Potrebbe essere che le offese non siano all’ordine del giorno nella vostra quotidianità, ma la verità è che prima o poi tutti ne siamo stati vittime. Quasi sempre queste vengono da persone che si comportano in modo maleducato, superando i limiti del rispetto e arrivano ad aggredire, a volte senza motivo, altre volte perché hanno avuto una reazione esagerata a qualcosa che abbiamo detto o fatto. Come ci si comporta con queste persone? Come affrontare le offese?
Il primo passo nell’affrontare le offese consiste nel capire che si tratta di una percezione personale; cioè, ci sentiamo offesi quando pensiamo che qualcuno ha superato la linea immaginaria che abbiamo tracciato. Ciò significa che quella che per qualcuno può essere un’offesa grave, per un altro potrebbe passare del tutto inosservata.
Diciamo che qualcuno ci offende quando quella persona ha superato la barriera che noi abbiamo stabilito, quando ci rimprovera senza un motivo apparente o quando attacca il nostro “io”. Ma possiamo anche sentirci offesi quando vediamo attaccare qualcuno che amiamo o qualcosa che consideriamo prezioso.
Alcune persone possono sentirsi offese se diciamo loro che non ci piace l’arredamento della loro casa o che il loro cane è maleducato. Comunque, la sensibilità varia da persona a persona, e questo significa che non possiamo sentirci offesi ogni volta che qualcuno manifesta un parere diverso dal nostro. Ricordate che ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni sempre rispettando le vostre.
Ma come ho già detto questo è molto più facile da dire che da fare, e quindi vi propongo un esercizio molto semplice. Immaginate di essere un bambino di soli due anni e desiderate un gelato. Volete mangiare un gelato subito, in questo preciso momento, senza aspettare. Immaginate la consistenza del gelato, l’aroma e il sapore. Ma i vostri genitori no lo vogliono comprare. Che cosa farete? Sicuramente piangerete e forse farete dei capricci perché in questo momento, tutto il vostro mondo si riduce al gelato.
Ora, una volta provate tutte quelle emozioni negative, crescete! Cioè, tornare al vostro “io” attuale e rendetevi conto che siete una persona adulta e che il gelato non è che un piccolo dettaglio in un mondo immenso, che il gelato non è il vostro mondo e non deve generarvi tutta quella quantità di emozioni negative.
Ora immaginate che l’offesa sia il vostro gelato. Perché dovreste essere arrabbiati e stare male per questa? Forse il vostro mondo è limitato come quello di un bambino di due anni? Credo di no. In questo caso, lasciate semplicemente perdere l’offesa. Non intendo dire che non dovete comunicare ciò che provate, se necessario va fatto, ma non dovete permettere che questo influisca sulle vostre emozioni, non dovete permettere che vi faccia perdere la calma. Non ne vale la pena.
È possibile utilizzare questa tecnica in molte altre situazioni perché è molto utile per mettere ogni cosa al suo posto.
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