Se ti chiedessero se la forma che appare nell’immagine è un cerchio, cosa risponderesti?
Questa era la domanda che i ricercatori dell’Università della Pennsylvania hanno posto a un gruppo di persone. E le loro risposte rivelarono alcune caratteristiche della personalità, modi di pensare e di vedere la vita.
Quanta deviazione dalla norma puoi sopportare?
Nell’esperimento, gli psicologi hanno mostrato ai partecipanti diversi tipi di figure geometriche, anche quadrati e rettangoli, solo che alcune forme erano perfette e altre no. L’obiettivo era quello di verificare il livello di tolleranza nei confronti delle deviazioni dalla norma.
I partecipanti hanno quindi risposto a un questionario che chiedeva informazioni sulle loro opinioni su diverse politiche sociali, come la legalizzazione della cannabis, il matrimonio tra persone dello stesso sesso e il finanziamento dello stato sociale da parte del governo.
I ricercatori hanno così scoperto che chi diceva che l’immagine fosse un cerchio tendeva ad avere tendenze più liberali ed era più aperto a nuove proposte. Chi invece affermava che non si trattava di un cerchio mostrava idee più conservatrici.
In pratica, riconoscere un cerchio in una figura imperfetta implica che siamo più tolleranti nei confronti delle deviazioni dalla norma, quindi siamo più propensi ad accettare le differenze sociali e più aperti alle novità e al cambiamento.
Al contrario, le persone che si aggrappano alla tradizione non riconoscono il cerchio perché è una figura imperfetta che si allontana troppo dalla norma. Queste persone tendono ad essere più rigide nel loro pensiero, preferiscono rimanere nella loro zona di comfort e aderire alle regole sociali, quindi mostrano più resistenza al cambiamento e sono più riluttanti ad accettare deviazioni da quanto è prestabilito.
Bias di negatività, l’origine del pensiero liberale o conservatore
Perché alcune persone hanno una mentalità più aperta e altre più conservatrici? Uno studio condotto presso l’Università del Nebraska ci fornisce alcuni indizi sull’origine della nostra apertura mentale o del nostro bisogno di aggrapparci al conosciuto.
In questo caso, i ricercatori hanno valutato le reazioni fisiologiche ed emotive delle persone a immagini spiacevoli con contenuto avverso, come vedere ferite purulente o persone che mangiano vermi.
Hanno scoperto che le persone più conservatrici, attaccate alla stabilità e alla tradizione, mostravano risposte più intense. D’altra parte, le persone più liberali, sostenitori dell’innovazione e delle riforme, erano meno colpite da queste immagini.
Questa differenza nelle reazioni è principalmente dovuta al bias di negatività. In pratica, tutti abbiamo la tendenza a prestare più attenzione agli stimoli negativi che a quelli positivi, un ritardo evolutivo che ci aiuta a rilevare i pericoli e mantenerci al sicuro. Tuttavia, non tutti manifestiamo quel pregiudizio negativo con la stessa forza.
Le persone che hanno una tendenza alla negatività più forte e mostrano risposte fisiologiche più intense agli stimoli avversi, reagendo con estrema sensibilità e disgusto, hanno maggiori probabilità di adottare un approccio preventivo che riduca le possibilità che si verifichino eventi negativi o almeno ne attenui le conseguenze.
Questo eccesso di prudenza permette loro di “proteggersi”, ma li porta anche ad assumere una visione più conservatrice della vita, che spesso implica afferrarsi a quella che viene definita un’ancora di salvezza di fronte all’incertezza generata dal nuovo.
Pertanto, se per te la figura precedente non è un cerchio, è probabile che tu abbia un pregiudizio negativo più intenso che ti spinge a rimanere nella tua zona di comfort e appoggiare misure sociali che mantengano lo status quo.
Fonti:
Okimoto, T. G. & Gromet, D. M. (2016) Differences in sensitivity to deviance partly explain ideological divides in social policy support. Journal of Personality and Social Psychology; 111(1): 98–117.
Hibbing, J. R. et. Al. (2014) Differences in negativity bias underlie variations in political ideology. Behav Brain Sci; 37(3):297-307.
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