Ogni giorno quando apriamo gli occhi, veniamo invasi da un sacco di stimoli visivi. I colori e le luci fluiscono dalla nostra retina al cervello, dove vengono decodificati. Così possiamo sapere se sarà una giornata di sole, vediamo il colore delle tende e dove si trova la porta.
Ma dentro a questa immensa quantità di informazioni ci sono molti dettagli che ignoriamo, dettagli che non risultano significativi. Infatti, vi siete mai chiesti quante cose vede il vostro cervello che non vengono percepite dalla vostra coscienza?
Questa domanda se la posero anche i ricercatori dell’Università dell’Arizona, che monitorarono le onde cerebrali di alcuni volontari durante la visione di alcune sagome posizionate al centro di uno schermo mentre un altra serie di forme parallele erano percettibili solo dalla visione periferica.
I ricercatori poterono così constatare che, come sostiene la teoria, le persone si concentravano in ciò che vedevano al centro dello schermo, ignorando le immagini parallele. Ma l’attività cerebrale indicò che i loro cervelli stavano anche elaborando le immagini in parallelo cercando di dare loro un significato, anche dal punto di vista semantico.
Cosa significa questo?
Che la nostra visione centrale comprende poco più di 30 gradi mentre la visione periferica comprende quasi 180 gradi. Per esempio, quando ci troviamo di fronte ad un paesaggio ripassiamo rapidamente l’intera area alla ricerca dei punti più importanti per concentrarci su questi. Ma in realtà stiamo vedendo molto di più perché la nostra visione periferica abbraccia un raggio più ampio e il nostro cervello elabora tutta l’informazione, al di sotto del livello della nostra coscienza. Così, se viene rilevato uno stimolo che può rappresentare un pericolo per la nostra integrità, questa informazione sale alla nostra coscienza facendo scattare l’allarme.
Fonte:
Sanguinetti, J. L. et. Al. (2013) The Ground Side of an Object. Perceived as Shapeless yet Processed for Semantics. Psychological Science.
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