• Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia

  • Chi scrive
  • Argomenti di Psicologia
  • Libri di Autoaiuto
  • Pubblicità
Home » Terapia di coppia e Relazione » La leggenda del filo rosso

La leggenda del filo rosso

Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email
Una sera, mentre tornava a casa, un bambino incontrò un uomo anziano in
piedi sotto il chiaro di luna. L’uomo disse al bambino che era legato alla sua futura
moglie da un filo rosso, e gli indicò la donna alla quale era destinato.
Il bambino, al quale non interessava per nulla conoscere la sua “futura” sposa,
lanciò una pietra alla bambina e fuggì.
Anni dopo, il ragazzo si era trasformato in un giovane uomo ed i suoi genitori
si preoccuparono di organizzargli il matrimonio, cercando la moglie ideale per
lui, come si usava all’epoca in quella cultura. Trovata la compagna e concluso
il matrimonio, la prima notte di nozze la moglie venne raggiunta dal marito
nella sua stanza, la giovane donna aveva il volto coperto da un velo. Togliendo
il velo il giovane vide per la prima volta la bellezza di sua moglie e ne restò
meravigliato, ma notò anche un ornamento che la ragazza portava sul
sopracciglio. Allora il ragazzo chiese a sua moglie cosa nascondesse l’adorno.
Lei gli raccontò che da bambina, una notte di luna piena, incontrò un bambino
che gli lanciò un sasso causandogli una ferita che gli aveva lasciato una brutta
cicatrice. L’ornamento serviva a coprire il segno di quella notte.
Il giovane non sapeva che quella notte della sua infanzia, il vecchio da lui
incontrato non era altri che Yue Xia Lao, un uomo che, secondo la leggenda
popolare, vive sulla luna e ogni notte esce a cercare tra le anime quelle che
sono predestinate. In seguito le lega con un sottile filo rosso in modo che non
possano più perdersi.
Questa leggenda cinese, della quale esistono diverse versioni, è conosciuta
anche in Giappone e parla dei fili invisibili che ci legano ad altre persone,
fili che possono impigliarsi o tendersi, ma mai rompersi.

Paulo Coelho, riflettendo su questa leggenda, disse:

“Dicono che durante tutta la nostra vita abbiamo due grandi amori: uno è
quello con cui ci si sposa e si vive per sempre, e che forse sarà il padre o la
madre dei nostri figli … Quella persona con la quale si ha la massima compenetrazione
e si desidera passare il resto della vita …
 
E dicono che esista un secondo grande amore, una persona che perderemo sempre.
Qualcuno al quale siamo legati dalla nascita, talmente legati che le forze
della chimica sfuggendo alla ragione gli impediranno, sempre, di avere un lieto
fine. Finché un giorno, entrambi smettono di provarci … Si arrendono, e
iniziano a cercare l’altra persona che alla fine troveranno.
 
Ma vi assicuro che non passerà una sola notte senza bisogno di un altro suo bacio,
o almeno di discutere una volta ancora …
 
Tutti sanno di cosa sto parlando, perché mentre leggevano, gli è venuto in
mente il suo nome.
 
Si libereranno di lui o di lei, smetteranno di soffrire, riusciranno a trovare
la pace (la sostituiranno con calma), ma non passerà giorno che non desiderino
che sia al loro fianco per disturbarli.
 
Perché, a volte, si libera più energia litigando con qualcuno che ami,
piuttosto che facendo l’amore con qualcuno che apprezzi”.

Il filo rosso: Destino o ricordo del passato?

In realtà, il lato più interessante di questa leggenda è che tutti abbiamo
diversi fili rossi da seguire e molte decisioni da prendere, soprattutto se
vogliamo avanzare nella vita. Alcune di queste decisioni sono davvero dolorose,
ma necessarie, altre sono errori, puri e semplici.
Pertanto, nelle nostre relazioni dobbiamo sempre trovare un equilibrio. È tanto
dannoso lasciarsi trasportare solo dal cuore quanto lo è seguire solo la
ragione. Le persone speciali non sono speciali solo per quello che sono, ma anche
per il rapporto che abbiamo instaurato con loro, per i ricordi che abbiamo
costruito insieme e, naturalmente, per il momento in cui sono entrate nella
nostra vita.
Questa combinazione di fattori crea una relazione unica e irripetibile. Pertanto,
farà sempre parte della nostra memoria, e il filo rosso non si romperà. Tuttavia,
questo non significa che dovremmo restare legati al passato pensandoci
continuamente. Invece, a questo punto è importante imparare a ricordare, senza
dolore, senza rancore e senza nostalgia.
Siamo tutti legati da fili invisibili alle persone importanti del nostro
passato, ma questo non dovrebbe impedirci di vivere nel presente. Quei fili
rossi non devono trasformarsi in pesanti fardelli ma piuttosto in ponti che ci
collegano a ciò che siamo stati. Non possiamo dimenticare le persone che
amiamo, ma possiamo imparare a convivere con ciò senza che presupponga un peso
per il nostro presente. Il filo rosso non deve limitare il nostro futuro,
piuttosto deve diventare un bel ricordo del nostro passato.
Share on Facebook Share on X (Twitter) Share on LinkedIn Share on Telegram Share on WhatsApp Share on Email

Jennifer Delgado Suárez

Psicóloga Jennifer Delgado Suárez

Sono una psicologa e da molti anni scrivo articoli per riviste scientifiche specializzate in Salute e Psicologia. Il mio desiderio è aiutarti a realizzare esperienze straordinarie. Se desideri sapere di più clicca qui.

Ricevi le novità

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy. Ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Segui leggendo

Depressione reattiva: quando la vita ti supera

Perché alcune persone non sopportano che tu abbia successo?

La mancanza di sonno provoca l’autodistruzione del cervello

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Articoli recenti

  • Depressione reattiva: quando la vita ti supera
  • Perché alcune persone non sopportano che tu abbia successo?
  • La mancanza di sonno provoca l’autodistruzione del cervello
  • 3 abitudini tossiche in una relazione che la maggior parte di noi considera “normali”
  • No, i bambini piccoli non cercano di manipolare i loro genitori

In questo momento leggo…

Ricevi le novità

Disclaimer e Privacy

Iscrivendoti all'Angolo della Psicologia accetti la nostra Privacy Policy ma non ti preoccupare, noi odiamo lo spam quanto te!

Footer

Approfondisci

Aiutare gli altri • Emozioni e sentimenti • Film psicologici • Aspettative • Wu Wei • Autocritica • Metacognizione • Bovarismo • Libri di psicologia • Memoria eidetica • Zona di comfort • Come curare l’ansia • Come curare la depressione • Manipolatori • Spirito libero • Disprezzo • Crollo emotivo • Impotenza appresa • Meccanismi di difesa

Angolo della Psicologia

Blog di Psicologia: Articoli sulla salute mentale e la crescita personale, tecniche psicologiche, studi sul cervello e libri di Psicologia. Anche in Spagnolo e Inglese.

Seguici

  • Facebook
  • Instagram
  • LinkedIn
  • Twitter

Politica dei Cookies · Disclaimer e Privacy · Pubblicità