La sinestesia è una alterazione sensoriale abbastanza comune ma poco studiata. Ora andiamo a parlare di un nuovo tipo di sinestesia, conosciuta come “sinestesia del tocco a specchio” che fu descritta nella letteratura medica per la prima volta nel 2005. Le persone con questo tipo particolare di sinestesia sperimentano le più diverse sensazioni tattili quando osservano che altre persone vengono toccate.
Un recente studio sviluppato dallo University College di Londra ci mostra che coloro che soffrono di questa strana condizione sono più empatici rispetto al resto delle persone.
Lo studio coinvolse 10 persone che soffrivano di “sinestesia del tocco a specchio”. Ai partecipanti veniva toccato il petto con le mani. Nello stesso tempo osservavano un’altra persona che veniva toccata nella stessa zona del corpo o in qualsiasi altra parte.
Quando alle persone sinestesiche veniva chiesto che riportassero dove venivano toccate, rispondevano con maggiore rapidità rispetto agli altri partecipanti quando vedevano che l’altra persona veniva toccata nello stesso punto in cui erano toccate loro stesse. Tuttavia, era comune che i sinestesici credessero di essere toccati nello stesso punto del corpo in cui venivano toccati coloro che osservavano.
La spiegazione a questo fenomeno si ricerca nella regione cerebrale denominata corteccia somatosensoriale, incaricata di ricevere stimoli dalle diverse parti del corpo; in questo modo quando una parte del corpo viene stimolata, una determinata regione della corteccia si attiva. Questa attività cerebrale trasmette alla persona la sensazione di essere toccata. Nelle persone con sinestesia del tocco a specchio la corteccia non solo si attiva di fronte a uno stimolo tattile ma anche di fronte ad uno stimolo visivo.
Alcuni neuroscientifici scendono ancora più in profondità nel Sistema Nervoso Centrale e attribuiscono la responsabilità alle cellule a specchio. Tutti siamo portatori di queste cellule che ci permetterebbero, quando siamo piccoli, la condotta imitativa e l’apprendimento per imitazione. Nelle persone con “sinestesia del tocco a specchio” il numero e la forza di queste cellule sono maggiori rispetto al resto delle persone, motivo per cui queste cellule attiverebbero risposte meramente imitative, ma che le persone sperimeterebbero come se fossero reali.
Ma… come vengono vissute queste sensazioni? Le persone con “sinestesia del tocco a specchio” assicurano che loro sentono ciò che sperimentano alri come se lo stimolo fosse applicato al loro stesso corpo. Una delle cose più curiose, è che loro pensano che queste esperienze siano totalmente normali.
Certo è che questo non è del tutto strano dato che percepire ciò che sentono gli altri è una caratteristica profondamente umana e viene denominata: empatia. Per questo motivo i ricercatori che svilupparono questo studio affermano che la sinestesia del tocco a specchio sarebbe una forma di empatia a livello superlativo. Resta comunque sempre presente la domanda: la condizione sinestesica ci condurrebbe ad essere più empatici o l’empatia aggrava i sintomi della sinestesia?
Fonti:
Banissy, M. J. & Ward, J. (2007). Mirror-touch synesthesia is linked with empathy. Nature Neuroscience; 10: 815 – 816.
Blakemore, S. -J., et al. (2005). Somatosensory activations during the observation of touch and a case of vision-touch synaesthesia. Brain; 128: 1571-1583.
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