Per molti anni si è creduto che l’intelligenza fosse una capacità innata, qualcosa come un dono che
si ha o meno. Non si contemplava la possibilità che si potesse migliorare e
sviluppare. Ad ogni modo, negli ultimi anni si sono realizzate diverse ricerche
che dimostrano che l’intelligenza, come qualsiasi altra capacità, si può
sviluppare.
di considerare l’intelligenza come una categoria unica ed ora si fa riferimento
all’Intelligenza Fluida e all’Intelligenza Cristallizzata,
quest’ultima implica tutta una serie di informazioni che abbiamo immagazzinato
durante il tempo e come utilizziamo le abilità apprese.
cresce nella stessa misura in cui invecchiamo mentre che l’intelligenza fluida
giunge al suo massimo splendore durante gli anni dell’università per diminuire quindi
gradualmente.
del Maryland, ha mostrato che le persone che furono sottoposte ad un
allenamento molto semplice basato in un gioco per computer, mostravano un
sostanziale miglioramento della loro capacità cognitiva, esattamente nell’intelligenza
fluida: la capacità di risolvere problemi nuovi, apprendere, ragionare, vedere
le connessioni e per arrivare al fondo delle cose.
affermando che l’intelligenza fluida non si può sviluppare durante la vita.
Questi psicologi adducono che nella stessa misura in cui si invecchia,
scegliamo di utilizzare sempre più frequentemente le soluzioni che ci sono
risultate utili in passato e non tentiamo di cercare nuove alternative. Allo
stesso tempo, la conoscenza del mondo e delle relazioni logiche, agisce da
barriera impedendoci di vedere nuove connessioni tra le cose.
un modello di vita, avremo grandi probabilità di trovare nuove relazioni tra le
cose, essere più creativi e, infine, aumentare la nostra intelligenza fluida.
In realtà, per allenare l’intelligenza non abbiamo bisogno del Nintendo e
neppure di un allenatore speciale, ma solo della giusta motivazione e di
trovare un modo divertente per farlo.
Jaeggi, S. M. et. Al. (2008) Improving Fluid Intelligence With
Training on Working Memory. Proceedings
of the National Academy of Sciences of the United States of America;
105(19): 6829–6833.