Probabilmente uno dei dibattiti per le presidenziali
USA tra i più famosi e commentati della storia, è quello che si è svolto tra
Richard Nixon e John F.Kennedy. Tutti coloro che lo videro in televisione
affermavano che il volto stanco che mostrava una barba lunga di Nixon, non
ispirava fiducia, mentre che l’immagine abbronzata e rilassata di Kennedy era
proprio ciò che desideravano gli americani in quell’occasione.
mostrò decisamente a favore di Nixon. A questo punto è logico chiederci: L’apparenza
dei politici determina il nostro voto? Forse, dopo tutto, non votiamo solo per
un’idea ma anche per un’immagine.
è possibile che l’immagine dei candidati influisca nelle nostre decisioni. In
uno studio realizzato da ricercatori dell’Università della California, Irvine, venne
chiesto a 140 volontari di esaminare i candidati al Congresso di tre distretti
vicini. Ai partecipanti vennero mostrati due volantini che contenevano informazioni
dei rispettivi candidati, si inclusero le affiliazioni politiche e le posizioni
su alcuni temi importanti. Ogni volantino mostrava anche una foto del
candidato.
dossier si mostravano due foto diverse, una più attraente e l’altra meno bella.
Così, si è potuto riscontrare che le persone tendevano a votare per i candidati
che gli risultavano più attraenti. In termini statistici, quando si mostrava
una foto attraente il candidato poteva ottenere anche il 60% dei voti mentre
che se la foto mostrava un volto trascurato, si otteneva il 40%.
risultati ottenuti da ognuno dei candidati. A questo proposito venne chiesto ai
partecipanti quali parti del volto dei candidati gli risultava più convincente.
Allora si riscontrò una coerenza in quasi tutte le risposte e indipendentemente
dal gruppo etnico di appartenenza: gli occhi mostravano sincerità (in termini
grafici significa che la curvatura nella parte superiore era maggiore rispetto
a quella inferiore), i capelli corti e pettinati di lato o all’indietro, un
volto ampio e arrotondato e, naturalmente, un sorriso.
seguirono queste linee guida cambiando le foto. Si coinvolse quindi un secondo gruppo di volontari ignari e si confrontarono
i risultati ottenuti dalle foto naturali dei candidati rispetto alle foto
truccate. Si riscontrò che i candidati reali ottenevano una media di voti del
44% mentre che le foto manipolate si votavano nel 56% dei casi. Niente male per
un piccolo ritocco di Photoshop!
per il candidato più attraente ma piuttosto che, a parità di condizioni, sarà
in vantaggio chi abbia dei tratti facciali che, secondo la nostra percezione,
ispirino fiducia e responsabilità.
Rosenberg, S. W. et. Al. (1991) Creating a political image: Shaping
appearance and manipulating the vote. Political Behavior; 13(4): 345-367.
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