Sappiamo bene che i nostri sensi tendono a giocarci dei brutti scherzi. Ad ogni modo, a volte ci sorprendiamo comunque vedendo quanto possono arrivare ad essere inesatti e manipolabili. É il caso dell’illusione ottica dei volti grotteschi.
Per averne una prova è sufficiente osservare questo video fissando lo sguardo nella croce centrale.
Sicuramente avrete percepito che, dopo alcuni fotogrammi, i volti iniziano a distorcersi fino a trasformarsi in caricature. Tuttavia, nessuna di queste immagini è stata manipolata anche se, ovviamente, il grado di distorsione sarà maggiore in quei volti che presentano alcune caratteristiche distintive, come un mento prominente o un naso ingombrante.
Questa distorsione è denominata “illusione dei volti grotteschi” ed è stata descritta per la prima volta nel 2011 da alcuni psicologi dell’Università del Queensland.
Esistono tre fattori essenziali perché possa prodursi questa illusione:
- Che i volti passino molto velocemente
- Che i volti siano centrati; cioè, che occhi e naso di ogni immagine siano alla stessa altezza
- Che li osserviamo utilizzando la visione periferica
Infatti, se si riproduce questa stessa sequenza di immagini in modo più lento, l’effetto è meno percettibile e se si introduce un fotogramma nero tra una immagine e l’altra, allora scompare completamente.
Ma … perché la nostra percezione ci inganna in questo modo?
Il problema risiede nella tendenza innata a interpretare la realtà facendo confronti. Questo significa che vedendo una nuova coppia di volti, il nostro cervello li paragona con la coppia anteriore risaltando i tratti più differenti. Insomma, se prima abbiamo visto un volto con il naso piccolo e il seguente ha un naso prominente, quest’ultimo acquisterà proporzioni ancor maggiori fino a trasformarsi in una caricatura.
Va sottolineato che questa curiosa illusione ha le sue radici in un esperimento sviluppato nel 2010. Secondo questo studio, quando vediamo volti distorti per alcuni secondi, in seguito abbiamo la tendenza a vedere volti allegri, tristi, più lunghi o ampi anche quando in realtà si
tratta di volti neutrali. Insomma, il nostro cervello ci gioca sempre brutti scherzi, più di quanti non siamo disposti a riconoscere.
Fonte:
Tangen, J. M. et. Al. (2011) Flashed face distortion effect: grotesque faces from relative
spaces.Perception; 40(5):628-630.
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