
Chi non si è mai preoccupato almeno una volta in vita sua scagli la prima pietra… In seguito, quando è passato il tempo e tutto si è risolto, ci rendiamo conto che le ore passate a preoccuparci ansiosamente sono state solo tempo sprecato. Se solo ci fossimo resi conto di questo prima…
Fortunatamente esistono alcune tecniche molto semplici che possono aiutarci ad eliminare le
preoccupazioni quotidiane:
– Trascrivere le proprie preoccupazioni. Quando sentiamo che i problemi sono più grandi di noi possiamo semplicemente trascrivere su di un foglio tutto ciò che ci preoccupa. A volte è probabile che si abbia difficoltà a rendere concreto ciò che ci preoccupa perché si tratta spesso di problemi molto vaghi. Altre volte, semplicemente, quando vediamo le nostre preoccupazioni trascritte, ci rendiamo conto che non hanno poi tutto questo senso dato che spesso sono cose che non dipendono dalla nostra volontà. Mettere i nostri pensieri nero su bianco ha un enorme potere catartico e certamente saremo sorpresi dell’effetto positivo che può avere.
– Dare un valore economico alle preoccupazioni. Ogni volta che siamo preoccupati prendiamo una moneta da cinque centesimi e mettiamola da parte. Alla fine del mese conteremo il denaro accumulato. Sarete sorpresi di quanto ci “costano” le nostre preoccupazioni e quanto sono frequenti. Ricordiamo che ogni centesimo equivale ad un poco di felicità di cui ci stiamo privando.
– Prendere coscienza dei nostri pensieri. Passiamo buona parte della giornata mantenendo un dialogo interiore con noi stessi. Quando siamo preoccupati dovremmo fermarci alcuni minuti per riflettere sulle parole che ci stiamo dicendo. Dovremmo valutarne l’obiettività. Certamente ci renderemo conto che non hanno una base reale ma piuttosto sono solo esagerazioni. Ricordiamo sempre che, in un modo o nell’altro i nostri pensieri possono divenire reali, dato che stanno condizionando il nostro comportamento. Infine, pensiamo sempre a qualcosa di
positivo.
– Usare la gratitudine come arma. Invece di arrabbiarci e preoccuparci per tutto, ogni mattina appena svegli dovremmo fare una lista delle cose per le quali siamo grati all’universo che ci circonda. Troppe volte ci preoccupiamo per i problemi ma non siamo felici delle cose che abbiamo, come il semplice fatto di essere sani o di poter ascoltare una canzone che ci piace.
– Cambiare prospettiva. Quasi sempre le preoccupazioni sorgono da un problema e dalla nostra incapacità di affrontarlo. Allora, dovremmo fare emergere gli aspetti positivi del problema, imparando a considerare le difficoltà come un’opportunità per crescere.
Infine, ricordiamoci sempre di una frase del poeta nordamericano Ralph Waldo Emerson: “Le menti piccole hanno piccole preoccupazioni; le grandi menti non hanno tempo per preoccuparsi”.
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