumono uno di questi ruoli:
1. Il ribelle: non solo si ribellano contro l’autorità dei genitori, ma hanno problemi con tutti coloro che hanno un qualche potere, dagli insegnanti alla polizia. Questi bambini finiscono spesso per essere etichettati come “problematici” e sviluppano problemi comportamentali.
2. Il capro espiatorio: questo è un bambino che è stato accusato della maggior parte dei problemi familiari, così ha sviluppato un profondo senso di colpa che lo può trasformare nel sacco da boxe degli altri da adulto.
3. Il tutore: questo bambino assume solitamente il ruolo dei genitori, quindi cresce troppo velocemente e perde molto della sua infanzia, perché ha dovuto risolvere da solo i problemi familiari o ha fatto da mediatore nei conflitti degli adulti.
4. Il perso: è un bambino discreto, tranquillo e timido i cui bisogni furono ignorati, così ha imparato a nasconderli ea reprimere le proprie emozioni. Di solito diventa un adulto che crede di non essere degno di essere amato poiché non ha una buona autostima.
5. Il manipolatore: è un bambino opportunista che sfrutta gli errori e le debolezze degli altri membri della famiglia per ottenere ciò che vuole.
Fonte:
Herrera, P. M. (1997) La familia funcional y disfuncional, un indicador de salud. Rev Cubana Med Gen Integr; 13(6).
Giulio dice
Sono molto interessato all’articolo da lei pubblicato, e le faccio i complimenti. Vorrei sapere quali sono le fonti per consultarle ed approfondirle, in quanto utili al lavoro di ricerca che sto facendo.
Jennifer Delgado dice
Grazie dell’interesse Giulio. Ho aggiornato l’articolo con il riferimento alla fonte, che può trovare alla fine del memdesimo. Un cordiale saluto…Jennifer
Stefania dice
Buongiorno,
avrei bisogno, di Lei, sono in cura da uno psichiatra da tanti anni, ora da quattro anni, prendendo farmaci ansiolitici e antidepressivo, non mi fanno piu’ camminare?, cosa posso fae, non trovo una psicoterapeuta adatta a me. Soffro di ansia da quando ero bambina. Cosa posso fare? Che consigli, i puo’ dare? La ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti.
Stefania Moscati