Alcune volte i giochi lasciano intravedere
molte informazioni relative alla natura umana. Tale è il caso del “Gioco dell’Ultimatum”, sviluppato da
economisti e psicologi molti anni fa ma che ancora oggi continua ad esercitare
un notevole fascino.
In realtà questo gioco è molto semplice e
coinvolge solo due persone. In pratica, si deve decidere come dividere una
determinata quantità di denaro. A caso, si sceglie una delle due persone e gli
si chiede di fare un’offerta all’altro in merito a come dividere il denaro tra
i due. Se l’altra persona accetta, si divide semplicemente il denaro e il gioco
è finito ma se rifiuta, allora nessuno dei due riceverà nulla.
coinvolge solo due persone. In pratica, si deve decidere come dividere una
determinata quantità di denaro. A caso, si sceglie una delle due persone e gli
si chiede di fare un’offerta all’altro in merito a come dividere il denaro tra
i due. Se l’altra persona accetta, si divide semplicemente il denaro e il gioco
è finito ma se rifiuta, allora nessuno dei due riceverà nulla.
Il lato interessante è che la maggioranza delle
persone che faceva l’offerta offriva una quantità che oscillava tra il 40 ed il
50% del totale. In questi casi, l’altra persona tendeva ad accettare. Ad ogni
modo, se l’offerta era minore al 30% veniva quasi sempre rifiutata.
persone che faceva l’offerta offriva una quantità che oscillava tra il 40 ed il
50% del totale. In questi casi, l’altra persona tendeva ad accettare. Ad ogni
modo, se l’offerta era minore al 30% veniva quasi sempre rifiutata.
Questo gioco sottopone a giudizio la nostra
presunta “razionalità” rispetto alle questioni economiche, dato che, quando
rifiutiamo un’offerta, per quanto bassa questa sia, questo implica che non
avremo nulla. Allora … cosa ci motiva a prendere questa decisione?
presunta “razionalità” rispetto alle questioni economiche, dato che, quando
rifiutiamo un’offerta, per quanto bassa questa sia, questo implica che non
avremo nulla. Allora … cosa ci motiva a prendere questa decisione?
La risposta è abbastanza semplice: un’offerta
pari al 30% del totale ci risulta un insulto. Insomma, pensiamo che l’altro
dovrebbe condividere almeno il 50% del totale e se non lo fa, preferiamo
punirlo per la sua avarizia invece di accettare una somma di denaro che non ci risulta
rilevante.
pari al 30% del totale ci risulta un insulto. Insomma, pensiamo che l’altro
dovrebbe condividere almeno il 50% del totale e se non lo fa, preferiamo
punirlo per la sua avarizia invece di accettare una somma di denaro che non ci risulta
rilevante.
Ovviamente, in questo gioco si manifesta il
nostro senso dell’onore della giustizia e la nostra tendenza a, in alcune circostanze,
mettere i valori al di sopra del beneficio economico.
nostro senso dell’onore della giustizia e la nostra tendenza a, in alcune circostanze,
mettere i valori al di sopra del beneficio economico.
Questa spiegazione è supportata da un recente
studio nel quale i partecipanti vennero sottoposti a scansioni cerebrali mentre
negoziavano. Così, si è potuto riscontrare che quando le persone rifiutavano l’offerta,
si mostrava un’intensa attività nell’insula anteriore, una zona che è stata
associata con l’esperienza di emozioni basilari come l’odio, la paura, la
tristezza, il disgusto e la felicità. Infatti, Antonio Damasio, ha proposto che
in questa regione si incontrino gli stati viscerali relativi all’emozione data
dall’esperienza che stiamo vivendo.
studio nel quale i partecipanti vennero sottoposti a scansioni cerebrali mentre
negoziavano. Così, si è potuto riscontrare che quando le persone rifiutavano l’offerta,
si mostrava un’intensa attività nell’insula anteriore, una zona che è stata
associata con l’esperienza di emozioni basilari come l’odio, la paura, la
tristezza, il disgusto e la felicità. Infatti, Antonio Damasio, ha proposto che
in questa regione si incontrino gli stati viscerali relativi all’emozione data
dall’esperienza che stiamo vivendo.
Cosa significa questo? Che una proposta
ingiusta risveglia in noi una forte reazione emotiva e che questa è la principale responsabile del
rifiuto dell’offerta.
ingiusta risveglia in noi una forte reazione emotiva e che questa è la principale responsabile del
rifiuto dell’offerta.
Quando la quantità di denaro in gioco è
significativa
significativa
Naturalmente, se il comportamento dell’uomo
fosse così lineare probabilmente gli psicologi non avrebbero molto lavoro. Per
questo motivo un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne, hanno
pensato di replicare l’esperimento ma facendo in modo che la somma di denaro
fosse davvero significativa. Per farlo si sono trasferiti in Indonesia.
fosse così lineare probabilmente gli psicologi non avrebbero molto lavoro. Per
questo motivo un gruppo di ricercatori dell’Università di Melbourne, hanno
pensato di replicare l’esperimento ma facendo in modo che la somma di denaro
fosse davvero significativa. Per farlo si sono trasferiti in Indonesia.
In questa occasione, la maggioranza delle
persone hanno sempre fatto offerte equitative dividendo la somma di denaro
quasi al 50%. Tuttavia, chi riceveva offerte ingiuste mostrava sempre la
tendenza ad accettarle. Ovviamente, più significativa è la somma di denaro e
più sarà difficile rifiutarla. In questi casi, la nostra corteccia prefrontale
svolge un ruolo determinante sull’insula. In altre parole, il lato pratico
prende il sopravvento su di noi.
persone hanno sempre fatto offerte equitative dividendo la somma di denaro
quasi al 50%. Tuttavia, chi riceveva offerte ingiuste mostrava sempre la
tendenza ad accettarle. Ovviamente, più significativa è la somma di denaro e
più sarà difficile rifiutarla. In questi casi, la nostra corteccia prefrontale
svolge un ruolo determinante sull’insula. In altre parole, il lato pratico
prende il sopravvento su di noi.
Fonti:
Cameron, L. (1993) Raising the stakes in the
Ultimatum Game: Experimental evidence from Indonesia. Economic
Inquiry; 37(1):
47–59.
Sanfey, A.; Rilling, A. & Nystrom, C. (2003)
The Neural Basis of Economic Decision-Making in the Ultimatum Game. Science; 300 (5626): 1755–1758.
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