• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Sonno e Insonnia » Una notte insonne può stimolare pensieri sucidi in chi soffre di depressione

Una notte insonne può stimolare pensieri sucidi in chi soffre di depressione

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
sonno e depressione

 

La depressione è un disturbo piuttosto insidioso che può terminare molto male, soprattutto quando non si cerca aiuto. Sfortunatamente, il suicidio è ancora un argomento tabù. Ma evitarlo non fa sparire le idée suicide, al contrario, proietta uno stigma su questi pensieri che spesso scoraggia le persone dal cercare aiuto.

In Spagna si suicidano ogni giorno 10 persone. Nel mondo, circa 800.000 persone si suicidano ogni anno. I tentativi di suicidio superano di gran lunga quelle cifre. Dietro ad ogni numero, c’è la storia di una persona angosciata e delle persone che si è lasciata alle spalle, che di solito sono tormentate da un terribile senso di colpa.

I rischi di una brutta notte passata insonne

“È sempre confortante pensare al suicidio: in questo modo si può sopportare più di una brutta notte”, disse Friedrich Nietzsche. Ora un nuovo studio condotto presso l’Università di Manchester con persone affette da depressione, ha rivelato che i problemi di sonno sono direttamente collegati ai pensieri suicidi.

Le idee suicide sono il risultato di una complessa comunione di diversi fattori. Tuttavia, in questa ricerca gli psicologi analizzarono il ruolo del sonno, soprattutto perché è un fattore di rischio “modificabile”.

Nello studio vennero coinvolte 51 persone che soffrivano di depressione maggiore. Tutti indossarono degli orologi speciali che monitoravano il tempo di sonno totale, l’efficienza e la latenza del sonno per una settimana. Ogni partecipante dovette tenere anche un diario del sonno, indicando anche i propri pensieri suicidi.

I ricercatori scoprirono che quando le persone dormivano poco e male, il giorno dopo avevano più idee suicide, indipendentemente dalla gravità dei sintomi depressivi.

Perché il sonno accentua i pensieri suicidi?

Il sonno è molto importante per il nostro benessere fisico e mentale. Quando dormiamo il nostro corpo si recupera dalle fatiche del giorno, ma il cambiamento più importante avviene nel nostro cervello, perché, se da un lato si libera dei prodotti di scarto del metabolismo diurno, dall’altro elabora le esperienze che abbiamo vissuto durante il giorno, sottraendo parte del loro impatto emotivo.

Ciò significa che quando dormiamo, una parte del nostro cervello elabora ciò che ci è accaduto, convertendo quelle esperienze in esperienze narrative che possiamo inserire nella nostra storia di vita. Quando quell’elaborazione non ha luogo, le esperienze negative rimangono attive, trascinando con sé il loro carico emotivo, che probabilmente contribuisce a farci vedere il mondo ancora più grigio.

I disturbi del sonno sono abbastanza comuni nelle persone che soffrono di disturbi mentali, non solo nella depressione ma anche nell’ansia. La buona notizia è che non esistono solo i sonniferi ma anche terapie naturali come lo yoga e la meditazione che migliorano significativamente la qualità del sonno.

 

Fonte:
Littlewood, D. L. et. Al. (2018) Short sleep duration and poor sleep quality predict next-day suicidal ideation: an ecological momentary assessment study.Psychological Medicine.

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Mentalità “Delulu”: pensare che puoi fare tutto non significa che puoi fare tutto

Oltre la ribellione: 7 segnali che indicano che un adolescente ha bisogno di andare dallo psicologo

Cosa significa autenticità? non è quello che hai sempre creduto

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Mentalità “Delulu”: pensare che puoi fare tutto non significa che puoi fare tutto
  • Oltre la ribellione: 7 segnali che indicano che un adolescente ha bisogno di andare dallo psicologo
  • Cosa significa autenticità? non è quello che hai sempre creduto
  • Costruire ponti: in che modo la terapia familiare migliora la convivenza?
  • Sii gentile con te stesso, stai facendo del tuo meglio

In questo momento leggo…

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Approfondisci

Aiutare gli altri • Emozioni e sentimenti • Film psicologici • Aspettative • Wu Wei • Autocritica • Metacognizione • Bovarismo • Libri di psicologia • Memoria eidetica • Zona di comfort • Come curare l’ansia • Come curare la depressione • Manipolatori • Spirito libero • Disprezzo • Crollo emotivo • Impotenza appresa • Meccanismi di difesa

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia. Anche in Spagnolo e Inglese.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità