• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Disturbi Mentali » Tricotillomania: sintomi, cause e trattamenti

Tricotillomania: sintomi, cause e trattamenti

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Tricotillomania

Il termine tricotillomania significa letteralmente: “mania o abitudine di strapparsi i capelli” e così anche in Psicologia, quando ci si riferisce alla tricotillomania si intende la compulsione a strapparsi i capelli fino a eradicarli dal cuoio capelluto e in casi estremi fino al punto di lasciare scoperte senza capelli alcune parti della testa. In alcuni casi la tricotillomania si estende alla zona del pube o a ciglia e sopracciglia.

Questo disturbo colpisce approssimativamente il 4% della popolazione mondiale e risulta molto più comune tra le femmine. Tuttavia, nei bambini risulta molto più comune tra i maschi. Si è potuto osservare un picco elevato di incidenza della tricotillomania tra i due ed i sei anni; evidentemente, prima dei due anni è molto difficile che il bambino possa coordinare con precisione i suoi movimenti motori per tirare con forza sufficiente i suoi capelli. Dopo i diciotto anni è molto raro che appaiano nuovi casi.

Il DSM IV classifica la tricotillomania tra i disturbi del controllo degli impulsi e per diagnosticarla devono essere presenti alcuni dei seguenti punti:

– Strapparsi i capelli in modo ricorrente causando una notevole perdita degli stessi.

– Una crescente sensazione di tensione prima di strapparsi i capelli o quando si tenta di inibire questo comportamento.

– Una piacevole sensazione di gratificazione o soddisfazione durante l’atto di strapparsi i capelli.

– Una sensazione di malessere significativa che impedisce alla persona di svolgere normalmente le sue attività in ambito sociale, lavorativo o nelle relazioni interpersonali.

PER TE  Vaslav Nijinsky: un caso insolito nella storia della psichiatria

Le cause della tricotillomania sono tuttora in discussione. Alcuni specialisti sostengono che alla base si nasconderebbe una difficile relazione con i genitori e la presenza di carenze affettive nell’età infantile. Per sostenere questa idea ci si basa nel presupposto che il disturbo normalmente appare in età precoce.

Tuttavia, vi è chi è più per i fattori genetici affermando che nel 10% dei casi si è potuto osservare alla base un disturbo ossessivo-compulsivo di origene ereditario. Recentemente si è potuto ricorrere anche alla risonanza magnetica la quale ha evidenziato che le persone che soffrono di tricotillomania mostrano un incremento nelle densità bilaterali di materia grigia nel copro striato sinistro, nella formazione amigdalo-ippocampale sinistra e nelle regioni corticali bilateralmente multiple (inclusa la corteccia cingolata, motoria supplementare e frontale). In parole semplici, questo indicherebbe un funzionamento diverso dei circuiti neuronali implicati nell’apprendimento e nella regolazione delle emozioni. Naturalmente, quest’idea deve ancora venire convalidata da ulteriori esperimenti.

Non mancano neppure gli specialisti che mettono la tricotillomania in relazione con lo stress e la pressione ambientale, probabilmente perchè molto spesso questo comportamento appare dopo alcuni eventi particolarmente stressanti che hanno agito come fattore scatenante.

Va sottolineato che normalmente molte persone che soffrono di tricotillomania presentano anche certi rischi ossessivi, numerose superstizioni e compulsioni mentali. Per esempio, negli adolescenti la tricotillomania può venire accompagnata da uno scarso rendimento scolastico e da altre compulsioni come la onomatomania (ricerca ossessiva del significato delle parole) onicofagia (abitudine di mangairsi le unghie).

PER TE  Psicoanatomia di un manipolatore: la vittima isterica

Va detto che sebbene ogni capello ha dimensioni piccolissime, certo è che le persone che soffrono di tricotillomania arrivano a causarsi seri danni soprattutto nella zona parietale frontale. Quando la persona lascia passare un certo tempo senza ricevere aiuto terapeutico, il comportamento tricotillomaniaco può giungere ad occupare buona parte della giornata e convertirsi in un disturbo molto invalidante, soprattutto nelle relazioni sociali, dato che chi ne è colpito tenta di nascondere i segni e le lesioni e quando questo non è più possibile sceglie di isolarsi socialmente.

Molte delle terapie esistenti nel trattamento della tricotillomania si centrano nell’aiutare la persona ad affrontare il problema, che spesso viene minimizzato o addirittura negato (molte persone preferiscono visitare il dermatologo prima che lo psicologo). Normalmente la psicoterapia ottiene di “eliminare” il disturbo anche se quando è troppo radicato si suole ricorrere all’utilizzo dei farmaci. Tuttavia, va sottolineato che il corso della tricotillomania è molto variabile e può riapparire anche dopo anni dalla sua scomparsa.

Fonti:

Kratochvil, C.J. & Bloch, M.H. (2009) Trichotillomania across the life span. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry;48: 879-883.

Chamberlain, S. R. et. Al. (2008) Grey matter abnormalities in trichotillomania: morphometric magnetic resonance imaging study. British Journal of Psychiatry; 193(3):216-221.

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Secondo i neuroscienziati, non si ascolta solo la musica, la si diventa

Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)

Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Secondo i neuroscienziati, non si ascolta solo la musica, la si diventa
  • Ormesi psicologica: quando ciò che non ti uccide ti rende più forte (davvero)
  • Abitudini Zombie: come identificare ed eliminare le routine obsolete nella tua vita
  • La domanda inaspettata che prevede la tua felicità tra 10 anni
  • Contabilità emozionale: le tue relazioni sono in rosso?

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità