Sono molti i fattori ambientali che influiscono sul
nostro comportamento e a volte neppure ce ne rendiamo conto. Per esempio,
alcune ricerche interessanti hanno mostrato che una valigetta, invece di uno
zaino, su di una scrivania, fa sì che le persone si comportino in maniera più
competitiva. Un poster con l’immagine di due occhi che ci osservano ci rende
più onesti. Un’immagine che mostra una bambola fa sì che i bambini piccoli siano
maggiormente disponibili ad aiutare gli adulti a riordinare. E la lista
continua…
nostro comportamento e a volte neppure ce ne rendiamo conto. Per esempio,
alcune ricerche interessanti hanno mostrato che una valigetta, invece di uno
zaino, su di una scrivania, fa sì che le persone si comportino in maniera più
competitiva. Un poster con l’immagine di due occhi che ci osservano ci rende
più onesti. Un’immagine che mostra una bambola fa sì che i bambini piccoli siano
maggiormente disponibili ad aiutare gli adulti a riordinare. E la lista
continua…
Ora Mark Rubin, ricercatore dell’Università di
Newcastle, ha aggiunto un nuovo esempio relativo a ciò che determina a livello “inconscio”
il nostro comportamento. Il suo studio dimostra che, le immagini di persone
insieme, non solo incrementano la disponibilità ad offrire aiuto ma anche a
richiederlo.
Newcastle, ha aggiunto un nuovo esempio relativo a ciò che determina a livello “inconscio”
il nostro comportamento. Il suo studio dimostra che, le immagini di persone
insieme, non solo incrementano la disponibilità ad offrire aiuto ma anche a
richiederlo.
Oltre un centinaio di studenti hanno indicato la loro
tendenza generale a cercare aiuto o, al contrario, a fare le cose da soli. In
seguito venne loro mostrata la foto di due persone che camminavano mano nella
mano (un uomo e una donna oppure una donna e un bambino) e venne loro chiesto
che immaginassero per un momento di essere la donna della foto che appare alla
sinistra oppure il bambino nella foto a destra.
tendenza generale a cercare aiuto o, al contrario, a fare le cose da soli. In
seguito venne loro mostrata la foto di due persone che camminavano mano nella
mano (un uomo e una donna oppure una donna e un bambino) e venne loro chiesto
che immaginassero per un momento di essere la donna della foto che appare alla
sinistra oppure il bambino nella foto a destra.
In seguito vennero fatte di nuovo una serie di domande
agli studenti per verificare la loro tendenza ad offrire aiuto o a richiederlo
per completare un dossier semestrale che (ipoteticamente) richiedeva la scuola.
Il risultato fu che il semplice dettaglio se le persone della foto si tenessero
o meno per mano fu trascendentale.
agli studenti per verificare la loro tendenza ad offrire aiuto o a richiederlo
per completare un dossier semestrale che (ipoteticamente) richiedeva la scuola.
Il risultato fu che il semplice dettaglio se le persone della foto si tenessero
o meno per mano fu trascendentale.
I partecipanti che avevano visto la foto nella quale
le due persone si tenevano per mano erano molto più disponibili a cercare e
offrire aiuto rispetto a chi aveva visto l’altra foto.
le due persone si tenevano per mano erano molto più disponibili a cercare e
offrire aiuto rispetto a chi aveva visto l’altra foto.
Ovviamente, l’esperimento si dovrebbe ripetere includendo
una campionario più vasto e in ambienti differenti, ma i risultati sono comunque
interessanti dato che indicano che i segnali tanto semplici come per esempio
una foto, possono incentivare un comportamento pro-sociale. Senza dubbio un
risultato molto importante per trattarsi di una semplice foto.
una campionario più vasto e in ambienti differenti, ma i risultati sono comunque
interessanti dato che indicano che i segnali tanto semplici come per esempio
una foto, possono incentivare un comportamento pro-sociale. Senza dubbio un
risultato molto importante per trattarsi di una semplice foto.
Fonte:
Rubin, M. (2011) Social affiliation cues prime help-seeking intentions. Canadian Journal of Behavioural
Science; 43 (2): 138-141.
Science; 43 (2): 138-141.
Lascia un commento