Quasi tutti, prima o poi nella vita, abbiamo dovuto affrontare la rottura di una relazione amorosa. E quasi sempre si tratta di una situazione dolorosa la cui decisione è stata rimandata continuamente con la segreta speranza che tutto si sarebbe risolto in modo automatico.
Ovviamente, più tempo durava la relazione di coppia, tanto più difficile sarà stato prendere tale decisione. A questo proposito molti si chiedono: quando è il momento di terminare una relazione di coppia? Come capire quando non ci sono più speranze?
Le tre domande da porsi prima di chiudere una relazione
In realtà, ogni coppia è un mondo a sé, è difficile fare delle generalizzazioni, ma ci sono alcune domande che possono aiutare molti a decidere:
- Il problema (o problemi) che hanno portato a questo punto hanno una soluzione?
Vale la pena di ricordare che la maggior parte dei problemi di coppia sono risolvibili, ma in molti casi uno dei due non è disposto a cedere, rinunciare o sostituire principi e valori personali. Il che ci conduce alla seconda domanda:
- Sono entrambi i membri della coppia disposti a compromettersi e fare dei cambiamenti per salvare il rapporto e superare la battuta d’arresto? Il termine “membro” indica già che entrambe le persone devono sforzarsi di fare in modo che il rapporto possa continuare, se uno dei due si sforza di cambiare e l’altro no, è molto difficile riuscire a risolvere il problema. Quando in un rapporto una persona dà e l’altro semplicemente riceve, prima o poi, questo squilibrio terminerà per causare dei problemi.
- Ti piacerebbe avere questa persona accanto a te nei prossimi cinque o dieci anni?
Immaginatevi di spostarvi nel futuro e pensate se il vostro partner attuale è la persona che desiderate avere al vostro fianco. Ti piacerebbe invecchiare al suo fianco? In caso contrario è meglio chiudere subito.
Evitate di autoingannarvi: Niente sarà più come prima
Spesso le persone si aggrappano disperatamente ad una relazione che è già finita da tempo. Lo fanno perché sono ancora innamorate, perché non ammettono il fallimento o perché hanno paura di cambiare… i motivi sono tanti, ma tutti portano ad autoingannarsi. Cioè, a pensare che quando il problema sarà risolto tutto tornerà come prima.
Quando un problema di coppia è così grave che uno dei due membri valuta la possibilità di interrompere il rapporto, è perché si è prodotta una profonda ferita emotiva. Le ferite a livello emotivo sono le più difficili da curare e spesso restano aperte, così che si infettano di nuovo al minimo stimolo.
L’esempio più semplice è quando si c’è un tradimento. La persona tradita si mostrerà probabilmente sospettosa e, anche se probabilmente dice di avere perdonato il partner, approfitta della minima opportunità per rinfacciargli l’errore commesso, così che la vita quotidiana si trasforma in un inferno di gelosia e insicurezza.
Ovviamente, in questi casi continuare con il rapporto serve solo a gettare più legna sulfuoco. Pertanto, prima di decidere se il rapporto può continuare, si dovrebbe essere pronti ad accettare che nulla sarà mai più come prima. Qualcosa sarà cambiato, il vaso si è rotto, anche se non si vede chiaramente dall’esterno.
Tutto questo non significa che i due non abbiano più la possibilità di tornare ad essere felici insieme per il solo fatto che uno dei due ha commesso un errore, ma solo che sarà necessario lavorare molto duramente per ritrovare la fiducia reciproca. Ogni persona dovrà valutare autonomamente se preferisce impegnarsi per salvare la relazione, o se deve porre fine al rapporto di coppia e iniziare a guardare avanti. Ovviamente, la comunicazione è sempre un fattore essenziale.
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