
Oggi giorno non vi è praticamente azienda che in un modo o nell’altro non abbia messo in pratica almeno una strategia di marketing online. Le reti sociali, i blog, l’acquisto di spazi pubblicitari … Le strategie sono tante ma senza dubbio una delle tecniche più interessanti sembra quella di realizzare marketing virale utilizzando un video che possa diffondersi in rete rapidamente e raggiungere il maggior numero di persone possibile.
In pratica si necessita solo di una buona idea, scegliere un gruppo di persone, inviare loro il video o il messaggio e attenderne la diffusione attraverso la posta elettronica e i social network. In questo modo, investendo poco denaro è possibile arrivare a milioni di persone.
Come potrete immaginare, esistono già decine di agenzie che sono specializzate nella creazione di video e contenuti virali e addirittura, alcune di queste offrono anche delle garanzie. Ma … Davvero è possibile realizzare campagne di marketing virale e garantirne il successo?
La dura verità
Per ogni video che viene condiviso migliaia di volte ne esistono altri milioni e milioni che non vede quasi nessuno. Risulta molto difficile affermare che qualcuno sia capace di
realizzare un video virale. Quello che voglio dire è che i video ed i contenuti virali esistono ma che è difficile produrne uno di successo e ancor di più, garantire che questo verrà condiviso.
Infatti, a questo proposito il centro nordamericano Eyebeam che si occupa di analizzare l’effetto
della pubblicità, ha realizzato uno studio semplice e curioso, nel quale si chiedeva ad una serie di “esperti di marketing virale” di indicare tra 60 siti web, quale di questi includesse la maggior quantità di contenuti virali. Dopo aver seguito il contenuto di ognuno dei siti, si è potuto riscontrare che nessuno degli esperti aveva azzeccato la scelta.
Il problema delle campagne di marketing virale sta nel fatto che è molto difficile predire come le persone reagiranno. Per esempio, alcuni degli articoli più interessanti che ho scritto in questo blog (secondo il mio giudizio) non hanno ricevuto le visite che speravo mentre altri sono stati riportati addirittura da siti d’informazione come l’Huffington Post (spagnolo). Questo indica che la percezione di un piccolo gruppo di persone (normalmente il gruppo di pubblicitari) non coincide sempre con le necessità, la percezione e gli interessi della grande massa.
Ovviamente, a questo punto starete pensando che la chiave per risolvere questo problema stia nel realizzare un anteprima del video o un breve messaggio da lanciarsi in rete per testare le intenzioni delle persone a condividerne il contenuto con i loro amici. Senza dubbio è un eccellente idea, ma anche così, non potrete assicurarvi che ad un certo punto tutto il progetto non smetta di funzionare.
Non tutto è perduto …
Fortunatamente non tutto è perduto, esistono alcune linee guida generali che vi possono aiutare a creare una campagna di marketing e, con un poco di fortuna, questa si trasformerà in
virale.
A questo proposito, si dice che un video o testo virale deve avere le tre “i”, cioè deve essere:
– Inedito: qualcosa di originale e creativo, mai visto o letto prima.
-Interattivo: il messaggio deve risvegliare delle emozioni nell’altra persona, fare in modo che si ponga delle domande; cioè, deve immergerlo nella sua propria dinamica.
-Imitabile: indipendentemente dal contenuto del messaggio, questo deve essere corto e realizzato in un formato che ne faciliti la riproduzione.
Inoltre, esistono altri dettagli che dovete tenere presente:
- Il messaggio: si tratta di un elemento importante dato che se non offre un contenuto attraente si trasformerà in un semplice messaggio noioso tra tanti. Insomma, dovrete creare un messaggio convincente ma che allo stesso tempo coinvolga in modo efficace il marchio. Ricordate che i messaggi divertenti sono molto virali ma hanno il problema che il riconoscimento del marchio si riduce.
- L’elemento virale: può trattarsi di un servizio, un premio, un prodotto o un contenuto attraente in se. Gli incentivi che coinvolgono premi e sconti hanno buone possibilità di trasformarsi in campagne virali.
- Adattare la campagna al target di riferimento: per esempio, i giovani tendono ad utilizzare molto più i social network rispetto alla posta elettronica, così che sarebbe ideale che possano condividere rapidamente il contenuto attraverso di questi. Se scegliete la posta elettronica avrete meno possibilità che la vostra campagna assuma un carattere virale. Allo stesso tempo dovrete considerare i loro gusti, la forma di esprimersi e le necessità.
- Lo “sneezer”: il fatto che il messaggio o video siano lanciati da una persona che gode di un
determinato riconoscimento all’interno della comunità alla quale desidera arrivare dà un valore aggiunto al messaggio e ne aumenta le probabilità di convertirsi in una campagna virale.
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