Per molti anni si è creduto che l’intelligenza fosse una capacità innata, qualcosa come un dono che si ha o meno. Non si contemplava la possibilità che si potesse migliorare e sviluppare. Ad ogni modo, negli ultimi anni si sono realizzate diverse ricerche che dimostrano che l’intelligenza, come qualsiasi altra capacità, si può sviluppare.
Infatti, da un po’ di tempo, la Psicologia ha smesso di considerare l’intelligenza come una categoria unica ed ora si fa riferimento all’Intelligenza Fluida e all’Intelligenza Cristallizzata, quest’ultima implica tutta una serie di informazioni che abbiamo immagazzinato durante il tempo e come utilizziamo le abilità apprese.
Si conosce che l’intelligenza cristallizzata normalmente cresce nella stessa misura in cui invecchiamo mentre che l’intelligenza fluida giunge al suo massimo splendore durante gli anni dell’università per diminuire quindi gradualmente.
Tuttavia, uno studio realizzato nel 2008 dall’Università del Maryland, ha mostrato che le persone che furono sottoposte ad un allenamento molto semplice basato in un gioco per computer, mostravano un sostanziale miglioramento della loro capacità cognitiva, esattamente nell’intelligenza fluida: la capacità di risolvere problemi nuovi, apprendere, ragionare, vedere
le connessioni e per arrivare al fondo delle cose.
Ovviamente, non mancano i detrattori, che continuano affermando che l’intelligenza fluida non si può sviluppare durante la vita. Questi psicologi adducono che nella stessa misura in cui si invecchia, scegliamo di utilizzare sempre più frequentemente le soluzioni che ci sono risultate utili in passato e non tentiamo di cercare nuove alternative. Allo stesso tempo, la conoscenza del mondo e delle relazioni logiche, agisce da barriera impedendoci di vedere nuove connessioni tra le cose.
Ad ogni modo, è certo che se facciamo della curiosità un modello di vita, avremo grandi probabilità di trovare nuove relazioni tra le cose, essere più creativi e, infine, aumentare la nostra intelligenza fluida. In realtà, per allenare l’intelligenza non abbiamo bisogno del Nintendo e neppure di un allenatore speciale, ma solo della giusta motivazione e di trovare un modo divertente per farlo.
Fonte:
Jaeggi, S. M. et. Al. (2008) Improving Fluid Intelligence With Training on Working Memory. Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America;
105(19): 6829–6833.