La relazione mente-corpo è innegabile. Tuttavia, siamo più propensi a pensare che le nostre emozioni ei pensieri influenzino il nostro corpo senza renderci conto che si verifica anche l’effetto opposto. Il nostro cervello è continuamente alla ricerca di messaggi corporali e, basandosi su di essi, modula anche le nostre reazioni. Pertanto, è possibile attivare determinate risorse psicologiche semplicemente variando alcuni movimenti del corpo. Come si raggiunge questo obiettivo? Talvolta sono sufficienti dei semplici movimenti o un cambiamento di postura.
1. Motivazione. Avvicinare o allontanare qualcosa da noi è sufficiente per influenzare la nostra motivazione. Se allontaniamo da noi un oggetto questo ci sembrerà meno attraente e, di conseguenza, diminuirà il desiderio di possederlo. Ma se lo avviciniamo a noi risulterà più attraente. Perché? Semplicemente perché il nostro cervello interpreta che quando allontaniamo qualcosa da noi questa è ripugnante o sgradevole e, così, attiva realmente questa sensazione.
Quando si applica? È possibile applicare questo principio ogni volta che un oggetto è per noi attraente, ma non lo vogliamo necessariamente comprare o utilizzare.
2. Forza di volontà. Semplicemente aumentando la tensione muscolare si incrementa anche la forza di volontà. È sufficiente aumentare la tensione dei muscoli delle braccia o delle gambe o afferrare saldamente una palla con le mani. Il nostro cervello associa questa rigidità muscolare con l’intenzione di restare nello stesso posto, non abbandonare l’attività, quindi aumenta la nostra forza di volontà.
Quando si applica? Quando si vuole evitare qualcosa o quando si desidera mantenersi saldi nella propria decisione.
3. La perseveranza. Sedetevi con la schiena ben diritta e incrociate le braccia all’altezza del petto, questo semplice gesto vi darà una dose extra di perseveranza. Il nostro cervello associa le braccia incrociate ad una posizione di chiusura, il che significa che ci afferriamo ai nostri principi e non permettiamo ai fattori esterni di molestarci.
Quando si applica? Quando si è immersi in un progetto complesso e si pensa di essere sul punto di abbandonare.
4. Concentrazione. Usate la vostra mano non dominante, se siete destri provare a svolgere l’attività o almeno una parte di essa con la mano sinistra. Di solito le difficoltà sorgono a causa del fatto che la nostra mente vaga occupata da pensieri che non hanno nulla a che fare con ciò che stiamo facendo. Tuttavia, utilizzando la mano non dominante obbligherete il vostro cervello a concentrarsi sul compito che state svolgendo.
Quando si applica? Quando si è coinvolti in una attività poco motivante ma che dovete finire a tutti i costi. È molto utile anche quando si è a dieta e si vuole mangiare meno.
5. Persuasione. Ci sono molti trucchi per essere più convincenti, ma uno dei più semplici è quello di annuire con il capo. In pratica, mentre state ponendo la domanda al vostro interlocutore annuite leggermente con il capo. Se siete riusciti a connettervi con l’altra persona è probabile che questa imiterà il vostro movimento e, di conseguenza, aumentano le probabilità che vi dia una risposta positiva.
Quando si applica? In ogni contesto in cui avete bisogno di una risposta affermativa.
6. Senso di colpa. Ci sono momenti in cui un fatto quasi insignificante ci crea uno sciocco senso di colpa, senza alcuna ragione. In questi casi, è sufficiente lavarsi le mani. È stato dimostrato infatti, che questo semplice gesto non solo ci aiuta a ripulire la coscienza ma cancella tutto e ci permette di ricominciare da capo.
Quando si applica? Quando ci si sente in colpa per qualcosa di cui non si è responsabili.
7. Creatività. Questa abilità comporta, prima di tutto, di essere in grado di pensare oltre i limiti. Pertanto, qualsiasi movimento insolito ha il potere di attivare la creatività. Ad esempio, si può camminare un poco a zig-zag o cambiare completamente l’ordine dei gesti che si fanno durante la nostra routine quotidiana.
Quando si applica? Quando avete bisogno di una dose extra di creatività ma vi sentiti bloccati.
Evitate di utilizzare queste tecniche come se si trattasse di antidoti o proiettili magici. È vero, sono molto efficaci e possono migliorare gli stati interni aiutandovi ad affrontare i problemi, ma non devono essere utilizzate per combattere le emozioni negative, perché, in ultima analisi, non funzionerebbe. Questi trucchi sono così efficaci proprio perché giocano con gli stereotipi e le credenze, ma se diventano il nostro pane quotidiano perderanno il beneficio del “fattore novità” e cesseranno di essere efficaci. Pertanto, usateli come un asso nella manica quando tutti gli altri rimedi hanno fallito.
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