I problemi di salute mentale includono un’ampia gamma di disturbi psicologici e si manifestano attraverso diversi sintomi. Ad ogni modo, tutti hanno alcuni punti in comune che permettono di determinare l’esistenza di un problema.
La maggior parte dei disturbi mentali seguono un decorso cronico, il che significa che possono peggiorare nel tempo se la persona non cerca aiuto, perché possono finire per generare dei cambiamenti nella chimica del cervello che vanno a consolidare modelli di pensiero, emozioni e comportamenti disfunzionali.
Che cos’è un disturbo mentale?
Un disturbo psicologico, noto anche come disturbo mentale, è un modello di sintomi psicologici e comportamentali che interessano vari settori della vita e generano malessere emotivo nella persona che lo soffre.
Si stima che 450 milioni di persone in tutto il mondo soffrano di qualche tipo di disturbo mentale, i quali rappresentano l’11% dei casi di disabilità. In Europa, si stima che una prsona su quattro maggiore di 18 anni soffrirà di un disturbo mentale per tutta la vita. Purtroppo, entro il 2020, il numero di persone affette da un problema psicologico dovrebbe aumentare del 14%.
I sintomi dei disturbi mentali
1. Aumento della sensibilità
Questo è di solito uno dei primi sintomi di disturbi mentali, anche se spesso viene trascurato. Tuttavia, in molti casi è il preludio di problemi più gravi.
La persona di solito presenta un aumento della sensibilità. Prima gli danno fastidio gli odori forti, i suoni o gli stimoli visivi, poi la sensibilità si estende ad altri aspetti della vita, al punto che la persona comincia a isolarsi per evitare tutte le situazioni che ritiene iper-stimolanti.
In molti casi, alla base di questa ipersensibilità vi è l’incapacità di gestire lo stress quotidiano. Il problema è che la persona sta perdendo le risorse psicologiche, così le situazioni di tutti i giorni iniziano a sopraffarla perché non sa come reagire in modo adattativo. Di conseguenza, la realtà inizia a superare le sue risorse per affrontarla.
2. Cambiamenti dell’umore
I cambiamenti nella sfera emotiva sono uno dei principali sintomi dei disturbi mentali. Infatti, spesso sono il segnale che dà l’allarme alle persone più vicine, soprattutto perché la persona che li soffre diventa spesso più irritabile, nervosa e impulsiva.
I cambiamenti dell’umore variano in base al tipo di problema mentale. Nella depressione maggiore, l’umore appare generalmente contrassegnato da tristezza e disperazione, mentre nelle fobie l’emozione che prevale è la paura. Nel disturbo bipolare, la persona passa da periodi di euforia a fasi depressive, e nel disordine della personalità schizoide può sembrare fredda e lontana.
Quando la critica della malattia viene mantenuta, la persona si rende conto di questi cambiamenti ma, per quanto si sforzi, sente di non poter fare nulla per evitarli. Questa sensazione di mancanza di controllo peggiora ulteriormente la condizione, portando a sviluppare l’impotenza appresa.
3. Cambiamenti nei modelli di pensiero
Di solito i disturbi mentali si presentano con cambiamenti nei modelli di pensiero, che sono più evidenti in malattie come la schizofrenia e la psicosi, ma che si verificano anche in malattie come il disturbo d’ansia generalizzato e la depressione maggiore.
In pratica, la persona smette di valutare la realtà oggettivamente e secondo i modelli culturali per cominciare a sviluppare un modello di pensiero disadattivo. Le persone con depressione, ad esempio, mettono in in moto un pensiero pessimista che le porta a notare esclusivamente gli eventi negativi. Chi soffre d’ansia ha spesso dei pensieri ricorrenti sui possibili pericoli che potrebbe incontrare, e le persone con disturbo ossessivo-compulsivo sviluppano idee fisse circa la loro ossessione.
Nei casi più gravi si verifica la disintegrazione del pensiero, che rende la persona incapace di seguire un ragionamento lineare, dato che sviluppa un pensiero irregolare. In altri casi la persona può sentire che il pensiero rallenta di molto, o che si accelera così tanto da non riuscire a seguirlo. Tuttavia, quando non esiste una “critica della malattia”, la persona può credere che i suoi modelli di pensiero siano perfettamente normali e razionali.
4. Problemi nelle relazioni interpersonali
Come regola generale, i disturbi mentali finiscono per causare un’alterazione nei rapporti sociali della persona che li soffre, anche se il grado di coinvolgimento varia a seconda del problema e della sua intensità.
Nelle fobie sociali, ad esempio, la persona può evitare il contatto con gli estranei fino al punto di chiudersi in casa, mentre nel disturbo di personalità paranoide la persona si relaziona agli altri con diffidenza e sospetto, un comportamento chiaramente disadattivo. Inoltre, l’irritabilità che accompagna i disturbi d’ansia genera spesso attriti nelle relazioni interpersonali, mentre la depressione provoca l’isolamento, anche rispetto alle persone più vicine.
Pertanto, un segnale di avvertimento che può indicare la presenza di un disturbo mentale sono i cambiamenti nei rapporti interpersonali, sia perché la persona comincia a isolarsi, diventa troppo dipendente dagli altri o si relazione in modo “strano” assumendo un atteggiamento emotivamente distante o diffidente.
5. Sintomi fisici
Tutti i problemi di salute sono, in fondo, malattie psicosomatiche, dato che la mente e il corpo sono una cosa sola. In alcuni casi, i sintomi fisici precedono il disturbo mentale, mentre in altri diventano segnali della presenza di un disturbo mentale, quando questo si aggrava.
Alcuni dei sintomi fisici più comuni che accompagnano i disturbi mentali sono: insonnia, alterazioni dell’appetito, stanchezza, dolori muscolari, vertigini, ansia e problemi gastrointestinali. Negli attacchi di panico, ad esempio, la persona può sperimentare tachicardia e difficoltà respiratorie, fino al punto di pensare che sta avendo un attacco di cuore.
Anche se dove meglio si riscontra la relazione tra sintomi mentali e fisici è nei disturbi di conversione, o disturbi dissociativi. In questi casi, la persona presenta i sintomi di una malattia neurologica, ma questi non provengono da un problema fisico, ma mentale. Queste persone possono perdere la visione, soffrire una paralisi, svenire, perdere la voce o addirittura avere delle crisi epilettiche.
6. Cambiamenti nella memoria, nella percezione e/o nella concentrazione
Molti disturbi mentali si presentano con difficoltà di memoria, attenzione e/o percezione. Il problema principale è che dal momento che le persone che soffrono di questi disturbi vivono sempre più immerse nel loro mondo, prestano sempre meno attenzione al mondo esterno, così spesso presentano confusione mentale. Inoltre, gli squilibri biochimici che avvengono nel cervello nella maggior parte dei disturbi mentali causano spesso danni alla memoria, dato che influenzano direttamente l’ippocampo.
I problemi di percezione sono più evidenti nei disturbi mentali che comportano la perdita di contatto con la realtà, come la schizofrenia e la psicosi. In questi casi le persone possono soffrire di deliri o allucinazioni, il che significa che hanno una percezione distorta della realtà, sia attraverso i canali uditivi, visivi o cinestetici.
7. Diminuzione del rendimento e problemi per soddisfare le esigenze personali
I diversi sintomi dei disturbi mentali influiscono spesso nel livello di responsabilità che la persona è in grado di assumere. Come risultato, di solito inizia ad avere problemi a scuola o sul lavoro dato che il rendimento diminuisce, il che è perfettamente comprensibile dal momento che una persona che ha pensieri ossessivi ricorrenti o uno stato d’animo turbato, difficilmente può concentrarsi sui compiti quotidiani. Di conseguenza, commette spesso errori.
Nei casi più gravi, questo deterioro della responsabilità si estende alla vita personale, in modo tale che la persona non è in grado di soddisfare i propri bisogni. Nella depressione maggiore, la schizofrenia o il disturbo di conversione, la persona non è nemmeno in grado di andare in bagno o mangiare, ha bisogno dell’aiuto degli altri. Inoltre, nelle fobie sociali, la persona non è in grado di uscire di casa per andare a fare acquisti o negli uffici pubblici.
Fonti:
Nussbaum, A. M. (2015) Guía de Bolsillo del DSM-5 para el Examen Diagnóstico. Madrid: Editorial Médica Panamericana.
APA (2014) Manual Diagnóstico y Estadístico de los Trastornos Mentales. Madrid: Editorial Médica Panamericana.
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