• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Intelligenza e Cognizione » Le 5 leggi fondamentali della stupidità umana, secondo Cipolla

Le 5 leggi fondamentali della stupidità umana, secondo Cipolla

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Carlo Cipolla stupidità umana

“Gli stupidi sono più temibili della mafia, del complesso militare-industriale o dell’Internazionale comunista. Sono un gruppo non organizzato, senza un leader o norme, ma nonostante ciò agiscono in perfetta armonia, come guidati da una mano invisibile.

“Con il sorriso sulle labbra, come fosse la cosa più naturale del mondo, lo stupido apparirà improvvisamente per rovinare i tuoi progetti, distruggere la tua pace, complicarti la vita e il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, produttività, e tutto questo senza malizia, senza rimorsi e senza ragione. Stupidamente.”

Sono le parole del famoso professore di storia economica Carlo M.Cipolla, che insegnò alle università di Pavia e Berkeley dove pubblicò alcuni lavori accademici nei quali analizzava la sovrappopolazione nel corso della storia, ma passò alla storia grazie a la sua “Teoria della Stupidità”, condensata nel suo libro “Allegro, ma non troppo”, un trattato sulla stupidità umana con sfumature satiriche.

Le 5 leggi fondamentali della stupidità umana

1. Sempre e inevitabilmente, ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi che ci sono al mondo

Che ci siano persone stupide non è una novità. Ma Cipolla era convinto che sottovalutiamo il loro numero e la loro influenza nelle nostre vite e nella società. Affermò che “qualsiasi ipotesi numerica si rivelerebbe una sottostima”.

Basti pensare, per esempio, a quelle persone che avevamo giudicato intelligenti ma improvvisamente iniziano a comportarsi in modo sciocco e ottuso. O è sufficiente uscire in strada per vedere quante persone insistono ad ostacolarci, senza una ragione apparente se non la stupidità.

2. La probabilità che una determinata persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa

Cipolla era convinto che la stupidità fosse una caratteristica in più, come avere i capelli biondi o gli occhi neri. Pertanto, è distribuita in tutti gli ambienti della società in proporzione più o meno simile. Cita uno studio sul livello di stupidità nei quattro grandi strati che compongono le università: bidelli, impiegati, studenti e insegnanti. In questa analisi si riscontrò che la distribuzione della stupidità era uniforme, indipendentemente dal livello educativo.

“Sia che uno frequenti circoli eleganti o si rifugi tra i cannibali polinesiani, che si chiuda in un monastero o decida di passare il resto della sua vita in compagnia di donne bellissime, resta il fatto che dovrà sempre confrontarsi con la stessa percentuale di persone stupide”, concluse.

PER TE  Smettere di criticare: la chiave per essere più creativi

3. Una persona stupida è quella che provoca danni a un’altra persona o gruppo senza ottenere benefici per se o addirittura danneggiando se stessa

Cipolla non considerava la stupidità una questione di quoziente intellettuale, ma piuttosto una mancanza d’intelligenza relazionale. Partiva dall’idea che relazionandoci possiamo ottenere benefici e offrirli agli altri o, al contrario, danneggiare noi stessi e/o gli altri. Una persona stupida è quella che danneggia gli altri e spesso anche se stessa.

Il suo comportamento è irrazionale e difficile da capire, ma è probabile che ti ricordi di più di una persona che ti ha otacolato, causandoti difficoltà, frustrazioni e sofferenze, anche se non ci ha guadagnato nulla. Secondo la sua teoria della stupidità umana, “ci sono persone che, con le loro azioni inversosimili, non solo causano danni ad altre persone, ma anche a se stesse. Queste persone appartengono al genere dei superstupidi.”

4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide

Secondo Cipolla, dimentichiamo continuamente il pericolo rappresentato dalle persone stupide. Diceva che “le persone stupide sono pericolose e funeste perché alle persone ragionevoli risulta difficile immaginare e comprendere un comportamento stupido”.

Generalmente, il loro attacco ci coglie di sorpresa e, quando lo soffriamo, ci è difficile organizzare una difesa razionale perché l’attacco stesso manca di razionalità. Sottovalutando il loro potere, siamo vulnerabili e, quindi, alla mercé della loro imprevedibilità.

Possiamo anche fare l’errore di pensare che una persona stupida non possa che danneggiare se stessa, che siamo immuni alle sue azioni, ma con questo pensiero confondiamo il candore con la stupidità e, credendoci invulnerabili, abbassiamo la guardia.

5. La persona stupida è la persona più pericolosa che esiste

“Tutti gli esseri umani sono inclusi in quattro categorie fondamentali: gli sprovveduti, gli intelligenti, i cattivi e gli stupidi […] La persona intelligente sa di essere intelligente. Il cattivo è consapevole di essere cattivo. Lo sprovveduto è penosamente immerso nel proprio candore. A differenza di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Questo contribuisce a dare maggiore forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastante. Lo stupido non è inibito dall’autocoscienza”, scrisse Cipolla per delineare l’ultima legge fondamentale della stupidità umana.

PER TE  Rembrandt: il segreto del suo tocco magico

Cipolla rappresenta in questo grafico i 4 tipi di persone a partire da chi è beneficiato o danneggiato dal loro comportamento:

Ci avverte anche che “qualche stupido causa normalmente solo danni limitati, ma ci sono altri che arrivano a causare danni terribili, non solo ad uno o due individui, ma ad intere comunità o società intere. La capacità di danneggiare che ha la persona stupida dipende dalla […] posizione di potere o autorità che occupa nella società”.

Come proteggersi dalla stupidità umana?

“L’intelligenza e la stupidità non sono una l’opposto dell’altra, né la stupidità è la mancanza d’intelligenza, piuttosto l’intelligenza è il prodotto, più o meno fallito, di una serie continua di tentativi di dominare, o sfuggire, alla stupidità che costituisce tutto ciò che è umano”, scrisse Matthijs Van Boxsel.

Oltre ad etichettare le persone, è importante capire i rischi che rappresenta la stupidità. In realtà, tutti possiamo comportarci in modo stupido, se non misuriamo la portata delle nostre azioni o parole. Se non sviluppiamo un pensiero critico e dimentichiamo la necessaria introspezione, possiamo diventare vittime della stupidità, sofferendola o esercitandola.

Uno studio molto interessante condotto presso l’Università Lorand Eotvos ci offre ulteriori indizi per raggiungere l’autocoscienza determinando le 3 cause della stupidità umana:

1. Ignoranza o eccesso di fiducia. Sarebbe il più alto grado di stupidità e appare nelle persone che assumono rischi di qualsiasi tipo, anche se mancano delle capacità o delle conoscenze necessarie per affrontarli.

2. Mancanza di controllo. È un grado medio di stupidità che corrisponde alle persone impulsive, che mancano di autocontrollo e agiscono lasciandosi trasportare dal primo impulso.

3. Distrazione. Sarebbe il grado minimo di stupidità, che si manifesta in coloro che non riescono a fare qualcosa perché non gli prestano attenzione o non gli destinano le risorse adeguate, sforzandosi inutilmente.

Le leggi fondamentali della stupidità umana. Con 17 tavole a colori. Ediz. illustrata
Le leggi fondamentali della stupidità umana. Con 17 tavole a colori. Ediz. illustrata

Fonti:

Acze, B. et. Al. (2015) What is stupid? People’s conception of unintelligent behavior. Intelligence; 53: 51-58.

Cipolla, C. M. (1988) Allegro ma non troppo.Barcelona: Crítica.

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

La sindrome dello “psicologo-oracolo”

Danshari: l’arte di lasciar andare intenzionalmente

Essere incondizionale ti rende invisibile: il prezzo nascosto dell’essere sempre presenti

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • La sindrome dello “psicologo-oracolo”
  • Danshari: l’arte di lasciar andare intenzionalmente
  • Essere incondizionale ti rende invisibile: il prezzo nascosto dell’essere sempre presenti
  • La saggezza emotiva è anche guardare, ascoltare e decidere che qualcosa non fa per te
  • Stress in menopausa: perché si manifesta e come si può alleviare?

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Contatto

jennifer@intextos.com

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

© Copyright 2010-2024 Angolo della Psicologia · Tutti i diritti sono riservati · Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità