La paralisi nel
sonno è essenzialmente una atonia che si evidenzia fondamentalmente nei
momenti in cui la persona si sta addormentando o quando si sta svegliando. Come
indica il suo nome, in questo momento la persona non riesce a realizzare
movimenti volontari.
totalmente normale del sonno e che accade a chiunque, dato che è una sorta di
difesa da parte del nostro organismo per prevenire di danneggiarsi mentre si
sogna. Cioè, la paralisi ci impedisce di realizzare le azioni che stiamo
vivendo durante i nostri sogni, e per questo si tratta di un meccanismo
naturale di protezione della nostra integrità fisica. La parte interessante è
costituita dal fatto che durante questo fenomeno non siamo coscienti e quindi
non sappiamo di essere paralizzati.
vita, la metà della popolazione ha vissuto un episodio di paralisi nel sonno.
Cioè, è stata cosciente del fatto che non poteva muoversi. Sono vari gli studi
che l’hanno associato a periodi della vita particolarmente stressanti anche in
assenza di problemi del sonno.
la persona si sta svegliando (allucinazione ipnopompica). Tuttavia, quando la
paralisi del sonno ha un passato ereditario o è relazionata ad altri disturbi,
tende a manifestarsi quando la persona è sul punto di addormentarsi
(allucinazione ipnagogica).
paralisi nel sonno con caratteristiche della personalità come l’ipocondria, una
suggestionabilità elevata e tratti isterici. Infatti, anche se non vi sono
studi su grande scala che analizzano questo fenomeno dal punto di vista
culturale, si possono segnalare piccoli studi come quello sviluppato dallo University College della Nigeria, nel
quale si è riscontrato che tra le persone che soffrivano di paralisi nel sonno,
il 65,11% credeva che queste fossero causate da fenomeni paranormali mentre che
solo il 18,18% non vi credeva.
paralisi nel sonno ha una spiegazione paranormale diversa (più o meno
terrificante) secondo la cultura, questo fenomeno potrebbe essere più frequente
tra le persone più suggestionabili che in alcuni casi hanno riportato anche
delle apparizioni.
paragonavano la popolazione giapponese e quella canadese, ha osservato che anche
se l’incidenza era praticamente identica (Canada 41,9% e Giappone 38,9%), le
forme in cui si vivevano queste esperienze erano diverse. Così, la maggioranza dei
canadesi sperimentava la paralisi come una sorta di sonno mentre che i
giapponesi sperimentavano sensazioni meno tranquillizzanti. Probabilmente
questo è dovuto al fatto che nella cultura giapponese la paralisi nel sonno
viene denominata: “kanashibari” e si riferisce ad uno spirito che lega
la persona.
terrificante per le persone, dato che sentono di essere sveglie e attente ma
non possono muoversi. A volte sembra addirittura difficile respirare. A questo
proposito, si deve sapere che durante la paralisi del sonno i muscoli
involontari continuano a muoversi così che realmente la persona può respirare, anche
se molto lentamente, e non corre nessun tipo di pericolo. Tuttavia, durante il
sonno REM può manifestarsi una certa ipossia di cui normalmente non ci si rende
conto. Se ci si sveglia durante questa fase e si tenta di respirare coscientemente
senza riuscirci, potremmo cadere vittima di attacchi di panico o addirittura
avere paura di morire.
non risulta pericolosa così che è meglio mantenersi calmi e rilassati. A questo
punto è meglio chiudere gli occhi e tentare di muovere lentamente le dita delle
mani e dei piedi fino a che tutto il
corpo riprende le sue funzionalità. Si può anche provare ad alzarci
repentinamente.
di tornare a dormire, perché se restiamo in balia di questo sonno letargico,
correremo maggiori rischi che il fenomeno torni a ripetersi. Inoltre, si è
dimostrato che chi dorme in posizione supina corre maggiori rischi di sperimentare
questa condizione.
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