Probabilmente non vi sarete mai chiesti se sogniamo a colori o in bianco e nero, ma comunque la risposta è che la maggior parte delle persone sogna a colori. Ma non tutti.
Nel 1915 si riportava che solo il 20% dei sogni erano a colori, nel 1942 circe il 29%, durante gli anni 50 si ridusse al 15%. Questa tendenza scomparse durante gli anni 60, quando si riportava che circa il 82,7% dei sogni è a colori.
Questa anomalia ha due possibili spiegazioni:
La prima è di ordine metodologico: anticamente si utilizzavano questionari che non permettevano di sfruttare al massimo i ricordi delle persone relativamente ai loro sogni così che, potevano riferire di ricordi imprecisi e contaminati. Ad ogni modo, oggi il sonno si studia mediante i diari dei sogni o il conosciuto “risveglio REM”; cioè, si interrompe il sonno della persona per chiederle in-situ in merito al contenuto dei sogni. Così i ricordi sono più freschi e meno contaminati.
La seconda spiegazione ha a che vedere con l’irruzione della televisione in bianco e nero. Così è molto probabile che questo nuovo fenomeno abbia suggestionato le persone facendogli confondere i loro sogni con le sequenze viste alla TV. Seguendo questa ipotesi, tutto ci condurrebbe ad affermare che in passato le persone sognavano in bianco e nero, ma oggi la
maggioranza sogna a colori.
Secondo un nuovo studio realizzato dall’Università di Dundee, l’esposizione all’influenza dei mezzi di comunicazione sarebbe la spiegazione più convincente. Questi ricercatori studiarono i sogni di 30 persone in età avanzata (media di 64 anni) e di 30 persone giovani (media di 21 anni), utilizzando tanto i questionari come il “risveglio REM”. Quali furono i risultati?
Il 22% degli anziani riportarono sogni in bianco e nero mentre che i giovani lo fecero solo nel 4% dei casi. Un’altra scoperta interessante fu che gli anziani riportarono che i sogni in bianco e nero erano così reali tanto quelli a colori, mentre che i giovani li consideravano molto poveri. Questo fa pensare che i giovani non avessero realmente sognato in bianco e nero ma piuttosto che conservassero solo un ricordo povero e vago dei sogni a colori.
Naturalmente questo studio lascia aperte ancora molte porte: perché gli anziani continuano a sognare in bianco e nero dopo avere visto la TV a colori per molti anni? Sarà stato così forte l’impatto ricevuto con la visione dei primi programmi in bianco e nero che questi hanno lasciato
il loro marchio indelebile?
Fonte:
Murzyn, E. (2008) Do we only dream in color? A comparison of reported dream color in younger and older adults with different experiences of black and White media. Consciousness and Cognition; 17(4): 1228-37.
MSD dice
Ma il motivo per cui i sogni in bianco e nero dei giovani sono molto poveri non potrebbe derivare dal fatto che gli unici media in bianco e nero a cui sono esposti i giovani (non tutti) sono i fumetti? Mentre i sogni in bianco e nero degli anziani sono in "formato" film.
P.S. so che in alcuni paesi i fumetti sono a colori, ma i manga, ormai diffusi in tutto il mondo, sono sempre in bianco e nero, e tra l'altro spesso sono disegnati con uno stile non realistico, il che spiegherebbe perché i giovani considerino questi sogni meno reali rispetto agli anziani.