• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Intelligenza e Cognizione » Pigrizia selettiva: rifiuteremmo i nostri argomenti nel 60% dei casi se li presentasse un’altra persona

Pigrizia selettiva: rifiuteremmo i nostri argomenti nel 60% dei casi se li presentasse un’altra persona

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Pigrizia selettiva
 
 

 

Siamo testardi. A volte ci piace contraddire gli altri solo per il gusto di farlo. E mentre ci piace pensare che siamo coerenti, la verità è che spesso cadiamo nelle grinfie delle “distorsioni cognitive”. Un studio recente dell’Università di Lund ha dimostrato che la maggior parte delle persone rifiuterebbero le loro opinioni nel ​​60% dei casi se fossero presentate da qualcun altro.

La pigrizia selettiva in azione

Lo studio in questione si riferisce a un fenomeno noto nel campo della psicologia come “pigrizia selettiva”. Questa definizione significa che tendiamo a valutare a fondo gli argomenti solo quando provengono da altre persone, soprattutto quando siamo già stati in disaccordo con loro in passato.
 
Per dimostrare questo fenomeno, i ricercatori hanno chiesto a dei volontari di risolvere alcuni problemi di logica, in forma di sillogismi. In seguito questi dovevano scrivere degli argomenti a sostegno delle loro risposte.
 
Quindi i volontari sono stati invitati a leggere una serie di risposte agli stessi problemi, insieme a degli argomenti che le sostenevano. Fu detto loro che altre persone avevano dato quelle risposte prima di loro, e che il loro compito consisteva nel decidere se questi argomenti fossero validi o meno.
 
Il trucco consisteva nel fatto che alcuni degli argomenti che gli venivano mostrati erano in realtà risposte che loro stessi avevano scritto nella fase precedente dell’esperimento. Ma furono indotti a credere che tali argomenti appartenevano a un altro partecipante.
 
È interessante notare che il 60% delle volte le persone respingevano i loro stessi argomenti, indicandoli come sbagliati. Questo fenomeno aumentava ancora di più quando gli argomenti errati erano stati individuati in precedenza nel questionario che aveva riempito il presunto “volontario” precedente.
 
In questo modo è stato possibile osservare che siamo particolarmente critici rispetto alle nostre stesse opinioni quando vengono presentate da un’altra persona e, se siamo già stati in discaccordo con questa persona in passato, saremo ancor più propensi a respingere le sue idee, anche se corrispondono alle nostre. Questo significa che la nostra capacità di accettare un argomento dipende in gran parte dalla sua provenienza.

Cosa si nasconde dietro alla pigrizia selettiva?

Il fatto è che quando cerchiamo degli argomenti per sostenere le nostre idee ci facciamo prendere la mano dalla pigrizia selettiva e non valutiamo pro e contro dell’idea, ma piuttosto ricorriamo a risposte intuitive. In breve, non giudichiamo il nostro ragionamento, ma siamo giudici severi quando si tratta delle ragioni dell’altro.
 
In pratica, siamo molto bravi ad individuare la pagliuzza nell’occhio del nostro vicino, ma spesso trascuriamo la trave nel nostro. E questo fenomeno è ancora più evidente quando questa persona ha già sbagliato in passato o quando sapppiamo in anticipo che non condivide le nostre idee.
 
Tuttavia, la pigrizia selettiva non è necessariamente una cosa negativa. Infatti, quando siamo in gruppo può stimolare la discussione e arricchire la conversazione. Ma è importante fare attenzione per non essere eccessivamente critici con gli altri, perché potremmo diventare delle persone troppo rigide che, invece di imparare, si nascondono dietro ad argomenti poco ponderati.
 
 
Fonte:
Trouche, E. et. Al. (2015) The Selective Laziness of Reasoning. Cognitive Science; 1-15.
PER TE  Falsa pista: come distrarre l’attenzione
Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)

Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita

La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)
  • Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita
  • La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni
  • Contabilità emozionale: le tue relazioni sono in rosso?
  • La spinta finale: perché diamo il massimo quando qualcosa sta per finire

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità