Il termine “sogno lucido” venne utilizzato per la prima volta dallo Psichiatra olandese Van Eeden in uno studio realizzato nel 1913. Ad ogni modo, il primo studio moderno venne fatto nel 1867 e aveva come titolo:”i sogni e come controllarli”. Attualmente è accettato come fatto scientificamente provato, e si include nei sogni elaborati in modo simbolico nei quali viene rappresentato o si tenta di risolvere qualche conflitto o problema della persona. Questi sogni hanno un contenuto simbolico che normalmente varia da persona a persona.
Durante un sogno lucido la persona si rende conto che sta sognando e addirittura può interferire nel corso del sogno senza giungere a interrompere l’attività onirica o svegliarsi.
Qualche studioso assicura che la maggioranza delle persone ha avuto uno o più sogni lucidi in un qualche momento della sua vita anche se alcune volte si dimenticano proprio come i sogni comuni. Tuttavia, è comune che i sogni lucidi perdurino nel ricordo dato che sono descritti come più eccitanti, fantastici e pieni di colore. Inoltre, alcuni sogni avvengono in una specie di iperrealità nella quale gli elementi sono amplificati così che l’esperienza sembra più reale degli stati di veglia. Spesso vengono considerati esperienze mistiche o spirituali
probabilmente per le loro peculiarità. Il sogno lucido più antico data 415 D.C. quando San Agostino racconta che un angelo lo “svegliò” in un sogno per mostrargli che la percezione non dipendeva dal corpo ma dallo spirito o dalla coscienza, dimostrandogli che poteva sperimentare la realtà che gli veniva mostrata mentre il suo corpo giaceva addormentato con gli occhi chiusi nel letto.
E nel secolo ottavo, i monaci tibetani praticavano una forma di yoga basata nel mantenimento della coscienza durante le diverse fasi del sogno; quasta pratica veniva chiamata “yoga del sonno”. Uno degli scopi era il riconoscimento della natura illusoria di tutti i fenomeni.
Durante gli anni ’50 si scoprì che gli appartenenti alla tribù dei Senoi, in Malesia, usavano i sogni lucidi come forma d’integrazione e crescita psicologica e spirituale. Credevano che il mondo spirituale fosse intimamente unito al mondo dei sogni e insegnavano ai più giovani a conquistare il pericolo e ad affrontare i nemici in uno stato di sogno lucido.
In altri luoghi gli sciamani usavano ampiamente questi sogni per stabilire contatti con gli spiriti guida. Inoltre, in Australia, gli aborigeni viaggiavano nel mondo dei sogni credendo che si incontravano con gli spiriti degli antenati e con i creatori del mondo. Le loro rappresentazioni includevano punti e linee di colore con schemi intricati, precisamente come quelli che si possono osservare quando ci si addormenta in modo cosciente.
Questo tipo di sogno si produce nella fase REM ma corrisponde ad un contenuto di onde alfa molto superiore alla media in questa fase.
Qualche persona presenta una maggiore disposizione ad avere sogni lucidi anche se c’è chi afferma che con un po di allenamento tutti potremmo sognare in una condizione di semi-addormentamento. I sognatori più esperti possono giungere a controllare i loro sogni volontariamente realizzando i propri desideri negli stessi. Le abilità più comuni stanno nel poter cambiare il luogo nel quale ci si trova nel sogno, visitare località conosciute o immaginarie, volare o cambiare di forma. Si dice che questo tipo di sogni intensificano e stimolano l’autoriflessione.
È una realtà paradossale dato che esige un’attivazione del sistema nervoso centrale propria della veglia ma senza dubbio è un fenomeno del sogno. Le persone che vivono questo fenomeno posseggono buone abilità visivo-spaziali, bassi livelli di stress ed un eccellente equilibrio fisico. Tuttavia, hanno anche una maggiore immaginazione rispetto al resto delle persone e riportano esperienze mistiche nello stato di veglia.
Fonte:
González de Rivera, J. L. (1993) Psicopatología del sueño. Focus on Psychiatry; 4: 76-87.
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