Ci accostiamo e negli istanti in cui
siamo immersi nel dormiveglia ci sopraggiunge un idea geniale per risolvere un problema al quale abbiamo lavorato
per giorni. O stiamo correndo nel parco e improvvisamente abbiamo un
illuminazione. Non importa il contesto o l’ora del giorno in cui accade, siamo
convinti che l’idea è così geniale che non la dimenticheremo. Tuttavia, dopo
solo poche ore, l’abbiamo dimenticata completamente e non la ricorderemo più,
indipendentemente da quanti sforzi faremo per riportarla alla memoria.
Si tratta della tendenza che abbiamo a sopravvalutare la capacità di ricordare e, questa carenza di obiettività la paghiamo
cara; il prezzo è la dimenticanza.
università di Haifa e della California, studiarono questo fenomeno. Si
reclutarono 24 studenti e venne loro data una lista contenente 60 coppie di
parole. In questa lista, 20 combinazioni di parole non avevano nessuna
relazione tra loro, altre 20 coppie avevano una debole relazione e il resto
erano sinonimi con lo stesso significato o nomi dello stesso oggetto, quindi
parole strettamente relazionate tra loro. I ricercatori speravano che, quando agli
studenti venisse mostrata una delle parole, sarebbe stato più facile per loro
ricordare la coppia di parole che avesse una stretta relazione tra loro.
venne detto che dovevano studiare le 60 combinazioni di parole. Immediatamente
dopo che le parole scomparivano dallo schermo, lo studente doveva indicare su
di una scala quanto fosse facile da ricordare questa combinazione di parole.
giovani erano convinti che avrebbero più facilmente ricordato le combinazioni
di parole nelle quali le parole avevano una relazione tra loro e che la loro
memoria avrebbe avuto difficoltà con le parole che non avevano nessuna relazione.
partecipanti alcune delle parole e chiesero loro di ricordare la coppia alla
quale era associata. Così si è potuto riscontrare che il ricordo delle parole
strettamente relazionate tra di loro non era poi così buono come gli studenti
avevano previsto. Per esempio, la combinazione “lampada-luce” spesso veniva
scambiata con “lampada” e “lampadina” o “lampada” e “ombra”.
poteva ricordare approssimativamente il 50% delle combinazioni di parole
relazionate tra loro, ma in realtà ne ricordarono solo il 20%.
dovuto al fatto che conosciamo molto poco in merito al funzionamento della nostra
memoria. Questa mancanza di conoscenza meta cognitiva è ciò che ci farebbe sopravvalutare
la nostra capacità di ricordare.
sia solo uno dei tanti fattori che incidono nella dimenticanza. Infatti,
potremmo dimenticare con maggior facilità un ottima idea o alcune parole in
relazione tra loro perché non sforziamo abbastanza la nostra memoria.
incontriamo un amico e questo ci da il suo numero di telefono. Se non abbiamo
nulla su cui annotarlo cosa faremo? Probabilmente lo ripeteremo più volte fino a
fissarlo nella memoria e, appena arriviamo a casa, lo trascriveremo. Cioè, ci
sforziamo di ricordare e impieghiamo diverse tecniche per non perdere l’informazione.
Tuttavia, quando siamo sicuri che l’informazione è importante e impossibile da
dimenticarsi, non ci sforzeremo troppo per ricordarla e, così, rischieremo
facilmente di perderla.
prossima volta che avete un idea geniale, pensate alla stessa come ad un numero
di telefono e usate tutte le tecniche che conoscete per ricordarvela.
Koriat, A. & Bjork, R. A. (2005) Illusions of
Competence in Monitoring One’s Knowledge During Study.Journal of Experimental Psychology: Learning, Memory, and Cognition;
Vol 31(2): 187-194.
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