• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Comunicazione Efficace » Pseudo-conflitto: le discussioni per fraintendimento

Pseudo-conflitto: le discussioni per fraintendimento

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
pseudo conflitti

Discuti, difendi la tua idea e ti arrabbi.

Ti chiedi come possa pensare in modo così diverso.

Torni alla carica, difendi i tuoi argomenti e ti senti frustrato.

Pensi che le vostre posizioni siano inconciliabili.

Fino a quando improvvisamente, di solito, una terza persona dice: “Ma state dicendo la stessa cosa!” Solo allora ti rendi conto che stavi difendendo la stessa posizione da un punto di vista diverso.

Se questa situazione ti è familiare, è probabile che tu abbia sperimentato uno pseudo-conflitto.

Cos’è uno pseudo-conflitto?

Un conflitto è un disaccordo derivante da due forze che esercitano pressione in direzioni opposte. Possiamo avere conflitti interni, con noi stessi, che di solito compaiono quando affrontiamo problemi importanti nella vita. E possiamo avere conflitti interpersonali, che appaiono quando le nostre idee, valori o sentimenti vanno nella direzione opposta a quelli degli altri.

I conflitti sono spesso una enorme fonte di tensione, causando una grande attivazione emotiva. Ma ci sono momenti in cui i conflitti non sono reali come pensiamo. Quindi cadiamo in uno pseudo-conflitto.

Lo pseudo-conflitto si verifica quando le persone sono d’accordo, ma, a causa della scarsa comunicazione, pensano di non esserlo. Lo pseudo-conflitto è un falso conflitto, ma le persone non capiscono che le loro differenze sono causate da un fraintendimento o un’interpretazione errata, non da opinioni diverse.

Come nasce lo pseudo-conflitto?

I conflitti sono il risultato di differenze tra due o più persone. Queste differenze possono essere date da molteplici fattori, dalle differenze nel livello d’informazione a disposizione alle differenze di personalità o valori. Poiché ogni persona è unica e ha un proprio sistema di valori, atteggiamenti e credenze, i conflitti sono inevitabili.

PER TE  Tecniche di persuasione: qual'è la migliore?

Non importa quanto desideriamo essere empatici, continueremo sempre ad avere una prospettiva individuale del mondo che non sempre corrisponde a quella degli altri. Questo produce opinioni diverse. Ma nell’apparizione dei conflitti influisce anche la percezione. E la percezione gioca spesso dei brutti scherzi, specialmente in un’area complessa come la comunicazione. Quindi è probabile che sorga uno pseudo-conflitto.

Uno pseudo-conflitto è spesso il risultato di conclusioni affrettate basate su ipotesi errate. Per esempio, possiamo trarre conclusioni da piccoli indizi forniti dal nostro interlocutore che è arrabbiato e difende una posizione opposta alla nostra, quando in realtà non è così. È anche comune quando c’è un conflitto latente con l’altra persona.

Uno pseudo-conflitto è quindi il risultato di una percezione distorta, che ci porta a fare delle ipotesi sbagliate da cui traiamo conclusioni non conformi alla realtà.

Lo pseudo-conflitto non è reale, ma le sue conseguenze sì

Se non lo affrontiamo in tempo, lo pseudo-conflitto può diventare rapidamente un conflitto. Il fatto che non ci siano posizioni diverse non significa che non possano sorgere, perché tutti noi abbiamo punti di disaccordo. Alla fine dei conti, ciò che è reale nella nostra mente, può diventare reale nello spazio condiviso.

Se crediamo che il nostro interlocutore difende una posizione diversa dalla nostra, è probabile che ci mettiamo sulla difensiva e finiamo per attaccarlo, questo a sua volta genera una risposta difensiva che può scatenare un vero e proprio conflitto e danneggiare chi è coinvolto nella situazione

PER TE  Se la tua frase inizia con "meglio se non dico niente", è meglio non dire nulla

Pertanto, prima di concludere che abbiamo un conflitto, è opportuno fermarci un secondo a riflettere e chiederci se si tratta di una vera e propria differenza o se ci sono più cose in comune di quanto sembri.

Come evitare gli pseudo-conflitti?

Per gestire in modo assertivo uno pseudo-conflitto, è importante che:

1. Chiedi, chiedi, chiedi … Se hai dei dubbi su ciò che ha detto il tuo interlocutore, non cadere nella tentazione di fare supposizioni che portino a conclusioni sbagliate. Chiedigli semplicemente di chiarire cos’ha detto. Il modo migliore per evitare incomprensioni nella comunicazione è chiedere di chiarire le parole e le frasi che non abbiamo capito correttamente.

2. Sviluppa l’ascolto attivo. Significa fermarsi per mettersi nei panni dell’altro. Molte volte gli pseudo-conflitti sorgono perché siamo troppo concentrati nel difendere la nostra idea, quindi non ci rendiamo conto che stiamo difendendo la stessa idea ma da punti di vista diversi. Sintonizzarti con le idee del tuo interlocutore ti aiuterà a trovare un terreno comune e ti risparmierà molte discussioni.

3. Dimenticati di “vincere”. Entrare in una discussione con l’idea di vincere contro il presunto avversario implica alimentare un clima di guerra. La comunicazione dovrebbe essere uno scambio d’idee in cui entrambi ottengano qualcosa di positivo, non un campo di battaglia per dimostrare una presunta superiorità intellettuale o di avere ragione. È un cambiamento d’atteggiamento sottile, ma molto importante, perché abbandonare il desiderio di imporre il tuo punto di vista ti aprirà alle idee del tuo interlocutore e ti permetterà di vedere che stai davvero parlando della stessa cosa e non c’è un vero e proprio conflitto, ma uno pseudo-conflitto.

E ricorda che “la pace non è l’assenza di conflitto, ma la presenza di alternative creative per rispondere ai conflitti”, disse la giornalista Dorothy Thompson. Anche dal conflitto possiamo ottenere cose positive, se impariamo a gestirlo in modo assertivo.

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Il modo migliore per vendicarsi di qualcuno che ti ha fatto del male, secondo la psicologia

Stampelle emotive: quando appoggiarsi diventa un’abitudine pericolosa

Prendersi cura di sé è noioso, ma significa che siamo sulla strada giusta

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Il modo migliore per vendicarsi di qualcuno che ti ha fatto del male, secondo la psicologia
  • Stampelle emotive: quando appoggiarsi diventa un’abitudine pericolosa
  • Prendersi cura di sé è noioso, ma significa che siamo sulla strada giusta
  • Teoria dell’imputazione di Menger: perché diamo valore a ciò che perdiamo e non a ciò che abbiamo?
  • I 6 principi dell’assistenza informata sul trauma che cambiano la vita

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità