L’indecisione è spesso vissuta come una sorta di “maledizione”. A molte persone può sembrare una qualità irritante e disadattiva. Altri potrebbero arrivare a detestare questa particolarità. Le persone indecise possono persino sembrare inaffidabili perché non solo sono lente nel prendere decisioni, ma a volte cambiano anche idea.
La nostra società, infatti, da sempre promuove coerenza e stabilità, lodando chi resta fedele ai suoi principi, convinzioni e decisioni. Ma la verità è che a volte la stabilità nei giudizi, nelle decisioni e nei comportamenti può rasentare la rigidità, allontanandosi dalla flessibilità indispensabile per adattarsi a un mondo in costante cambiamento.
Il vantaggio delle persone indecise
Immagina per un secondo che qualcuno viva di fronte a te una situazione comune nelle vecchie commedie: una persona scivola su una buccia di banana. La maggior parte delle persone emetterà un giudizio frettoloso sulla vittima e presumerà che sia goffa, il che è noto come bias della corrispondenza o errore fondamentale di attribuzione. In pratica, è la tendenza ad attribuire un comportamento alle qualità di una persona perché non si tiene conto del contesto. Non pensiamo che, in quella situazione, chiunque potrebbe scivolare, noi compresi.
Invece, quando giudichiamo il nostro comportamento ci concentriamo maggiormente sul contesto per giustificare ciò che ci è successo. È ciò che è noto come “pregiudizio egoistico” e ci aiuta a vedere noi stessi in una luce più favorevole perché cerchiamo ragioni esterne che supportano i nostri comportamenti o spiegano la nostra sfortuna. Pertanto, se fossimo noi a scivolare, è probabile che non lo attribuiremmo alla nostra goffaggine, ma alla presenza della buccia di banana per terra.
Gli psicologi dell’Università di Colonia hanno analizzato questi pregiudizi attribuzionali in persone indecise e meno ambivalenti. Si sono chiesti se l’indecisione può rappresentare un vantaggio nel giudicare i comportamenti degli altri.
Così hanno scoperto che le persone più determinate e poco ambivalenti tendono a precipitarsi quando fanno attribuzioni estreme giudicando i comportamenti degli altri, così che le forze tra le attribuzioni interne ed esterne sono squilibrate. Al contrario, le persone indecise e più ambivalenti sono in grado di analizzare sia fattori esterni che interni e realizzano attribuzioni più sensate.
I ricercatori suggeriscono che il motivo per cui le persone indecise sono meno inclini a tale pregiudizio è che “l’ambivalenza porta a un’elaborazione più ampia e all’incorporazione di prospettive diverse”. Le persone più indecise “non vedono il mondo esclusivamente buono o cattivo, ma più omogeneo e pieno di opposizione valutativa”, hanno indicato.
Ciò significa che soppesano più attentamente tutte le variabili coinvolte nell’equazione, il che consente loro di esprimere giudizi più equilibrati rispetto alle loro controparti più determinate. Essere indecisi, infatti, può permetterci di valutare diverse alternative per risolvere i problemi e prendere decisioni più consapevoli, che potrebbero farci pentire di meno quando finalmente intraprendiamo un percorso.
Il prezzo dell’indecisione
Tuttavia, una valutazione più equilibrata del mondo e degli altri ha un costo. Una decisione rapida sarebbe l’equivalente mentale di rimuovere immediatamente un cerotto da una ferita. Può essere doloroso, ma passa velocemente. Per gli indecisi cronici, questa difficoltà nel risolvere il conflitto può portare a tensione, preoccupazione e uno stato d’animo generale negativo che durerà fino a quando non verrà presa una decisione.
La soluzione? Sviluppare un processo decisionale adattivo in cui non solo teniamo conto dei pro e dei contro delle diverse opzioni, ma ci lasciamo anche trasportare dall’intuizione. Quando si tratta di decisioni irrilevanti o poco importanti, non ha senso sottoporci a un carico cognitivo ed emotivo inutile e pesante. In questi casi, l’intelligenza intuitiva può prendere il sopravvento.
D’altra parte, quando si tratta di decisioni importanti nella vita, prendersi il tempo necessario per valutare tutte le alternative e non precipitarsi nella decisione ci consentirà di scegliere in modo più saggio.
Fonte:
Schneider, I. K. et. Al. (2021). Benefits of being ambivalent: The relationship between trait ambivalence and attribution biases. British Journal of Social Psychology; 60 (2): 570–586.
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