È risaputo che Stanley Milgram durante gli anni 60’ del secolo scorso realizzò una serie di
esperimenti che si centravano sulla obbedienza all’autorità. Il più famoso degli esperimenti di Milgram fu quello nel quale il partecipante doveva dosare le scariche elettriche che avrebbero punito il comportamento di un’altra persona.
La parte interessante è che fino ad ora si credeva che questa serie di esperimenti avevano come scopo principale quello di valutare l’obbedienza all’autorità, ma un nuovo studio ci conferma che questa non sarebbe tutta la verità.
Negli ultimi anni diverse persone hanno tentato di replicare l’esperimento più discusso, cosa che ovviamente non è stata possibile a causa delle conseguenze etiche dello stesso.
Tuttavia, Jerry Burger, ricercatore presso la Santa Clara University in California, ha incontrato una soluzione parziale per questo problema.
Burger si rese conto che il 79% dei partecipanti all’esperimento di Milgram andavano ben oltre
i 150 volt (stabiliti come punto di non ritorno dato che in quel preciso punto si ascoltava il primo gemito di dolore). Così, Burger replicò l’esperimento arrivando fino al livello di 150 volt e scoprì che il 70% dei partecipanti era disposto ad andare ben oltre questo punto.
Il punto davvero interessante si manifestò quando si passò ad intervistare queste persone e si
scoprì che coloro che si sentivano responsabili delle loro azioni erano coloro che non desideravano andare oltre i 150 volt. Informazione rilevante, dato che uno dei dettagli che diceva Milgram ai partecipanti al suo studio era che: ogni responsabilità per possibili danni sarebbe ricaduta sul ricercatore stesso, cioè lui.
Burger si chiede se realmente Milgram stesse valutando fino a dove sarebbero arrivate le persone per rispettare l’autorità. Perché? Semplicemente perché, quando l’esperimento venne replicato, nella stessa misura in cui gli ordini del ricercatore divenivano maggiormente forzati le persone mostravano una maggiore reticenza a continuare e l’efficacia dell’esperimento si riduceva considerevolmente (in termini statistici).
Gli ordini erano: “L’esperimento necessita che Lei continui!-È assolutamente essenziale che Lei continui!-Non ha altra opzione che continuare!”
Infatti, tutti i partecipanti ai quali venne dato l’ultimo ordine si rifiutarono di raggiungere i 150 volt. Così la teoria di Burger è che Milgram non fosse realmente interessato all’obbedienza, cosa che aveva già provato abbondantemente nella prima parte dell’esperimento, ma piuttosto ad analizzare come le persone agiscano in modo del tutto anormale (a volte anche sadico) quando si trovano in circostanze particolari e viene loro tolta ogni responsabilità.
In altre parole: Milgram sarebbe stato più interessato a provare che quando le persone non sentono responsabilità per i loro atti possono arrivare a mostrare comportamenti crudeli e ingiustificati.
Fonte:
Burger, J.; Girgis, Z. & Manning, C. (2011) In Their Own Words: Explaining Obedience to Authority Through an Examination of Participants’ Comments. Social Psychological and Personality Science.
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