
Le parole sono potenti. Possono costruire ponti o innalzare muri. Pertanto, se di recente hai notato che il tuo partner ti parla in modo aggressivo, denigratorio o annoiato, si tratta di un segnale d’allarme che non dovresti ignorare.
A volte la cecità amorosa ci porta a trascurare indizi che indicano che la relazione non sta andando così bene come pensiamo. A volte vogliamo illuderci che questi “attacchi” siano dovuti alla stanchezza, alla personalità o a mille altre scuse. Ma la verità è che il modo in cui comunichiamo non riflette solo il nostro stato emotivo, ma è anche un buon termometro per determinare cosa bolle in pentola nella relazione.
L’impatto del linguaggio tossico sulla coppia
La comunicazione negativa non è solo una cattiva abitudine, ha un profondo impatto sulla nostra autostima, sulla nostra sicurezza e sul nostro benessere, soprattutto quando avviene nella sfera più intima. Se le tue conversazioni con il tuo partner sono piene di critiche, sarcasmo o denigrazione, il messaggio di fondo è: “Non ti apprezzo” – o almeno non abbastanza.
Il linguaggio tossico invia anche messaggi impliciti che influenzano il modo in cui percepiamo noi stessi all’interno della relazione. Frasi come “fai sempre tutto male” o “non hai idea di cosa stai parlando” non sono solo dannose, ma col tempo erodono l’autostima e possono generare insicurezza, conflitti o la tendenza a evitare la comunicazione aperta.
Quando il tuo partner ti parla male, il legame che avete costruito si rompe. A lungo andare, si creerà un circolo vizioso in cui entrambi vi sentirete feriti ed emotivamente disconnessi. Infatti, secondo John Gottman, il disprezzo è uno dei quattro fattori che predicono la fine di una relazione. Questo tipo di comunicazione e interazione non influisce solo sulla qualità della relazione, ma anche sulla salute mentale di entrambe le parti.
La ricerca dimostra che il linguaggio negativo ha un impatto fisiologico. Il corpo reagisce allo stress aumentando la frequenza cardiaca e rilasciando ormoni come il cortisolo. Se il tuo partner mantiene una comunicazione tossica, è probabile che tu sia sempre in “modalità allarme”, come se stessi camminando su un cristallo sul punto di rompersi, il che non solo influenzerà la tua salute, ma aumenterà anche il rischio di soffrire di problemi come ansia o depressione.
Inoltre, il linguaggio tossico è spesso il segnale di modelli dannosi molto più profondi nelle dinamiche di coppia. Può indicare una mancanza di rispetto reciproco, conflitti latenti, problemi irrisolti, squilibri di potere e persino mancanza di amore e connessione. Con il passare del tempo, queste interazioni possono diventare la norma, lasciando entrambi i partner intrappolati in una relazione malsana in cui il dolore emotivo diventa parte della vita quotidiana.
D’altro canto, questa forma di comunicazione diventa contagiosa. La negatività in una relazione tende ad amplificarsi, perché una persona che riceve critiche costanti potrebbe adottare un tono simile, perpetuando un ciclo di attacco e difesa che logora entrambi i partner.
Perché il mio partner mi parla male?
Le ragioni alla base di questo comportamento possono variare. In alcuni casi è semplicemente l’espressione dello stress accumulato. Quando ci sono stress esterni, come problemi lavorativi o finanziari, questi si insinuano nel nostro modo di comunicare. In altri casi, il problema è più profondo e può essere dovuto a:
- Modelli appresi. Alcune persone replicano lo stile comunicativo osservato nel loro ambiente familiare. Spesso i modelli tossici vengono ereditati dai genitori. Se qualcuno è cresciuto in una casa in cui sarcasmo, critica e denigrazione erano all’ordine del giorno, è probabile che adotterà senza problemi queste stesse forme di comunicazione. Questo tipo di apprendimento implicito diventa “normale” e, se non se ne è consapevoli, può essere proiettato nelle relazioni adulte, perpetuando cicli di dolore.
- Risentimenti irrisolti. I conflitti non affrontati possono trasformarsi in critiche costanti o aggressioni verbali. Quando i disaccordi o le frustrazioni non vengono espressi in modo sano, tendono ad accumularsi come una pentola a pressione emotiva. Questi risentimenti possono manifestarsi sotto forma di attacchi verbali, sarcasmo o commenti offensivi che non affrontano il vero problema ma causano ferite profonde. Spesso questa dinamica è alimentata dal silenzio e dalla mancanza di risoluzione, portando a una comunicazione sempre più ostile.
- Scarse capacità comunicative. Non tutti sanno come esprimere la propria frustrazione o il proprio disaccordo in modo assertivo. Comunicare in modo efficace non è un’abilità innata, ma acquisita. Molte persone, a causa della mancanza di esempi positivi o di educazione emotiva, ricorrono a modi dannosi per esprimere i propri sentimenti. Ciò include urlare, incolpare o ricorrere al sarcasmo, anziché parlare con empatia o promuovere la ricerca di soluzioni comuni. La buona notizia è che queste competenze possono essere sviluppate con impegno e pratica, ma solo se entrambe le parti sono disposte a impegnarsi nel cambiamento.
- Mancanza d’amore. L’amore non rende tutto roseo, ma aiuta. Quando amiamo qualcuno, evitiamo di ferirlo e misuriamo le nostre parole con più attenzione. Naturalmente, questo non significa che la relazione sia esente da conflitti e discussioni, ma non dovrebbero essere la norma. Se il tuo partner ti parla sempre male, potrebbe voler dire che il rapporto si è interrotto, ma non osa ammetterlo e dirlo direttamente. Se noti fastidio nella sua voce, ti rimprovera per tutto e ogni piccolo dettaglio diventa motivo di discussione, è probabile che la magia si sia spezzata.
Cosa fare quando il mio partner mi parla male?
Se stai vivendo questa situazione, è importante che tu prenda delle misure per proteggere il tuo benessere, pur tenendo sotto controllo la tua relazione.
1. Valutare la situazione nel modo più obiettivo possibile. Rifletti sulla frequenza e sul tono di queste interazioni. Si tratta di un evento isolato o di un fenomeno ricorrente? C’è qualche fattore scatenante? In quali situazioni il tuo partner solitamente ti parla male? Identificare se si tratta di una situazione isolata, dovuta ad esempio allo stress, o di una dinamica consolidata nel tempo è fondamentale per stabilire i passaggi successivi da seguire.
2. Esprimi con assertività ciò che provi. Quando siete entrambi calmi e rilassati, racconta al tuo partner come ti fanno sentire le sue parole. Ad esempio, puoi dirgli/le: “Mi sento ferito quando mi parli in quel modo. Vorrei che trovassimo un modo più rispettoso di comunicare.” Esprimere chiaramente i propri sentimenti metterà il problema sul tavolo ed eviterà che si ripresenti.
3. Stabilisci dei limiti chiari. Nessuno merita di essere umiliato, sminuito o trattato male. Pertanto, non accettare un trattamento che ti faccia sentire inferiore, nemmeno in nome dell’amore. Il vero amore esalta entrambi, non denigra. Pertanto è importante chiarire che l’aggressione verbale non è negoziabile e che non l’accetterai più in futuro.
Ultimo ma non meno importante, se il tuo partner continua a parlarti male, potresti dover valutare seriamente se questa relazione sia buona per te. A volte può essere molto utile parlare con una terza persona che può darti un’opinione esterna.
Ricorda che non tutte le relazioni sono salvabili. E non succede nulla. Se ti accorgi che, nonostante i tuoi sforzi, il trattamento irrispettoso non cambia o addirittura peggiora, è il momento di dare la priorità a te stesso. Una relazione sana si basa sul rispetto reciproco; senza questo pilastro, il costo emotivo di restare fianco a fianco può essere troppo alto.
Nessuno merita un trattamento irrispettoso, soprattutto quando proviene da qualcuno che dovrebbe amarti e proteggerti. Se il tuo partner ti parla male, non normalizzare la cosa né giustificarla. Osserva cosa succede, parlane e agisci di conseguenza. Il tuo benessere emotivo dovrebbe essere sempre una priorità, perché amare significa anche prendersi cura di sé stessi.
Riferimenti:
Holman, T. B. & Jarvis, M. O. (2003) Hostile, volatile, avoiding, and validating couple-conflict types: An investigation of Gottman’s couple-conflict types. Personal Relationships; 10(2): 267-282.
Feldman, P. J. et. Al. (1999) Negative emotions and acute physiological responses to stress. Ann Behav Med; 21(3): 216-222.
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