La anorgasmia
è un problema che coinvolge milioni di donne di tutto il mondo. Si conosce che
tra il 6 e l’11% delle donne non abbia mai sperimentato un orgasmo, tra il 7 e
il 22% non riesce a raggiungere l’orgasmo durante il coito (ma con altri mezzi
sì) e tra il 10 e il 22% delle donne sperimenta orgasmi durante il coito ma in
modo abbastanza irregolare. A questo va aggiunto che durante i primi rapporti
sessuali solo una percentuale minima di donne riesce a raggiungere l’orgasmo
(sebbene alla fine del primo anno già l’80% delle stesse l’ha sperimentato).
è un problema che coinvolge milioni di donne di tutto il mondo. Si conosce che
tra il 6 e l’11% delle donne non abbia mai sperimentato un orgasmo, tra il 7 e
il 22% non riesce a raggiungere l’orgasmo durante il coito (ma con altri mezzi
sì) e tra il 10 e il 22% delle donne sperimenta orgasmi durante il coito ma in
modo abbastanza irregolare. A questo va aggiunto che durante i primi rapporti
sessuali solo una percentuale minima di donne riesce a raggiungere l’orgasmo
(sebbene alla fine del primo anno già l’80% delle stesse l’ha sperimentato).
Fino ai primi anni ’70 del secolo scorso veniva
definita: frigidezza, un termine considerato da subito inadeguato e che
attualmente è stato sostituito da “disturbo della capacità orgasmica”. Oggi gli
specialisti concordano che l’anorgasmia sia fondamentalmente un blocco emotivo, l’impossibilità
o l’incapacità di raggiungere l’orgasmo anche dopo una fase di eccitamento
normale. Masters e Johnson parlano semplicemente di “incapacità della donna di
raggiungere l’orgasmo” mentre che Helen Kaplan propone alcune idee più
interessanti in merito all’anorgasmia, affermando che comunemente le donne che
soffrono solo di blocco della componente orgasmica della risposta sessuale
sperimentano comunque un’intenso impulso sessuale e possono anche non
manifestare nessun tipo di inibizione importante dei sentimenti erotici e
tanto meno a livello vasocongestivo. Tuttavia, le donne che soffrono di anorgasmia
sperimentano una sorta di “blocco” durante il plateau, e questo impedisce loro di raggiungere l’orgasmo. In altre
parole: le donne anorgasmiche presentano una risposta sessuale “normale” di
fronte agli stimoli erotici fino alla fase finale nella quale dovrebbe
scatenarsi l’orgasmo ma prima che ciò avvenga, evidentemente, qualcosa si
interpone e va a impedire l’apparizione dello stesso.
definita: frigidezza, un termine considerato da subito inadeguato e che
attualmente è stato sostituito da “disturbo della capacità orgasmica”. Oggi gli
specialisti concordano che l’anorgasmia sia fondamentalmente un blocco emotivo, l’impossibilità
o l’incapacità di raggiungere l’orgasmo anche dopo una fase di eccitamento
normale. Masters e Johnson parlano semplicemente di “incapacità della donna di
raggiungere l’orgasmo” mentre che Helen Kaplan propone alcune idee più
interessanti in merito all’anorgasmia, affermando che comunemente le donne che
soffrono solo di blocco della componente orgasmica della risposta sessuale
sperimentano comunque un’intenso impulso sessuale e possono anche non
manifestare nessun tipo di inibizione importante dei sentimenti erotici e
tanto meno a livello vasocongestivo. Tuttavia, le donne che soffrono di anorgasmia
sperimentano una sorta di “blocco” durante il plateau, e questo impedisce loro di raggiungere l’orgasmo. In altre
parole: le donne anorgasmiche presentano una risposta sessuale “normale” di
fronte agli stimoli erotici fino alla fase finale nella quale dovrebbe
scatenarsi l’orgasmo ma prima che ciò avvenga, evidentemente, qualcosa si
interpone e va a impedire l’apparizione dello stesso.
Anche se questa idea può sembrare banale, ha
rappresentato un cambiamento nella comprensione dell’anorgasmia, dato che
anticamente si credeva che la donna anorgasmica “non potesse sentire”;
tuttavia, Kaplan smantella questo mito mostrando che queste donne possono
godere della relazione sessuale sebbene non raggiungano l’orgasmoq durante la
stessa.
rappresentato un cambiamento nella comprensione dell’anorgasmia, dato che
anticamente si credeva che la donna anorgasmica “non potesse sentire”;
tuttavia, Kaplan smantella questo mito mostrando che queste donne possono
godere della relazione sessuale sebbene non raggiungano l’orgasmoq durante la
stessa.
Il Manuale dei Disturbi Mentali identifica tre punti
chiave per la diagnosi dell’anorgasmia:
chiave per la diagnosi dell’anorgasmia:
1. Assenza o ritardo persistente o ricorrente dell’orgasmo
dopo una fase di eccitamento normale.
dopo una fase di eccitamento normale.
2. La assenza dell’orgasmo provoca un malessere
pronunciato tanto personale come nella realazione di coppia.
pronunciato tanto personale come nella realazione di coppia.
3. Non esiste nessun altro disturbo associato del
quale l’anorgasmia possa considerarsi sintomo; la persona non ingerisce nessun
tipo di farmaco o sostanza che possa incidere sulla sua risposta sessuale.
quale l’anorgasmia possa considerarsi sintomo; la persona non ingerisce nessun
tipo di farmaco o sostanza che possa incidere sulla sua risposta sessuale.
A questo proposito va detto che il 75% delle donne che
si rivolgono al sessuologo lamentano di non raggiungere l’orgasmo durante il
coito ma che riescono a raggiungerlo in altri modi, come per esempio
masturbandosi. Così intorno all’anorgasmia non si nasconde solo la problematica
individule ma esistono anche numerosi miti che vanno smontati uno ad uno, come
il fatto che molti pensino che l’unico vero orgasmo sia quello che si ottiene
durante il coito mediante la penetrazione (infatti, il 98% delle donne che si
masturbano lo fanno esclusivamente mediante la stimolazione della clitoride).
si rivolgono al sessuologo lamentano di non raggiungere l’orgasmo durante il
coito ma che riescono a raggiungerlo in altri modi, come per esempio
masturbandosi. Così intorno all’anorgasmia non si nasconde solo la problematica
individule ma esistono anche numerosi miti che vanno smontati uno ad uno, come
il fatto che molti pensino che l’unico vero orgasmo sia quello che si ottiene
durante il coito mediante la penetrazione (infatti, il 98% delle donne che si
masturbano lo fanno esclusivamente mediante la stimolazione della clitoride).
Nello stesso modo, normalmente, la capacità orgasmica
migliora con l’età. Secondo alcuni studi pubblicati nelle riviste BJU
International e Journal of Sexual Medicine, il problema
principale segnalato dalle donne tra i 18 ed i 30 anni che riccorrono ad uno
specialista è l’anorgasmia, mentre con il passare del tempo questo problema si
minimizza per lasciare il passo alla perdita di desiderio sessuale.
migliora con l’età. Secondo alcuni studi pubblicati nelle riviste BJU
International e Journal of Sexual Medicine, il problema
principale segnalato dalle donne tra i 18 ed i 30 anni che riccorrono ad uno
specialista è l’anorgasmia, mentre con il passare del tempo questo problema si
minimizza per lasciare il passo alla perdita di desiderio sessuale.
Cosa ci indicano tutti questi dati?
Semplicemente che l’anorgasmia è una problematica di
indole soprattutto psicologica che affonda le sue radici più profonde in ciò
che la società considera essere valido e adeguato per la sessualità femminile.
Infatti, per Masters e Johnson solo il 5% dei casi di anorgasmia presentano
cause organiche come i disturbi alla circolazione nella regione pelvica,
condizioni mediche che influiscono sui nervi della stessa (come la sclerosi
multipla o la neuropatia diabetica), le anomalie anatomiche della vagina, dell’utero
o delle strutture di supporto della pelvis e la vaginite grave.
indole soprattutto psicologica che affonda le sue radici più profonde in ciò
che la società considera essere valido e adeguato per la sessualità femminile.
Infatti, per Masters e Johnson solo il 5% dei casi di anorgasmia presentano
cause organiche come i disturbi alla circolazione nella regione pelvica,
condizioni mediche che influiscono sui nervi della stessa (come la sclerosi
multipla o la neuropatia diabetica), le anomalie anatomiche della vagina, dell’utero
o delle strutture di supporto della pelvis e la vaginite grave.
Allora…cosa succede al 95% delle restanti donne che
soffrono di anorgasmia?
soffrono di anorgasmia?
In questi casi le cause possono essere multiple, a
partire da una educazione puritana, restrittiva e colpevolizzante relativamente
alla sessualità, fino all’esperienza traumatica o la mancanza d’informazione
rispetto alla sessualità. Ma ben oltre le cause scatenanti, alla base delle
stesse si incontrano sempre due fattori: la paura e la mancanza di conoscenza.
partire da una educazione puritana, restrittiva e colpevolizzante relativamente
alla sessualità, fino all’esperienza traumatica o la mancanza d’informazione
rispetto alla sessualità. Ma ben oltre le cause scatenanti, alla base delle
stesse si incontrano sempre due fattori: la paura e la mancanza di conoscenza.
Va considerato che l’orgasmo è il culmine del rapporto
sessuale e per questo motivo molte donne hanno paura di perdere il controllo.
In questo modo, si sottopongono ad un esame molto pesante durante il rapporto,
che gli impedisce di viverlo pienamente e raggiungere l’orgasmo. Ovviamente, in
molte occasioni questo meccanismo non si sviluppa in maniera cosciente.
Tuttavia, allo specialista non sfugge il fatto che molte delle donne che
soffrono di anorgasmia presentano anche dei tratti ossessivi molto pronunciati,
soffrono d’ansia e sono ipercontrollatrici. Se a questo si aggiungono i
sentimenti di vergogna relativi alla sessualità e la mancanza di conoscenza del
proprio corpo, allora non è difficile comprendere quale sia il meccanismo alla
base dell’anorgasmia.
sessuale e per questo motivo molte donne hanno paura di perdere il controllo.
In questo modo, si sottopongono ad un esame molto pesante durante il rapporto,
che gli impedisce di viverlo pienamente e raggiungere l’orgasmo. Ovviamente, in
molte occasioni questo meccanismo non si sviluppa in maniera cosciente.
Tuttavia, allo specialista non sfugge il fatto che molte delle donne che
soffrono di anorgasmia presentano anche dei tratti ossessivi molto pronunciati,
soffrono d’ansia e sono ipercontrollatrici. Se a questo si aggiungono i
sentimenti di vergogna relativi alla sessualità e la mancanza di conoscenza del
proprio corpo, allora non è difficile comprendere quale sia il meccanismo alla
base dell’anorgasmia.
Fonti:
Sammy E. et. Al.
(2010) Female sexual dysfunction in urological patients: findings from a major
metropolitan area in the USA. BJU International; 106(4): 524-526.
(2010) Female sexual dysfunction in urological patients: findings from a major
metropolitan area in the USA. BJU International; 106(4): 524-526.
Davison, S. L.
(2009) Sexually Satisfied Women Have Better General Well-Being and More
Vitality. Journal of Sexual Medicine; 6(10): 2690-2697.
(2009) Sexually Satisfied Women Have Better General Well-Being and More
Vitality. Journal of Sexual Medicine; 6(10): 2690-2697.
Kaplan, H. (1986) La Nueva Terapia Sexual. Alianza.
Masters, W. & Johnson, V. (1978) Respuesta Sexual Humana. Inter-Médica.
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