
Il cervello umano resta un mistero da risolvere. Capire perché facciamo ciò che facciamo, come pensiamo o cosa ci motiva e ci rende tristi è una sfida che ogni anno spinge migliaia di studenti a studiare psicologia. Non è un caso, quindi, che questa disciplina stia acquisendo rilevanza a livello sociale, poiché ha il potere di migliorare la vita e aiutare le persone a raggiungere la loro versione migliore, sia nell’ambito di una sessione, nel lavoro o nelle stesse aule scolastiche.
Tuttavia, per esercitare la professione di psicologo in Italia è necessario seguire uno specifico percorso formativo regolamentato dalla legge. E se vuoi specializzarti per continuare a crescere professionalmente, dovrai continuare a studiare per integrare la tua formazione iniziale attraverso portali come Psicologia.io. Leader nella formazione nell’ambito della psicologia professionale e della psicoterapia, offre corsi brevi, seminari, master, conferenze, eventi online in diretta e registrazioni video garantendo un’ampia gamma di opportunità di formazione e sviluppo professionale.
La psicologia in cifre, una scienza in crescita
Secondo gli ultimi dati del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in Italia ci sono oltre 117.000 psicologi. Il loro numero è aumentato anno dopo anno, tanto che solo nell’ultimo decennio si è aggiunto il 34% in più di professionisti della psicologia. Questi dati rivelano che si tratta di una professione in forte espansione, in gran parte dovuta alla crisi della salute mentale che è diventata più evidente durante la pandemia e che ha evidenziato il ruolo e l’importanza degli psicoterapeuti.
A questo proposito, la Federazione Italiana Psicologi ha riscontrato che la “quota di mercato” della professione, ovvero il fatturato derivante dal reddito complessivo degli psicologi, è passata in soli 20 anni da 100 milioni a 1 miliardo di euro, una crescita senza precedenti rispetto alle altre professioni. Ciò significa che negli ultimi anni il numero di persone che si rivolgono a uno psicologo è cresciuto notevolmente, anche se non bisogna dimenticare che questa figura professionale può lavorare in ambiti diversi, oltre a quello sanitario.
Il percorso formativo per formarti e qualificarti come psicologo
Per lavorare come psicologo in Italia, il primo passo è conseguire una laurea triennale in Psicologia (classe di laurea L-24). Nel corso studierai materie quali: Psicologia generale, Psicologia clinica, Neuropsicologia, Psicometria o Psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Una volta superato l’esame finale, otterrai la laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche.
Un altro dei passaggi più importanti per lavorare come psicologo in Italia è conseguire una laurea magistrale (LM-51), che ti darà l’opportunità di specializzarti in un campo specifico, che sia psicologia clinica, psicologia del lavoro, psicologia dell’educazione, o un’altra area a tua scelta. Di durata biennale, il programma comprende la Prova Pratica Valutativa (PPV), che sostituisce il vecchio Esame di Stato successivo all’anno di tirocinio professionalizzante.
In precedenza, per lavorare come psicologo era necessario completare una formazione post-laurea. Tuttavia, con l’introduzione della Legge 8 novembre 2021 n.163, l’abilitazione all’esercizio della professione di psicologo si ottiene contestualmente all’esame finale per il conseguimento della laurea e consiste in una “prova pratica valutativa delle competenze professionali” acquisite nell’ambito del tirocinio.
Il tirocinio è parte integrante del percorso di studi, così potrai acquisire almeno 30 crediti formativi universitari. Pertanto, il conseguimento della Laurea Magistrale in Psicologia presuppone quindi il possesso dell’abilitazione professionale e diventa titolo valido ai fini dell’iscrizione all’Albo professionale degli Psicologi, che è obbligatoria per l’esercizio della professione.
Ad esempio, se vuoi lavorare come psicologo clinico, dovrai completare un corso di formazione specifico. Devi iniziare con una laurea triennale in Psicologia, seguita da una laurea magistrale (classe LM-51) con specializzazione in ambito clinico.
Ma non finisce qui. Se vuoi diventare un buon professionista, dovrai continuare la tua formazione con altri corsi brevi o master in Psicologia che ti consentano di approfondire la specializzazione che hai scelto.
Se hai deciso di lavorare come psicologo clinico e di occuparti di bambini e adolescenti, un master in Neuropsicologia e Psicopatologia dello Sviluppo potrebbe esserti molto utile. Potresti anche trovare interessante seguire un corso rapido per orientarti nel mondo del lavoro, così da poter iniziare la tua carriera professionale con maggiore sicurezza.
La verità è che la psicologia è una disciplina ampia e in continua evoluzione, quindi è necessario tenersi aggiornati sui nuovi approcci, strumenti e teorie che emergono. Inoltre, questa formazione aggiuntiva ti consentirà di essere meglio preparato ad affrontare casi e situazioni diverse, adattandoti alle esigenze specifiche. La specializzazione non solo aumenta le tue competenze ma migliora anche la tua occupabilità e ti rende più competitivo in un mercato del lavoro sempre più esigente.
Gli ultimi passi per lavorare come psicologo in Italia
Prima di avviare un’attività in proprio e per tutta la durata della tua vita professionale, devi iscriverti all’Albo degli Psicologi della tua regione. Istituito nel 1989, è un albo pubblico in cui sono iscritti tutti i professionisti abilitati all’esercizio della professione di Psicologo.
Infatti, l’iscrizione all’albo professionale è un prerequisito affinché uno psicologo possa esercitare la professione, il che significa che senza tale iscrizione non sarà possibile svolgere alcuna attività legata alla Psicologia.
Il requisito principale per iscriversi all’Albo degli Psicologi è il possesso della laurea in Psicologia e dell’autorizzazione all’esercizio della professione. L’abilitazione all’esercizio della professione verrà ottenuta contestualmente all’esame finale per il conseguimento della laurea magistrale in Psicologia.
Prima della discussione della tesi, dovrai sottoporti ad una Prova Pratica Valutativa (PPV). Questa prova orale valuta le competenze professionali acquisite durante la tua esperienza di tirocinio e ha l’obiettivo di verificare che tu sia in grado di integrare i modelli teorici con strumenti e tecniche psicologiche, in modo da poter valutare correttamente ogni caso e realizzare interventi professionali basati su evidenze che seguano i principi etici e legislativi che regolano la professione.
A questo punto, il percorso per lavorare come psicologo in Italia può sembrare molto impegnativo, ma è anche pieno di opportunità. La continua evoluzione della disciplina e la crescente consapevolezza dell’importanza della salute mentale hanno consolidato questa disciplina come una delle professioni più necessarie e preziose. Continuando a imparare e a formarti, ti si apriranno più porte nel mercato del lavoro e potrai crescere professionalmente in una carriera molto gratificante.
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