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Dizionario di Psicologia lettera D

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Dizionario di Psicologia lettera D
 







daltonismo anomalia congenita della visione dei colori; tipo particolare di discromatopsia, dovuta a una particolare cecità per i colori rosso (protanopia) e verde (deuteranopia).

 
danno perdita o anormalità di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche.
 
decibel
misura dell’intensità fisica del suono. La scala dei decibel si riferisce a come i suoni vengono percepiti ed è logaritmica.
 
depressione
disturbo della personalità che provoca sentimenti di vuoto interiore, noia, carenza di interessi, sfiducia in se stesso, pessimismo rispetto al futuro.
 
determinismo psichico
una delle ipotesi su cui si fonda la teoria psicoanalitica, secondo la quale il nostro comportamento è determinato da forze psichiche sia consapevoli sia, in gran parte, inconsce.
 
devianza
infrazione di norme sociali ritenute fondamentali dagli individui di una società.
 
deviazione media
(vedi media)
 
deviazione standard
indice di dispersione di una distribuzione di frequenza, che si calcola estraendo la radice quadrata della varianza, cioè della media dei quadrati delle deviazioni dalla media. Fornisce una misura dell’addensamento, più o meno accentuato, di dati della variabile intorno al valore medio.
 
diacronica, analisi (linguistica)
studio e descrizione dei fatti linguistici da un punto di vista genetico.
 
difesa, meccanismi di (psicoanalisi)
meccanismi attraverso i quali l’Io media tra l’Es, il Super-Io e la realtà, tra i quali i fondamentali sono stati descritti da A.Freud. (Vedi cap. 1)
 
differenziale, teoria (Izard) 
teoria che suppone che ogni emozione primaria sia universalmente predeterminata nelle sue caratteristiche, che abbia caratteristiche peculiari non riconducibili ad una differenziazione da altre emozioni, che compaiano al momento opportuno, cioè quando assumono un valore adattivo, su base maturazionale.
 
differenziazione
processo che produce un progressivo aumento delle differenze fra due o più elementi.
 
differenziazione (Lewin)
concetto considerato da Lewin (assieme a quello di rigidificazione) cruciale per la descrizione dello sviluppo. Levin sottolinea in particolare come emozioni, sentimenti e comportamenti si differenziano tra loro diventando sempre più complessi.
 
differenziazione, teoria della (emozioni – Bridges)
teoria secondo la quale inizialmente nel neonato si può distinguere solo uno stato di minore o maggiore eccitazione, solo successivamente avviene una differenziazione progressiva che permette di distinguere fra stati emotivi diversi.
 
differenziazione, teoria di Jakobson della
teoria dello sviluppo fonologico secondo la quale il bambino tende a costruirsi un sistema fonematico producendo all’inizio solo i fonemi che si differenziano massimamente tra di loro, per attuare, poi, differenziazioni sempre più sottili.
 
differenziato, fenomeno (Werner)
contenuto mentale, atto o significato che rappresenta qualcosa di relativamente specifico, individuale e non ambiguo.
 
diffusa, struttura mentale (Werner)
costruzione formale del contenuto mentale relativamente uniforme ed omogenea, nella quale le parti sono divenute più o meno indistinte e non sono più caratterizzate da autosufficienza.
 
diplegia
disturbo motorio a carico contemporaneo di due arti.
 
disabilità
carenza, parziale o totale, secondaria a un danno, in una certa attività, rispetto alle prestazioni considerate come normali.
 
discromatopsia
anomalia del senso cromatico da alterata visione centrale dei colori, per lesioni a livello della macula o del fascio papillo-maculare.
 
disgrafismo
disturbo nell’apprendimento della lettura, collegato generalmente a carenze viso-motorie, o nell’orientamento spazio-temporale, o nella motricità fine.
 
dislessia specifica
gravi difficoltà nella lettura non riconducibili a scarsa intelligenza generale, nè a svantaggio socio-culturale, nè a scarsa motivazione.
 
dispersione (statistica)
distribuzione di punteggi attorno ad un valore centrale. Misure di dispersione particolarmente usate sono la deviazione standard e la varianza (vedi).
 
dissonanza cognitiva, teoria della
secondo Festinger, che ha formulato questa teoria, chi ha credenze dissonanti su un argomento, tende a modificarle per ridurre la dissonanza.
 
distribuzione normale (statistica)
distribuzione (“a campana”) caratterizzata dal fatto che le frequenze della maggior parte dei punteggi (circa 2/3 dei punteggi) si colloca fra +1 e -1 deviazioni standard, mentre le frequenze degli altri diminuiscono progressivamente con l’avvicinarsi ai punti estremi (in modo che vi sia più del 94% dei punteggi tra +2 e -2 deviazioni standard).
 
distribuzione di frequenza (statistica)
insieme di punteggi ordinati per grandezza e raggruppati secondo dati intervalli. Una distribuzione di frequenza indica quante volte ricorre ciascun raggruppamento di punteggi.
 
divergente, produzione (Guilford)
capacità di formulare, di fronte ad una situazione problematica, non una sola, ma svariate e diverse ipotesi per giungere alla soluzione.
 
Down, Sindrome di
ritardo mentale causato da anormalità cromosomica, contraddistinta dalla presenza di 3 cromosomi 21 anzichè 2 (da cui la dizione “trisomia 21”).


Fonte: Il glossario qui sopra è ripreso dal volume R. Vianello (1998), Psicologia dello sviluppo (Bergamo, Junior – terza edizione.).

PER TE  Dizionario di Psicologia lettera K
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Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

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