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Home » Crescita Personale » Famiglie difficili: come gestirle?

Famiglie difficili: come gestirle?

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Famiglie difficili
 
 
 
Non scegliamo la famiglia in cui nasciamo. Si tratta anzi di una vera e propria lotteria
dove il caso decide tutto. Ci sono famiglie meravigliose, funzionali e sane,
nelle quali i bambini crescono circondati da amore e comprensione terminando
per diventare delle persone adulte mature ed equilibrate. Altre famiglie non
sviluppano un rapporto sano che garantisca la stabilità emotiva dei suoi
membri, ma sono soffocanti, invadenti e tendono a cancellare l’individualità. È il caso della famiglia disfunzionale.
 
Vale la pena ricordare che l’educazione che riceviamo da piccoli e l’ambiente in cui
cresciamo non determinano completamente l’adulto che saremo, ma senza dubbio, se
veniamo da una famiglia disfunzionale tutto sarà più difficile, perché dovremo
sforzarci di promuovere queste abitudini positive che alcune persone
acquisiscono fin da piccoli e che fanno parte del loro modo di agire e pensare innato.
 

Rapporti tossici

 
Il legame che stabiliamo in tenera età con i nostri genitori, nonni e fratelli, è
fondamentale, perché potrebbe garantirci la sicurezza e la fiducia necessarie
per esplorare l’ambiente circostante o, al contrario, farci diventare delle persone
insicure e con una bassa autostima. Alcune famiglie semplicemente non sono
riuscite a creare ambienti sicuri e sono veramente tossiche, dato che annullano
i propri membri, in particolare i bambini, soffocandoli sotto una coltre di
eccessiva protezione. In seguito, spesso, ci si sorprende che diventino bambini maleducati.
 
Nelle famiglie soffocanti di solito è normale che i genitori interferiscano continuamente
nella vita dei loro figli. Quando sono piccoli, impongono le loro regole e forme
di vivere e giudicare la vita e più tardi, quando crescono e diventano indipendenti,
pretendono di mantenere lo stesso livello di controllo, che genera molti
malintesi dato che il figlio di solito comincia a rivendicare la libertà che
gli appartiene.
 
Questi progenitori sviluppano un attaccamento ansioso, caratterizzato da un rapporto
eccessivamente protettivo con i figli, impedendo loro di affrontare i rischi e
minando la loro indipendenza e autonomia. In definitiva, questo tipo di
attaccamento crea un forte stress emotivo tanto nei figli come nei genitori,
dato che risulta loro faticoso comunicare senza discutere.
 
Molti di questi genitori ricorrono a trucchi dissimili per manipolare emotivamente i
propri figli in modo da generare in loro un profondo senso di colpa al quale
non è facile sfuggire. Gli esempi di famiglie invadenti e manipolatrici sono
molti: quando i genitori manipolano i propri figli per fare in modo che essi
cambiano i loro piani perché vogliono che siano presenti ad ognuna delle riunioni
di famiglia, quando pretendono di essere al corrente di tutte le loro decisioni,
anche le più irrilevanti, quando si lamentano continuamente assumendo il ruolo
di vittima perché i figli non li visitano o li chiamano tanto spesso come
vorrebbero, quando si interpongono nelle relazioni di coppia o nell’allevamento
dei nipoti…
 
Tuttavia, in generale, una famiglia è soffocante quando:
 
– Non consente ai figli di prendere le proprie decisioni, ma tenta di imporre sempre
la prospettiva dei genitori
 
– Non facilita la libertà e l’indipendenza dei figli, ma, al contrario, limita le
loro potenzialità
 
– Utilizza strumenti di manipolazione emotiva per fare in modo che i figli si
sottopongano ai loro desideri e soddisfino le loro esigenze
 

Come affrontare questo problema?

 
Ci sono genitori che sono invadenti senza rendersene conto, lo fanno semplicemente
perché è l’unico modo che conoscono per relazionarsi e perché pensano che così facendo
mostrano il loro amore. In questi casi, di solito è sufficiente fare loro
notare che un poco di libertà e di spazio in più sono ben accetti.
 
Ci sono tuttavia altri casi in cui è molto difficile relazionarsi senza discutere,
dato che i genitori cercano continuamente di interferire nella vita e nelle
decisioni dei loro figli. Quando queste persone non cedono minimamente, è
meglio assumere una posizione ferma e decisa e non soccombere al ricatto
emotivo. Fate loro capire che possono darvi la loro opinione, ma non possono
decidere per voi. Che li amate, ma che non sopportate la pressione che esercitano.
 
I primi mesi saranno molto difficili e probabilmente dovrete sopportare molte
recriminazioni, ma non dovrete cedere perché altrimenti avrete perso la
battaglia. Con il passare del tempo si renderanno conto che siete cresciuti e
che avete bisogno del vostro spazio.
PER TE  Cosa dice la tua casa di te?
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Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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