Negli ultimi anni soprattutto in paesi come l’Italia, gli scandali legati alla politica riempiono le pagine dei maggiori quotidiani e sono oggetto di discussione nei vari talk show televisivi. I reati di corruzione, evasione, oltre alle avventure sentimentali, i tradimenti e le relazioni al limite della pedofilia sono pane quotidiano.
C’è però sempre qualcuno che suggerisce che questi scandali siano spesso utilizzati dagli stessi politici per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica da problemi ben più seri. Inoltre, altri suggeriscono che spesso vengano coinvolti negli scandali quei politici particolarmente scomodi in determinati momenti o che si vogliono eliminare dal panorama della politica del momento.
Probabilmente le due cose sono spesso vere. Ma al riguardo sorge una domanda: questi scandali distraggono realmente la nostra attenzione da quelli che potrebbero essere i punti caldi della situazione economica, politica e sociale del momento?
Questa domanda se l’ha posta anche Beth Miller, ricercatrice dell’Università di Missouri-Kansas. Per darvi una risposta la Miller presentava ogni due giorni un diario contenente informazioni in merito alla situazione politica di un candidato sindaco a un campione di 413 studenti. Nei 14 giorni seguenti venne valutato il ricordo degli studenti in relazione alla posizione politica del candidato.
Ma questa prova conteneva una piccola differenza; alla metà degli studenti veniva mostrata dell’informazione aggiuntiva relativa ad uno scandalo nel quale era coinvolto il candidato, precisamente una scappatella coniugale.
Teoricamente, si poteva supporre che le informazioni relative agli scandali sessuali distraessero l’attenzione da temi più seri come la posizione politica, dato che la nostra memoria tende a essere molto propensa a conservare l’informazione negativa.
Altri teorici affermano che dovuto al carattere associativo della memoria, l’esistenza di uno scandalo (fatto memorabile) può aiutarci a ricordare con maggiore facilità la posizione politica dei candidati (fatti meno memorabili).
Ma…quale di queste ipotesi si verifica nella pratica?
La Miller scoprì che quando le persone leggevano le informazioni relative ad uno scandalo erano capaci di conservare nella memoria una maggiore quantità di dati relativi alla posizione politica dei candidati. Così nella realtà, le informazioni relative allo scandalo non solo ci aiutano a ricordare meglio candidati e presidenti ma ci facilitano anche ricordare i loro errori e la posizione politica.
Naturalmente, queste ricerche si basano nell’idea che i mezzi di comunicazione informino tanto degli avvenimenti seri quanto delle questioni sociali e dei pettegolezzi sulla vita privata. Sfortunatamente sappiamo che spesso non è così, molti spazi informativi vengono utilizzati solo per trasmettere notizie sensazionalistiche. In questi casi, gli scandali agirebbero come una sorta di droga che ci intorpidisce e ci isola dal resto del mondo.
Fonte:
Miller, B. (2010) The Effects of Scandalous Information on Recall of Policy-Related Information. Political Psychology; 31 (6): 887-914.
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