• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Meditazione » La meditazione può cambiare il nostro DNA

La meditazione può cambiare il nostro DNA

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
La meditazione può cambiare il DNA
 
 
Nel mondo occidentale stiamo scoprendo solo di recente i benefici e la portata della meditazione. Quindi non sorprende che negli ultimi anni molti neuroscienziati si siano occupati di valutare l’impatto di questa pratica antica nel nostro cervello. Oggi sappiamo che la meditazione non solo ci aiuta a rilassarci e concentrarci, ma rafforza anche il sistema immunitario e provoca dei cambiamenti nel funzionamento cerebrale.
 
Tuttavia, uno studio recente condotto presso l’Università di Calgary, rivela che la meditazione può anche cambiare il nostro DNA. Infatti, in questo studio è stato rilevato un cambiamento nella dimensione dei telomeri, una sorta di piccolo “cappuccio di protezione” che si trova all’estremità dei cromosomi che li protegge dal deterioramento.
 
I telomeri hanno anche un’altra funzione, agiscono da temporizzatori delle cellule per marcare il numero di divisioni cellulari, in modo che quando scompaiono, la cellula risulta danneggiata e muore. La cosa interessante è che l’accorciamento dei telomeri è stato associato con un’aspettativa di vita più breve e malattie come il cancro, le malattie cardiache e il diabete. Pertanto, se continuiamo a a mantenere in buona salute queste strutture microscopiche lo noteremo in termini di salute.
 
Fino a poco tempo fa si pensava che i telomeri erano destinati a ridursi gradualmente e inesorabilmente con il passare del tempo. Ma uno studio condotto presso l’Università della California nel 2008 ha scoperto che la gestione dello stress, l’esercizio aerobico e una dieta vegana, hanno un impatto positivo sulla lunghezza dei telomeri, e questo appena tre mesi dopo aver iniziato ad applicare questi cambiamenti allo stile di vita. In quel caso, i ricercatori hanno concluso che i cambiamenti positivi nello stile di vita aumentano l’attività telomerasica e quindi si produce una naturale estensione dei telomeri, proteggendoci così da molte delle malattie che si verificano come conseguenza del deterioramento fisico.

Meditare per vivere più a lungo e meglio

Ora un nuovo studio interviene per richiamare l’attenzone sull’importanza di proteggere i telomeri, questa volta centrato sulla meditazione consapevole. In questo esperimento, i ricercatori hanno lavorato con 88 donne che erano sopravvissute al cancro al seno. Queste sono state divise in tre gruppi:
 
1. Il primo gruppo si è sottoposto a un programma di recupero dal cancro della durata di otto settimane che consisteva nella pratica dello yoga e la meditazione consapevole.
 
2. Il secondo gruppo si èsottoposto a 12 settimane di terapia di gruppo in cui si condividevano le emozioni difficili e si offriva assistenza sociale.
 
3. Il terzo gruppo era di controllo, ed è stato sottoposto soltanto ad un corso di gestione dello stress della durata di 6 ore.
 
I ricercatori hanno analizzato il sangue dei partecipanti prima e dopo l’esperimento per misurare la lunghezza dei telomeri. È interessante notare che le persone che praticavano la meditazione e lo yoga mostravano dei telomeri intatti, mentre nel gruppo di controllo avevano seguito il loro corso naturale, si erano accorciati. Ciò indica che la meditazione può fermare la degenerazione cellulare che è programmata nel nostro DNA.
 
In conclusione, va detto che questo non è il primo studio che collega la meditazione con i cambiamenti molecolari nel nostro organismo. Nel 2014, uno studio sviluppato presso l’Università di Wisconson-Madison, ha esaminato 40 persone, 19 delle quali praticavano la meditazione. I ricercatori hanno scoperto che il loro DNA mostrava alcune differenze a livello genetico e molecolare. Fondamentalmente, le persone che meditavano mostravano una riduzione dell’attività dei geni pro-infiammatori, che sono collegati allo svilupo di molte gravi malattie, compreso il cancro.
 
Naturalmente, si tratta di studi molto limitati, e alcuni fanno notare che il campione non è rappresentativo. È possibile. Tuttavia, i benefici della meditazione sono talmente tanti che vale la pena di inserirla nella nostra routine quotidiana, soprattutto dal momento che non ha effetti negativi. Ma dobbiamo anche ricordare che non è una panacea o una cura per tutti i mali, ma solo un ulteriore strumento per proteggere la nostra salute fisica e mentale.
 
 
Fonti:
Carlson, L. E. et. Al. (2015) Mindfulness-based cancer recovery and supportive-expressive therapy maintain telomere length relative to controls in distressed breast cancer survivors. Cancer; 121(3): 476-484.
Kaliman, P. et. Al. (2014) Rapid changes in histone deacetylases and inflammatory gene expression in expert meditators. Psychoneuroendocrinology; 40: 96-107.
Ornish, D. et. Al. (2008) Increased telomerase activity and comprehensive lifestyle changes: a pilot study. Lancet Oncol; 9(11):1048-1057.
PER TE  Lo yoga e la meditazione cambiano il tuo cervello: Scopri come e perché
Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

La spinta finale: perché diamo il massimo quando qualcosa sta per finire

Il modo migliore per vendicarsi di qualcuno che ti ha fatto del male, secondo la psicologia

Stampelle emotive: quando appoggiarsi diventa un’abitudine pericolosa

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • La spinta finale: perché diamo il massimo quando qualcosa sta per finire
  • Il modo migliore per vendicarsi di qualcuno che ti ha fatto del male, secondo la psicologia
  • Stampelle emotive: quando appoggiarsi diventa un’abitudine pericolosa
  • Prendersi cura di sé è noioso, ma significa che siamo sulla strada giusta
  • Teoria dell’imputazione di Menger: perché diamo valore a ciò che perdiamo e non a ciò che abbiamo?

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità