Sorridere è molto di più che il semplice piacere che ne consegue o una forma per esternare il nostro stato d’animo. Infatti, sono numerosi gli studi in ambito psicologico che risaltano i benefici del sorriso.
Ad ogni modo, ricordiamo che le persone sorridono molto spesso in gruppo, e questo non sempre significa che siano felici. Allora…perchè lo fanno? A volte semplicemente perchè hanno
capito quanto possono ottenere con un sorriso.
1. Sorridere ci fa apparire più affidabili: un sorriso genuino trasmette un messaggio molto chiaro: “mi sento bene e sono disponibile a cooperare”. Uno studio realizzato nel 2001 ha dimostrato, relativamente ad un ambiente negoziale basato sulla fiducia, che le persone che sorridevano risultavano il 10% più affidabili.
2. Sorridiamo per ottenere indulgenza e perdono: quando alcuni di noi si rendono conto di avere fatto qualcosa di sbagliato o inadeguato, spontaneamente osserviamo gli altri sorridendo. Perchè? Secondo una ricerca realizzata nel 1995 sorridere dopo avere infranto una regola può aiutare a ottenere indulgenza e perdono; sia che si tratti di un sorriso falso o meno. La ragione sottostante è sempre quella che tendiamo a valutare più affidabili le persone che sorridono.
3. Sorridiamo per minimizzare il dolore: anche se può sembrare un controsenso, è certo che ridere di fronte ad una sistuazione che ci causa dolore (soprattutto emotivo), ci aiuta a recuperaci dallo stesso.
Infatti, per spiegare questo fenomeno, esiste la teoria della retroalimentazione facciale, secondo la quale quando il nostro cervello percepisce un sorriso (anche quando questo è falso), è come se sentisse che tutto va meglio e, a sua volta, emette segnali di recupero. Insomma, il sorriso sarebbe come un piccolo trucco per ingannare il cervello che alla fine ci fa sentire meglio.
4. Sorridiamo per vincere nell’insight: quando siamo nervosi la nostra attenzione si riduce, smettiamo di percepire adeguatamente la realtà circostante e ci chiudiamo in noi stessi. L’ansia non è una buona compagna della creatività , dato che non ci permette di concentrarci sulle idee periferiche del problema.
Tuttavia, secondo uno studio realizzato nel 2010, sorridere aumenta la nostra capacità a livello di attenzione, la nostra flessibilità mentale e la capacità di pensare in modo olistico (completo).
5. Sorridiamo per nascondere ciò che pensiamo: alcuni anni fa nella psicologia si coniò il termine: “sorriso di Duchenne”, per indicare i sorrisi veri che implicano un movimento degli occhi, mentre che nei sorrisi falsi si riscontra solo un movimento della bocca. Prima si credeva che le persone comuni non fossero sufficientemente esperte (come gli attori) per mostrare sorrisi falsi che sembrassero veri. Tuttavia, nuove ricerche hanno dimostrato che ben l’80% delle persone possono ingannare con il loro sorriso.
Così, sorridere è anche un’arma che ci permette di nascondere ciò che pensiamo. Però, dovremo stare attenti al movimento degli occhi contemporaneamente alla bocca e rispondere immediatamente, dato che si conosce che i sorrisi falsi tardano di più ad apparire e restano più a lungo stampati sul volto.
6. Sorridiamo per attrarre il sesso opposto: uno studio realizzato nel 1985, ha mostrato che il sorriso delle donne posside un tocco magico. Analizzando il comportamento tra uomini e donne in un bar, si è potuto riscontrare che quando le donne stabilivano un contatto visivo senza sorridere, si avvicinava solo il 20% degli uomini. Mentre quando questo veniva accompagnato da un sorriso ben il 60% degli uomini si sentiva stimolato ad avvicinarsi. Tuttavia, da parte degli uomini il sorriso non si dimostra tanto magnetico.
7. Sorridiamo per allungare la vita: un curioso studio che seguì nel tempo alcuni giocatori di baseball dal 1952 ad oggi, ha mostrato che quelli di loro che ridevano di più sono anche i più longevi.
Fonti:
Abel, E. L. & Kruger, M. L. (2010) Smile Intensity in Photographs Predicts Longevity. Psychological Science; 21: 542-544.
Johnson, K. J. et. Al. (2010) Smile to see the forest: Facially expressed positive emotions broaden cognition.Cognition & Emotion; 24(2): 299-321.
Scharlemann, J. et. Al. (2001) The value of a smile: Game theory with a human face. Journal of Economic Psychology; 22(5): 617-640.
LaFrance, M. & Hecht, M. A. (1995) Why Smiles Generate Leniency. Pers Soc Psychol; 21(3): 207-214.
Walsh, D. G. & Hewitt, J. (1985) Giving men the come-on: Effect of eye contact and smiling in a bar environment. Perceptual and Motor Skills; 61(3): 873-874.
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