-Secondo una statistica dell’Associazione Americana di Psicologia, ogni anno piú di 8 milioni di nordamericani considerano seriamente il suicidio.
-A livello mondiale, i tentativi di suicidio ed i suicidi consumati toccano in media tra il 3 ed il 5% della popolazione maggiore di 16 anni. Quotidianamente si producono nel mondo tra gli 8.000 ed i 10.000 tentativi di suicidio, dei quali approssimativamente 1000 si realizzano. Cosí, secondo la OMS, il suicidio sarebbe la decima causa di morte a livello mondiale.
-Tra l’1 ed il 2% di coloro che tentano il suicidio realizzano le loro intenzioni entro il primo anno, tra il 15 ed il 30% delle persone ripetono il tentativo entro l’anno e circa tra il 10 ed il 20% si trasformano in ripetitori della condotta suicida fino a che non realizzano le loro intenzioni.
-Le persone tra i 18 ed i 25 anni pensano piú spesso al suicidio che coloro in etá avanzata per cui il tentativo di suicidio é piú comune in giovani ed adulti mentre che il tasso di mortalitá é piú elevato negli anziani.
-Le donne commettono un numero maggiore di tentativi di suicidio; inoltre, i tentativi vanno riducendosi con l’etá mentre che negli uomini aumentano con l’invecchiamento.
-Nei paesi nordici esiste un indice di suicidio piú elevato durante l’inverno dovuto a che la luce solare dura molto meno, e ció conduce alla depressione stagionale che si converte in un elemento scatenante della condotta suicida.
-La Sindrome Presuicida, coniata da Ringel nel 1947, caratterizza i comportamenti tipici delle persone di fronte all’atto, e sono: fantasie suicide, programmazione del suicidio, diminuzione delle capacitá intellettive ed affettive, incapacitá di trovare soluzioni ai problemi piú diversi e la diminuzione dell’aggressivitá abituale verso gli altri per redirezionarla verso se stessi.
–L’Effetto Werther, cosí chiamato nel 1974 da Phillips, descrive l’effetto della suggestione nella condotta suicida; come incidono i mezzi di comunicazione nell’aumento dei tentativi di suicidio. Anche se l’effetto é stato riconosciuto dalla scienza solo recentemente, conta con vari anni di anzianitá. Tanto é cosí che quando Goethe scrisse il suo romanzo: “Le pene del giovane Werther” (nella quale si racconta della delusione d’amore di un giovane di talento che termina suicidandosi con un colpo di pistola alla testa, per chiarire a chi non lo avesse letto) si proibí la sua vendita in varie parti d’Europa dato che scatenó un ondata di suicidi tra gli adolescenti, che curiosamente sceglievano lo stesso metodo.
-In Giappone questo stesso effetto é conosciuto con il nome di “Effetto Yuriko”. Deve il suo nome ad una ondata di suicidi avvenuta dopo le notizie sensazionaliste in merito al suicidio di Yuriko, stella giapponese del rock.
Naturalmente, ciò che porta direttamente al suicidio è spesso la depressione maggiore. Se desideri approfondire il tema, imparare a riconoscere e come curare la depressione questo libro ti aiuterà sicuramente.
Fonti:
Pérez, S. A. (2005) ¿Cómo evitar el suicidio en adolescentes? Futuros, 9 (3).
Bradvik, L. & Berglund, M. (2009) Repetition and severity of suicide attempts across the life cycle: a comparison by age group between suicide victims and controls with severe depression. BMC Psychiatry, 9(62)
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