La ignoratio elenchi, anche conosciuta come “conclusione irrilevante” (red herring fallacy nei paesi anglosassoni), si verifica quando una persona introduce informazioni irrilevanti rispetto all’argomento della discussione. In questo modo riesce a distogliere l’attenzione di tutti i soggetti coinvolti giungendo ad una conclusione che generalmente è irrilevante per l’argomento in discussione e che farà pendere la bilancia a suo favore.
Quando siamo vittima di questa fallacia perchè qualcuno “se ne va per la tangente”, è normale che dopo la discussione proviamo un senso di frustrazione, senza sapere esattamente perché. Questa frustrazione deriva dal fatto che abbiamo investito tempo e sforzi senza ottenere nulla. In altri casi potremmo sentirci arrabbiati perché pensiamo di essere stati ingannati.
Distogliere l’attenzione da ciò che è importante per discutere l’irrilevante
La ignoratio elenchi, che nei paesi di lingua inglese viene definita red herring fallacy (fallacia dell’aringa rossa) deve il suo nome originale in inglese ad un’antica usanza secondo la quale si usava il forte odore che emana dal pesce per distrarre i cani da caccia dal loro obiettivo creando una falsa pista. I cacciatori preparavano un percorso sulla terra con l’odore delle aringhe, se i cani non erano in grado di rimanere concentrati e seguire le tracce della volpe, ma seguivano l’odore del pesce, allora si riteneva che non erano buoni per la caccia.
Nel piano delle relazioni interpersonali accade la stessa cosa quando si tenta di distorcere l’attenzione dall’argomento principale. Ovviamente, gli argomenti introdotti sono validi, e questo è il motivo per cui gli altri si lasciano distrarre. Fondamentalmente è questo ciò che succede:
Si sta discutendo l’argomento A, che è il problema da risolvere e desta le maggiori preoccupazioni
– Una persona introduce l’argomento B
– Il tema A viene abbandonato per concentrarsi su B, che non è così urgente o importante
Un esempio della ignoratio elenchi in azione è quando facciamo notare a qualcuno che il suo comportamento non è stato moralmente corretto e questa persona risponde “andandosene per la tangente”:
Noi- Quello che hai fatto non è moralmente corretto!
Lui- E cosa significa esattamente moralità?
Noi- È un codice di comportamento stabilito dalla cultura che indica ciò che è permesso e ciò che non lo è.
Lui- E chi ha creato il codice di comportamento?
E così la conversazione potrebbe continuare all’infinito…
L’obiettivo di quella persona è cambiare l’argomento della discussione, portarlo su un campo impersonale, così da non doversi scusare per il suo comportamento o riparare il danno causato. Se stiamo al gioco rispondendo alle sue domande, è probabile che cadremo in una discussione filosofica o finiremo per sentirci colpevoli quando in realtà siamo la vittima.
Ma la ignoratio elenchi non si limita al livello personale, è anche una delle strategie preferite dei politici e dei mezzi di comunicazione per deviare i dibattiti sociali da questioni importanti ad argomenti meno importanti.
Ad esempio, se un partito politico è contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, potrebbe introdurre argomenti come il fatto che solo il 10% di queste persone vogliono sposarsi e, una volta contratto, il matrimonio avrebbe un 80% di possibilità di fallire. Sebbene quelle cifre possano essere vere, ma non lo sono, sono comunque irrilevanti al fine dell’approvazione di una legge al proposito.
Tuttavia, introducendo queste cifre, il partito “ci costringe” a concludere che non è necessario cambiare i diritti civili perché sono pochissime le persone che potrebbero trarne beneficio. Questo distrae la nostra attenzione dall’essenziale: non importa quante persone vogliano sposarsi o il successo che avrà il matrimonio, il problema è che tutte le persone dovrebbero avere il diritto di sposarsi, indipendentemente dal loro orientamento sessuale.
Per la cronaca, è interessante notare che durante il primo anno in cui venne approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Spagna si sposarono 4.500 coppie, un decennio più tardi i matrimoni furono 31.600.
Ciò significa che dobbiamo stare molto attenti a questa fallacia in azione, perché può portarci a prendere decisioni sbagliate, inducendoci a dedicare risorse molto preziose a questioni che non meritano, mentre i problemi veramente importanti non vengono risolti.
Nel contesto del rapporto di coppia, ricorrere continuamente alla ignoratio elenchi per non assumersi le responsabilità, può essere semplicemente disastroso perchè i problemi si vanno accumulando, fino a quando si produce una crisi che pone fine alla relazione.
Come non farsi ingannare dalla ignoratio elenchi?
A questo punto, molti potrebbero supporre che è facile individuare questa fallacia, ma non è così, soprattutto quando siamo impegnati in una accesa discussione su un problema significativo che ha un’enorme risonanza emotiva. In questi casi, la cosa più comune è che finiamo per seguire la falsa pista.
Tuttavia, riconoscere questa fallacia è fondamentale, sia per valutare le informazioni che ci offrono i mezzi di comunicazione che per relazionarci con gli altri, soprattutto quando si tratta di difendersi dai manipolatori. Come proteggersi da questa fallacia?
Prima di tutto, è essenziale non cadere vittima dell’ego, il che significa non voler vincere a tutti i costi. Molte volte seguiamo la falsa pista perché il nostro obiettivo non è arrivare ad un accordo o trovare una soluzione, ma vincere la discussione. Essere umili ed emotivamente maturi ci permetterà di mantenerci concentrati sul nostro obiettivo principale.
Quindi, la chiave sta nel prendere le distanze un momento prima di preparare la risposta e pensare se ciò che abbiamo appena detto è rilevante per l’argomento in discussione. Se non pensi che lo sia, dillo semplicemente e riprendi il tema principale.
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