L’apprendimento è un processo condizionato da molti fattori nel quale non contano solo la
complessità del materiale o la motivazione dello studente ma anche altri piccoli fattori di indole percettiva. Recentemente ricercatori delle università di Princeton e dell’Indiana, hanno scoperto che scrivere il materiale oggetto dello studio utilizzando un tipo di lettera sofisticato e complesso da leggere può migliorare significativamente l’apprendimento. Questi ricercatori considerano che questo effetto sia dovuto al fatto che le lettere scomode da leggere favoriscano un processamento più profondo del materiale che si deve apprendere.
Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno lavorato con 28 persone in età comprese tra i 18 ed i 40 anni, che hanno passato 90 secondi a leggere sette caratteristiche associate a tre specie
aliene. La metà delle persone ha letto il materiale scritto con il font Arial dimensione 12 mentre che agli altri venne passato lo stesso materiale scritto o in Comic Sans o in Bondi nella stessa dimensione. Sia il Comic Sans che il Bodoni sono caratteri che presentano una maggiore complessità nella lettura
rispetto all’Arial (anche se non sono così complessi da rendere impossibile la lettura stessa).
Quinidici minuti dopo le persone dovevano completare un test relativo al materiale letto. Le persone che lessero il materiale scritto con le lettere più complesse risposero correttamente nell’86,5% dei
casi, mentre quelli che lessero l’Arial mostrarono una precisione dell’72,8%.
In un secondo esperimento realizzato in una scuola preuniversitaria in Ohio, i ricercatori sottoposero del materiale scritto in due diversi caratteri: monotype Corsiva e Haettenschweiler.
Alla fine si è riscontrato che dei 220 studenti che parteciparono all’esperimento quelli che avevano studiato il materiale scritto con i caratteri più complessi avevano migliorato sensibilmente l’apprendimento.
I ricercatori affermano che quando leggiamo materiale scritto con caratteri semplici il nostro cervello lo processa rapidamente e non ci sforziamo nel comprenderlo. Una sorta di piccolo trucco percettivo. Al
contrario, quando la lettura ci costa maggiore difficoltà ci sentiamo meno a nostro agio e così ci concentriamo maggiormente nel tema. Naturalmente, nello stesso tempo i ricercatori avvisano che non si devono impiegare caratteri troppo complicati altrimenti questo produrrebbe l’effetto contrario.
Tuttavia, un’altro meccanismo di base che non si scarta per spiegare questo fenomeno è il fatto che le lettere meno leggibili sono maggiormente distintive e così il materiale sarà più facile da ricordare.
Qualcosa di simile all’effetto della novità, un’ipotesi che si dovrà verificare con ulteriori studi.
Fonte:
Diemand-Yauman, C.; Oppenheimer, D.; & Vaughan, E. (2011) Fortune favors the Bold (and the
Italicized): Effects of disfluency on educational outcomes. Cognition; 118 (1): 111-115.
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