Succede a tutti, prima o poi. Arriva un momento nella vita in cui ci rendiamo conto che dobbiamo cambiare, dobbiamo andare in un’altra direzione, perché quello che stiamo facendo semplicemente non funziona o porta ad un vicolo cieco. Errare humanum est dicevano gli antichi latini.
Ma divenire coscienti del bisogno di cambiare è solo il primo passo. Di solito dopo arriva una fase in cui ci blocchiamo, ci sentiamo intrappolati nelle decisioni del passato e ci rendiamo conto che ritornano le cattive abitudini.
Senza rendercene conto, cominciamo a insistere nella direzione sbagliata e, ovviamente, non avanziamo ma iniziamo a retrocedere. Tuttavia, lo sforzo che facciamo è tale che terminiamo esausti e demotivati, senza renderci conto di cosa è successo. La risposta è molto semplice: siamo vittime di quella che si potrebbe definire la “sindrome dell’insistenza erronea”.
Insistere nella direzione sbagliata
Immagina che sia estate. Sei seduto tranquillamente sul divano in casa e inizi a sentire un caldo soffocante. Per rinfrescarti apri un poco la finestra. In seguito apri un’altra finestra di fronte per creare un poco di corrente.
Quando torni sul divano ti senti molto meglio, ma dopo pochi minuti inizi a pensare che se aprissi un po’ di più le finestre sentiresti ancora meno caldo. Ti alzi e lo fai. E continui così fino a quando le finestre sono completamente aperte.
Finalmente ti siedi tranquillo sul divano, pronto a rilassarti e goderti la piacevole corrente d’aria, ma dopo pochi secondi ti rendi conto che il calore è tornato. Perché?
La risposta è semplice: secondo le leggi della fisica, arriva un punto in cui quanto più apri le finestre tanto più lentamente circola l’aria.
Nella nostra vita mettiamo spesso in pratica questo tipo di comportamento. Infatti, insistiamo nella direzione sbagliata quando:
– Ci aggrappiamo a comportamenti del passato che erano efficaci al momento, ma ora non lo sono più e hanno perso il senso.
– Insistiamo a criticare, pensando che se continuiamo a farlo l’altra persona cambierà, quando in realtà otteniamo solo che si metta sulla difensiva.
– Ci ostiniamo a proposito di un sogno o un’idea che pensiamo essere brillanti, senza prendere in considerazione le informazioni che invia il mondo reale per dirci che ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata.
– Restiamo legati ad un rapporto, di solito di coppia, che non funziona più ed è diventato fonte di conflitti e insoddisfazioni.
In tutti questi casi, all’inizio determinati comportamenti, credenze o idee erano perfettamente validi ed efficaci. Tuttavia, ad un certo punto del cammino le condizioni sono cambiate e non ce ne siamo accorti, così continuiamo a ripetere vecchi comportamenti o applicare credenze che sono diventate disadattive. Ovviamente, a questo punto i risultati che otteniamo non sono quelli sperati, invece di andare avanti ci sentiamo bloccati o addirittura retrocediamo.
A quel punto entriamo siamo entrati in un circolo vizioso perché inizamo ad insistere nella direzione sbagliata, sprecando forza ed energia. Così, invece di riflettere sulle nostre convinzioni fondamentali, pensiamo che il problema sia che non ci applichiamo abbastanza, quindi raddoppiamo gli sforzi nella direzione sbagliata.
Naturalmente vivere all’interno di questo ciclo, nuotando continuamente contro corrente, può essere devastante, perché si finisce per credere di non essere abbastanza capaci, quando in realtà il problema è che dobbiamo cambiare direzione.
Come uscire da questo circolo vizioso?
Se negli ultimi tempi ti senti intrappolato in una situazione che sta consumando la tua forza ed energia senza produrre i risultati attesi, forse il problema è che stai insistendo nella direzione sbagliata. Poniti queste domande:
– La vita è in continua evoluzione, ma tu sei cambiato abbastanza? Un proverbio cinese dice “non puoi controllare il vento, ma puoi controllare le vele della tua barca”. La vita cambia continuamente, ma a volte non siamo in grado di adattarci abbastanza rapidamente a questi cambiamenti. Ma continuare a ripetere i comportamenti del passato, solo perché una volta funzionarono, non è garanzia di successo, ma di fallimento.
– Guardati intorno, che segnali ti invia il mondo? Spesso ci ostiniamo a seguire un percorso perché siamo troppo concentrati su noi stessi e ignoriamo i segnali che invia il mondo per indicarci che stiamo andando nella direzione sbagliata. Pertanto, fai una sosta lungo il cammino, stabilisci una distanza emotiva e cerca di decifrare il significato di tutti questi ostacoli, problemi e conflitti che si presentano e ti bloccano. Forse sono lì solo per dirti che è meglio che tu prenda un’altra strada. Infatti, se il tuo progetto di vita non funziona non significa che dovresti cambiare obiettivo, ma progetto.
– Di cosa hai paura? A volte insistiamo nella direzione sbagliata perché le altre possibilità ci fanno paura. Infatti, si tratta di un errore piuttosto comune nelle relazioni di coppia. Restiamo legati a una persona perché pensiamo che non troveremo più nessuno e abbiamo paura di restare soli. Ovviamente, questo non è un buon motivo per condizionare la nostra vita. Assicurati che le tue decisioni esprimano i tuoi sogni e le speranze, non le tue paure.
Fonte:
Goienetxea, I. & Lladó, E. (2014) La estupidez de las organizaciones: 7 metáforas para el camino. Barcelona: Rigden.
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