Se le persone si rendessero conto
pienamente delle possibilità reali che hanno di vincere alla lotteria, probabilmente non comprerebbero mai un
biglietto in tutta la loro vita. Tuttavia, i biglietti continuano ad essere
venduti e per chi gestisce questo mercato è quasi come avere tra le mani una
macchina per stampare denaro.
La verità è che tutte le lotterie
sfruttano un tratto cognitivo comune, la nostra tendenza a valutare le probabilità di successo in base agli
esempi più semplici che ci vengono alla mente. Questo, insieme ovviamente alla
disperazione delle persone, è lo stimolo perfetto che spinge ad acquistare il
biglietto.
sfruttano un tratto cognitivo comune, la nostra tendenza a valutare le probabilità di successo in base agli
esempi più semplici che ci vengono alla mente. Questo, insieme ovviamente alla
disperazione delle persone, è lo stimolo perfetto che spinge ad acquistare il
biglietto.
Come dire, dal momento che gli
organizzatori delle varie lotterie mostrano solo ed esclusivamente i vincitori
e si dimenticano (volutamente) di parlare anche dei perdenti, che sono la stragrande maggioranza, la
nostra mente si concentra solo su coloro che hanno vinto. In questo modo,
assumiamo inconsciamente che abbiamo maggiori opportunità di vincere che di
perdere.
organizzatori delle varie lotterie mostrano solo ed esclusivamente i vincitori
e si dimenticano (volutamente) di parlare anche dei perdenti, che sono la stragrande maggioranza, la
nostra mente si concentra solo su coloro che hanno vinto. In questo modo,
assumiamo inconsciamente che abbiamo maggiori opportunità di vincere che di
perdere.
La cosa interessante è che questo tratto
cognitivo non si applica solo alla lotteria ma anche a moltissime altre sfere
della vita, ed anche alla nostra attività lavorativa. Per esempio, è stato
dimostrato che i dottori che hanno diagnosticato due casi consecutivi di
meningite batterica, credono di vedere gli stessi sintomi anche nel paziente
seguente, anche quando questo ha solo una banale influenza comune. Questo
avviene anche se gli stessi medici sono consapevoli che sia poco probabile
diagnosticare tre casi consecutivi della stessa malattia.
cognitivo non si applica solo alla lotteria ma anche a moltissime altre sfere
della vita, ed anche alla nostra attività lavorativa. Per esempio, è stato
dimostrato che i dottori che hanno diagnosticato due casi consecutivi di
meningite batterica, credono di vedere gli stessi sintomi anche nel paziente
seguente, anche quando questo ha solo una banale influenza comune. Questo
avviene anche se gli stessi medici sono consapevoli che sia poco probabile
diagnosticare tre casi consecutivi della stessa malattia.
Come moriremo?
Negli ultimi anni si sono realizzati
numerosi studi con l’obiettivo di valutare l’atteggiamento delle persone in
quanto alla probabilità di successo,
cioè che si possa verificare un determinato evento atteso, sulla base del
tratto cognitivo personale che ci spinge a credere che si verificherà la
possibilità più semplice. In pratica, in uno di questi studi si chiedeva alle
persone di rispondere ad alcune domande per stabilire quale era la loro
convinzione in merito alle possibili cause della loro futura morte.
numerosi studi con l’obiettivo di valutare l’atteggiamento delle persone in
quanto alla probabilità di successo,
cioè che si possa verificare un determinato evento atteso, sulla base del
tratto cognitivo personale che ci spinge a credere che si verificherà la
possibilità più semplice. In pratica, in uno di questi studi si chiedeva alle
persone di rispondere ad alcune domande per stabilire quale era la loro
convinzione in merito alle possibili cause della loro futura morte.
Per esempio, alcuni ricercatori
dell’Università Statale dell’Ohio, riscontrarono che le persone credevano che
sarebbe stato più probabile per loro morire assassinati nella strada piuttosto
che di cancro allo stomaco. In realtà, abbiamo cinque volte maggiori
probabilità di morire di cancro allo stomaco che di venire assassinati, ma dal
momento che questi atti violenti hanno una maggiore ripercussione mediatica, la
nostra mente tende a cambiare inconsapevolmente le statistiche.
dell’Università Statale dell’Ohio, riscontrarono che le persone credevano che
sarebbe stato più probabile per loro morire assassinati nella strada piuttosto
che di cancro allo stomaco. In realtà, abbiamo cinque volte maggiori
probabilità di morire di cancro allo stomaco che di venire assassinati, ma dal
momento che questi atti violenti hanno una maggiore ripercussione mediatica, la
nostra mente tende a cambiare inconsapevolmente le statistiche.
Uno studio precedente realizzato nel
1995, conferma anch’esso questa tendenza. In quella occasione si chiese se vi
fossero maggiori opportunità di essere attaccati da uno squalo o di morire in un
incidente aereo. Va sottolineato che in quel periodo negli USA esisteva un vero
e proprio panico nazionale a causa di alcuni attacchi di squalo di cui la
stampa aveva ampiamente parlato, così che la maggioranza delle persone pensava
fosse più probabile morire attaccati da uno di essi quando invece non è così.
1995, conferma anch’esso questa tendenza. In quella occasione si chiese se vi
fossero maggiori opportunità di essere attaccati da uno squalo o di morire in un
incidente aereo. Va sottolineato che in quel periodo negli USA esisteva un vero
e proprio panico nazionale a causa di alcuni attacchi di squalo di cui la
stampa aveva ampiamente parlato, così che la maggioranza delle persone pensava
fosse più probabile morire attaccati da uno di essi quando invece non è così.
In pratica, quando una persona da noi conosciuta
è vittima di un incidente d’auto, immediatamente consideriamo che le strade
siano meno sicure anche se in realtà si tratta solo di un atteggiamento provocato
dall’impatto emotivo del momento. Allo stesso
modo, mentre più eclatante sarà l’evento più saremo portati a distorcere
le reali opportunità che questo si verifichi.
è vittima di un incidente d’auto, immediatamente consideriamo che le strade
siano meno sicure anche se in realtà si tratta solo di un atteggiamento provocato
dall’impatto emotivo del momento. Allo stesso
modo, mentre più eclatante sarà l’evento più saremo portati a distorcere
le reali opportunità che questo si verifichi.
Fonti:
Briñol, P.; Petty, R. E. & Tomala, Z. L. (2006)
The Malleable Meaning of Subjective Ease. Psychological Science;17(3): 200-206.
The Malleable Meaning of Subjective Ease. Psychological Science;17(3): 200-206.
Read, J. D. (1995) The availability heuristic in
person identification: The sometimes misleading consequences of enhanced
contextual information. Applied Cognitive Psychology; 9(2): 91–121.
person identification: The sometimes misleading consequences of enhanced
contextual information. Applied Cognitive Psychology; 9(2): 91–121.
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